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Forbes 2025, Meloni quarta donna più potente al mondo:la classifica

Forbes conferma Ursula von der Leyen al vertice delle donne più potenti al mondo per il 2025, seguita da Christine Lagarde. Sanae Takaichi, prima premier donna del Giappone, entra al terzo posto scalzando Giorgia Meloni al quarto. Claudia Sheinbaum, presidente del Messico, completa la top cinque.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si conferma al vertice della classifica delle cento donne più potenti al mondo stilata da Forbes per il 2025, mantenendo il primato per il quarto anno consecutivo. Al secondo posto, ancora una volta, figura la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, a testimonianza della solidità della leadership femminile europea nelle istituzioni continentali.

Il cambiamento più significativo si registra sul podio, dove fa il suo ingresso la premier giapponese Sanae Takaichi, insediatasi alla guida del governo nipponico il 21 ottobre scorso e divenuta la prima donna nella storia del Paese del Sol Levante a ricoprire tale incarico. Il suo arresto al terzo posto ha determinato lo scivolamento al quarto della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, che nel 2024 occupava la terza posizione e nel 2023 la quarta. A completare la cinquina di vertice è la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, altra leader storica entrata in carica nell’ottobre del 2024 come prima donna alla presidenza della nazione centroamericana.

La graduatoria, giunta alla sua ventiduesima edizione e pubblicata il 10 dicembre, si fonda su quattro parametri fondamentali di valutazione del potere: risorse economiche, visibilità mediatica, impatto sociale e sfere di influenza. I criteri tengono conto di variabili specifiche a seconda del settore di appartenenza delle personalità inserite nella lista. Per le leader politiche vengono considerati il prodotto interno lordo e la popolazione dei rispettivi Stati, mentre per le dirigenti d’impresa si prendono in esame fatturati aziendali, valutazioni di mercato e numero di dipendenti. Per tutte le figure incluse viene inoltre analizzata la presenza sui media e la portata dell’influenza sui canali digitali.

La classifica del 2025 riflette un panorama globale caratterizzato da tensioni geopolitiche, incertezze economiche e sfide strutturali che le donne ai vertici delle istituzioni pubbliche e private si trovano ad affrontare. Von der Leyen e Lagarde guidano l’Europa attraverso crisi complesse legate a energia, difesa e politica monetaria, in uno scenario continentale che oscilla tra coesione e frammentazione. Giorgia Meloni, dal canto suo, dirige la terza economia dell’Unione europea in una fase di significativa transizione interna ed esterna, confermandosi come una delle voci più influenti nel dibattito politico continentale.

L’ingresso di Sanae Takaichi nella top tre rappresenta un elemento di novità rilevante. La sessantaquattrenne leader del Partito Liberal Democratico ha raggiunto la carica di premier dopo una lunga carriera politica iniziata nei primi anni Novanta e contraddistinta da posizioni ultraconservatrici, in continuità con la linea del defunto Shinzo Abe. Il suo governo si trova a fronteggiare sfide considerevoli: inflazione persistente, calo dei salari reali per il nono mese consecutivo, necessità di rilancio economico e tensioni geopolitiche regionali. La sua agenda prevede un pacchetto di stimoli fiscali da circa 92 miliardi di dollari, politiche di rafforzamento della difesa con obiettivo di spesa al 2 per cento del Pil e misure per contenere l’immigrazione. Tuttavia, la situazione politica interna appare fragile, con un governo di minoranza che necessita del sostegno di forze parlamentari frammentate, rendendo l’esercizio del potere particolarmente complesso.

Claudia Sheinbaum, scienziata ambientale ed ex sindaca di Città del Messico, ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni del 2 giugno 2024 con quasi il 60 per cento dei voti, diventando la prima donna presidente nella storia messicana e ottenendo il maggior numero di voti mai registrato per un candidato nel Paese. Il suo governo, entrato in carica il 1° ottobre 2024, ha avviato una serie di riforme costituzionali in ambito lavorativo, educativo, sanitario e della sicurezza, oltre al lancio del programma Plan México con investimenti strategici in infrastrutture, innovazione e manifattura. Nonostante i successi iniziali e un livello di approvazione superiore al 60 per cento, Sheinbaum deve affrontare questioni critiche legate al narcotraffico, all’insicurezza diffusa e alle pressioni provenienti dagli Stati Uniti sul fronte della gestione dei flussi migratori e del commercio.

L’edizione 2025 della lista Forbes evidenzia inoltre una significativa presenza di donne ai vertici del mondo aziendale, con particolare attenzione alle protagoniste dei settori tecnologico e finanziario. Al sesto posto si colloca Julie Sweet, presidente e amministratore delegato di Accenture, seguita da Mary Barra di General Motors, Jane Fraser di Citigroup, Abigail Johnson di Fidelity Investments e Lisa Su di AMD, che completa la top ten. Lisa Su, ingegnere elettrico di origine taiwanese, ha guidato la rinascita di AMD nell’ultimo decennio, trasformando l’azienda in un protagonista di primo piano nel settore dei semiconduttori e diventando, nel 2024, la prima donna amministratore delegato di una grande azienda di chip a raggiungere lo status di miliardaria.

Quattro dirigenti presenti nella classifica rivestono ruoli finanziari di vertice in alcune delle maggiori aziende tecnologiche al mondo: Ruth Porat di Alphabet al dodicesimo posto, Amy Hood di Microsoft al sedicesimo, Colette Kress di Nvidia al trentasettesimo e Susan Li di Meta al quarantunesimo. Le loro decisioni influenzano oltre 8.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato complessiva e determinano ritmi, direzioni e stabilità dello sviluppo dell’intelligenza artificiale su scala globale. Altre figure di rilievo nel panorama tecnologico includono Sarah Friar, direttrice finanziaria di OpenAI, e Daniela Amodei, cofondatrice e presidente di Anthropic, il cui patrimonio personale ha raggiunto livelli miliardari dopo la valutazione della società a 183 miliardi di dollari.

Sul fronte politico internazionale, la classifica include numerose altre leader istituzionali. Al diciassettesimo posto compare Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo monetario internazionale, che ha guidato la risposta dell’istituzione alla pandemia da Covid-19 e alla crisi del costo della vita successiva all’invasione russa dell’Ucraina, garantendo liquidità per mille miliardi di dollari e integrando le considerazioni climatiche nelle politiche del Fondo. Al ventiquattresimo posto si trova Nirmala Sitharaman, ministra delle Finanze indiana, mentre al trentanovesimo figura Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere del Regno Unito, la cui agenda economica assume importanza crescente in un momento cruciale per Londra.

L’Italia è rappresentata nella lista da due personalità. Oltre a Giorgia Meloni, al quarantanovesimo posto figura Margherita Della Valle, amministratore delegato di Vodafone dal gennaio 2023 e prima donna a guidare la storica compagnia britannica di telecomunicazioni. Della Valle, che ha trascorso tre decenni all’interno dell’azienda ricoprendo precedentemente il ruolo di direttore finanziario, è impegnata in un piano di rilancio che prevede dismissioni strategiche e una megafusione da 15 miliardi di dollari nel mercato britannico con Three, operazione destinata a creare la maggiore rete mobile del Regno Unito.

La classifica comprende anche tredici miliardarie con un patrimonio complessivo di 180,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 163,7 miliardi dell’anno precedente. Tra queste spiccano la filantropa MacKenzie Scott, ex moglie di Jeff Bezos, all’undicesimo posto, che nel 2025 ha donato 7,1 miliardi di dollari a organizzazioni non profit portando il totale delle sue contribuzioni dal 2020 a oltre 26,3 miliardi, con particolare attenzione all’istruzione superiore e alle istituzioni storicamente dedicate alle comunità afroamericane e tribali, oltre che a iniziative per il contrasto al cambiamento climatico. Al tredicesimo posto compare Melinda French Gates, che ha destinato un quarto di miliardo di dollari a oltre ottanta organizzazioni, di cui più di 150 milioni alla ricerca sulla salute femminile.

Il mondo dello spettacolo e della cultura è rappresentato da personalità di grande rilevanza mediatica ed economica. Taylor Swift, al ventunesimo posto, ha speso circa 300 milioni di dollari per riacquistare i master delle registrazioni dei suoi primi album, mentre il suo Eras Tour ha generato ricavi per 2 miliardi di dollari, contribuendo al prodotto interno lordo degli Stati Uniti per oltre 5 miliardi. Beyoncé Knowles-Carter, presente nella lista dal 2010, continua a esercitare un’influenza culturale ed economica di portata globale. Kim Kardashian, new entry al settantunesimo posto, ha raccolto 225 milioni di dollari per il suo marchio di shapewear Skims, valutato 5 miliardi di dollari, e ha lanciato una collaborazione con Nike denominata NikeSKIMS, dimostrando come l’autorità culturale possa trasformarsi in motore economico su scala internazionale. Oprah Winfrey, icona della televisione americana e prima donna afroamericana a diventare miliardaria nel 2003, continua a operare nell’industria dell’intrattenimento e a investire in modo significativo nel settore immobiliare.

Complessivamente, le cento donne della lista Forbes 2025 gestiscono oltre 4.900 miliardi di dollari di fatturato, impiegano più di 9,3 milioni di persone e influenzano nazioni che rappresentano oltre la metà del prodotto interno lordo mondiale. Le loro aziende, istituzioni e progetti abbracciano sei aree di influenza: politica, filantropia, business e finanza, tecnologia, media, spettacolo e cultura. La presenza geografica spazia su 25 Paesi, con il 44 per cento delle posizioni occupate da imprenditrici e amministratrici delegate, a conferma del crescente peso delle donne nella gestione e nella proprietà delle organizzazioni economiche globali.

Le responsabili delle aziende tecnologiche e delle organizzazioni legate all’intelligenza artificiale assumono un ruolo sempre più centrale nella definizione del futuro digitale. La loro influenza non si limita alla gestione di capitalizzazioni di mercato colossali, ma si estende alla determinazione delle traiettorie tecnologiche che plasmeranno l’economia e la società nei prossimi decenni. Tuttavia, permangono squilibri significativi: le donne rappresentano soltanto il 29 per cento della forza lavoro nei settori legati all’intelligenza artificiale e rimangono sottorappresentate nelle discipline STEM, dove costituiscono il 35 per cento degli studenti e ricoprono meno di un terzo delle posizioni nel comparto tecnologico.

La graduatoria evidenzia come il potere femminile nel 2025 non sia confinato a settori o titoli specifici, ma si manifesti attraverso una molteplicità di piattaforme, settori e geografie. Le visionarie della tecnologia stanno costruendo il futuro digitale, le leader politiche stanno ridefinendo gli equilibri globali, le filantrope stanno investendo miliardi in cause sociali e ambientali, mentre le icone culturali stanno coinvolgendo audience mondiali e generando impatti economici di portata senza precedenti. Le sfide rimangono numerose e complesse: perdite occupazionali paragonabili a quelle registrate durante la pandemia, atteggiamenti tossici in crescita negli spazi digitali e ostacoli strutturali persistenti nei percorsi di carriera. Eppure, le donne incluse nella lista Forbes 2025 dimostrano resilienza, capacità di adattamento e leadership in tempi turbolenti, confermando che l’influenza nel mondo contemporaneo attraversa confini, industrie e sistemi di potere tradizionali, con le donne che guidano tale progresso in ogni ambito. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!