Dopo una lunga fase dominata da un campo di alta pressione che ha garantito tempo stabile e temperature decisamente superiori alla media stagionale, lo scenario meteorologico sull’Italia è cambiato in modo repentino e deciso. La causa di questa svolta è riconducibile all’ingresso di un vasto sistema depressionario atlantico, il cui centro motore si sta posizionando in queste ore tra le Isole Baleari e il sud della Spagna, attivando una circolazione ciclonica in grado di richiamare masse d’aria umida verso il bacino centrale del Mediterraneo.
Questa configurazione barica determina un peggioramento progressivo delle condizioni meteorologiche a partire dalle regioni più occidentali, prime a essere investite dalle correnti sud-occidentali cariche di umidità. Già nella serata di ieri, lunedì 15 dicembre, le prime precipitazioni hanno interessato la Sardegna, in particolare il settore orientale dell’isola, dove si sono registrate piogge localmente moderate. Successivamente, il fronte perturbato si è esteso verso nord-est, coinvolgendo le coste tirreniche della Toscana, la Liguria e gran parte del Nord-Ovest. Nella prima parte della giornata di martedì 16 dicembre, il maltempo risulta ben organizzato su Piemonte, Liguria, Lombardia occidentale, Emilia e basso Veneto, con cieli coperti e piogge diffuse, localmente anche a carattere di rovescio.
Nel corso delle ore pomeridiane il sistema perturbato tenderà a spostarsi ulteriormente verso levante, andando a coinvolgere più direttamente anche il versante tirrenico centrale e meridionale. È atteso un peggioramento marcato sulla Sicilia, in particolare sulle province meridionali, dove non si escludono fenomeni intensi accompagnati da attività temporalesca, a tratti anche persistente. La ventilazione si manterrà tesa dai quadranti meridionali, con raffiche di Scirocco in rinforzo lungo le coste e sui crinali appenninici.
Da segnalare inoltre il ritorno della neve sulle Alpi centro-occidentali, con fiocchi che potranno scendere mediamente tra i 1200 e i 1300 metri di quota, ma con possibili sconfinamenti fino a quote collinari sull’estremo sud del Piemonte, specialmente tra le vallate cuneesi e l’Appennino ligure. I quantitativi previsti non sono al momento elevati, ma l’abbassamento della quota neve rappresenta un primo segnale dell’ingresso di masse d’aria più fredde in quota, in arrivo dal vicino Atlantico.
Sul resto del territorio nazionale le condizioni meteorologiche risulteranno più variabili, con nuvolosità diffusa ma fenomeni più sporadici e di debole entità, specie lungo il versante adriatico, dove tuttavia non si escludono locali piovaschi isolati. La sensazione generale sarà comunque quella di un clima più umido e instabile rispetto ai giorni precedenti.
Secondo le ultime proiezioni modellistiche, il maltempo andrà lentamente attenuandosi nel corso della notte tra martedì e mercoledì, ma l’atmosfera resterà ancora compromessa per tutta la giornata del 17 dicembre, con possibilità di ulteriori precipitazioni sparse, in prevalenza al Nord e ancora una volta sulle regioni tirreniche. Un miglioramento più deciso potrebbe affacciarsi solo verso il fine settimana, ma si tratterà con ogni probabilità di una tregua temporanea.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
