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Meteo, “MURI” di NEBBIA in arrivo in queste ore: le zone più colpite

Muri di nebbia e aria stagnante: visibilità al minimo e smog in crescita tra le pianure del Nord e alcune aree interne del Centro. Prudenza sulle strade e attenzione all’inquinamento atmosferico.

Un vasto campo di alta pressione sta consolidando la sua presenza sul bacino del Mediterraneo centrale, determinando condizioni di spiccata stabilità atmosferica che, come spesso accade in questa stagione, favoriscono la formazione di banchi di nebbia estesi e persistenti. Da giovedì 18 dicembre si osserva un netto incremento del fenomeno, con la presenza di nebbie localmente molto fitte soprattutto nelle aree pianeggianti del Nord Italia, dove la visibilità risulta in alcuni casi inferiore ai 100 metri: un vero e proprio “muro di nebbia”.

Le regioni maggiormente interessate sono Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, ma non mancano segnalazioni anche da alcune conche e valli interne del Centro Italia, così come dalla Puglia settentrionale, in particolare nella provincia di Foggia. Le ore più critiche restano quelle notturne e del primo mattino, quando l’inversione termica è più marcata e le temperature prossime allo zero accentuano il fenomeno, ma in diversi casi la nebbia riesce a persistere anche durante il giorno, soprattutto laddove l’irraggiamento solare risulta attenuato.

Dal punto di vista sinottico, la causa principale è da ricercarsi nell’assenza quasi totale di ventilazione nei bassi strati, combinata con il raffreddamento notturno del suolo e un tasso di umidità prossima alla saturazione. Questi ingredienti, in presenza di suolo pianeggiante e di scarsa insolazione invernale, rappresentano il terreno ideale per la genesi e la persistenza di nebbie da irraggiamento, tipiche dell’anticiclone invernale.

Ma non è solo la ridotta visibilità a destare preoccupazione. La staticità dell’atmosfera comporta anche un progressivo accumulo di inquinanti al suolo, in particolare nelle aree urbane e nelle zone ad alta densità di traffico veicolare. Le concentrazioni di PM10 e biossido di azoto (NO₂) sono attese in aumento, con probabili sforamenti dei limiti di legge in molte città della Pianura Padana, dove lo smog resta intrappolato nei bassi strati a causa dell’inversione termica.

Secondo gli ultimi modelli previsionali, questa fase stabile e nebbiosa dovrebbe proseguire almeno fino a domenica 21 dicembre, salvo temporanei dissolvimenti diurni in corrispondenza delle ore centrali, che tuttavia non saranno sufficienti a ristabilire un ricambio d’aria efficace. Il ritorno di correnti più instabili, e dunque di un’eventuale dispersione degli inquinanti, è atteso soltanto nella prossima settimana.

In conclusione, si raccomanda la massima prudenza alla guida nelle zone interessate, soprattutto nelle prime ore del giorno, e si invita a limitare l’utilizzo di mezzi privati nelle aree urbane per contenere l’impatto sul già compromesso stato della qualità dell’aria.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!