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Falsissimo, Antonio Medugno annuncia una denuncia a Signorini per stupro

Antonio Medugno annuncia una denuncia per violenza sessuale contro Alfonso Signorini per fatti risalenti al 2021, mentre Fabrizio Corona viene interrogato dalla Procura di Milano per revenge porn dopo aver diffuso chat private nel programma Falsissimo.

La vicenda che coinvolge Alfonso Signorini, conduttore ed ex direttore del Grande Fratello, assume contorni giudiziari con la denuncia annunciata dal modello Antonio Medugno per violenza sessuale e tentata estorsione. La seconda puntata del programma Falsissimo condotto da Fabrizio Corona, andata in onda la sera del 22 dicembre 2025, ha portato alla luce accuse gravissime destinate a essere valutate dalla magistratura milanese.

Antonio Medugno, ventisettenne napoletano noto per la partecipazione al Grande Fratello Vip nell’edizione 2021-2022 e in precedenza corteggiatore a Uomini e Donne nel 2019, ha annunciato durante l’intervista rilasciata a Corona di aver depositato una querela formale contro Signorini. Secondo quanto dichiarato nell’intervista trasmessa sul canale YouTube di Corona, i fatti oggetto della denuncia risalirebbero a tre anni fa, quando Medugno stava cercando di entrare nel cast del reality condotto proprio da Signorini.

La ricostruzione fornita da Medugno durante l’intervista descrive una serie di incontri che sarebbero avvenuti nel 2021. Il primo contatto sarebbe stato stabilito per un servizio fotografico destinato al settimanale Chi, di cui Signorini è direttore editoriale. Secondo il racconto del modello, ai complimenti iniziali sarebbero seguiti messaggi privati su WhatsApp e successivamente un invito a casa del conduttore. Durante questo incontro, secondo quanto affermato da Medugno, Signorini avrebbe chiesto un bacio provocando in lui una reazione di irrigidimento. Il giovane ha raccontato di aver cercato di sottrarsi allontanandosi, ma il conduttore gli avrebbe detto di stare tranquillo. Successivamente, secondo la testimonianza rilasciata, Signorini avrebbe avvicinato la mano alle sue parti intime, gesto che avrebbe spinto Medugno a contattare immediatamente il suo manager Alessandro Piscopo.

La serata sarebbe proseguita con una cena durante la quale, secondo quanto riferito dal modello, Signorini gli avrebbe parlato del proprio compagno che si trovava a Londra, ribadendo che tutto doveva rimanere segreto e chiedendogli di restare a dormire. Medugno ha dichiarato di essere andato a fare il bagno quando Signorini sarebbe entrato nudo nella stanza. Il giovane sostiene di aver scattato una fotografia come prova nel caso fosse successo qualcosa. Il padre di Medugno, intervenuto durante la puntata di Falsissimo, ha precisato che il figlio non ha avuto rapporti sessuali con Signorini ma ha vissuto male l’intera vicenda.

Il ruolo dell’ex manager Alessandro Piscopo emerge come centrale nella vicenda. Secondo quanto raccontato durante l’intervista e confermato dallo stesso Piscopo in dichiarazioni rilasciate a Fanpage, le chat tra Medugno e Signorini sarebbero state gestite in parte dal manager stesso, che fungeva da ghostwriter per il giovane. Piscopo ha raccontato che il primo messaggio sarebbe arrivato l’8 aprile 2021, con Signorini che annunciava a Medugno di essere stato selezionato per un provino al Grande Fratello. Secondo l’ex manager, dopo la serata a casa di Signorini, Medugno lo avrebbe chiamato dicendo di non farcela più e che c’era stato un avvicinamento ma che lui non aveva retto. Piscopo avrebbe consigliato al giovane di aspettare prima di andarsene.

La questione dei tempi di presentazione della querela rappresenta un elemento delicato dal punto di vista giuridico. Per il reato di violenza sessuale in Italia, dopo le modifiche introdotte dalla legge 69 del 2019 nota come Codice Rosso, il termine per sporgere querela è stato esteso da sei a dodici mesi dal momento in cui la vittima viene a conoscenza del reato. Secondo il racconto di Medugno e Corona, i fatti risalirebbero a tre anni fa, apparentemente oltre il termine ordinario. Tuttavia, l’avvocato di Medugno ha sostenuto durante la puntata che la violenza sessuale sarebbe conclamata e che ci sarebbero prove a disposizione degli inquirenti, aggiungendo che qualunque giudice saprà rispondere nel modo corretto. La denuncia può essere presentata successivamente in caso di aggravanti o circostanze specifiche che giustifichino il ritardo.

Medugno ha dichiarato di essere seguito da uno psicologo da tre anni per affrontare il trauma vissuto, circostanza che secondo Corona sarebbe documentata. Il giovane ha affermato di non aver mai rimosso l’accaduto e di aver convissuto con quei ricordi, precisando che nemmeno i suoi genitori erano a conoscenza della situazione fino alla decisione di rendere pubblica la vicenda attraverso il programma di Corona.

Parallelamente alla denuncia annunciata da Medugno, la Procura di Milano ha aperto un’indagine nei confronti di Fabrizio Corona con l’ipotesi di reato di revenge porn, tecnicamente definito come diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti previsto dall’articolo 612 ter del Codice Penale. L’indagine è stata avviata sulla base della denuncia presentata da Alfonso Signorini dopo la messa in onda della prima puntata di Falsissimo dedicata al cosiddetto caso Signorini. L’ex re dei paparazzi è stato interrogato il 23 dicembre 2025 presso la Procura della Repubblica di Milano dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, che coordina il dipartimento che si occupa di reati a sfondo sessuale e vittime vulnerabili, e dal sostituto procuratore Alessandro Gobbis.

Durante le perquisizioni effettuate sabato 21 dicembre 2025 nell’abitazione di Corona e negli studi della società Velvet Cut dove viene registrato Falsissimo, la Polizia Postale coordinata dalla Procura ha acquisito la copia forense del telefono cellulare e del tablet di Corona, oltre al filmato già registrato della seconda puntata del programma. L’obiettivo delle indagini è recuperare eventuali immagini o video sessualmente espliciti che sarebbero stati diffusi illecitamente senza il consenso delle persone rappresentate. Il reato di revenge porn è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da cinquemila a quindicimila euro. La pena è aumentata se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici.

Corona, assistito dall’avvocato Ivano Chiesa, aveva richiesto di essere interrogato per fornire la propria versione dei fatti. Nonostante il sequestro del materiale, l’ex paparazzo ha annunciato sui social di aver dovuto rigirare completamente la puntata e che la seconda puntata sarebbe andata in onda comunque la sera del 22 dicembre. Corona ha scritto che la Procura di Milano si sarebbe mostrata schiava del potere mandando quattordici agenti a casa sua e nello studio di produzione alle sei del mattino, sequestrando tutto il materiale. Ha aggiunto che avrebbero raccontato una storia ancora più forte e vergognosa, sostenendo di voler dimostrare chi sia il vero indagato.

Alfonso Signorini ha mantenuto un profilo riservato limitandosi a dichiarare al Corriere della Sera di non voler entrare nel merito della vicenda e di aver messo tutto in mano ai propri legali. Il giornalista e conduttore milanese, nato il 7 aprile 1964, è una figura di spicco del panorama televisivo italiano. Direttore editoriale del settimanale Chi, ha condotto il Grande Fratello Vip dal 2020 al 2023 e successivamente il Grande Fratello nella diciassettesima edizione conclusasi nel marzo 2024. In precedenza era stato opinionista dello stesso reality per diverse edizioni dal 2008 al 2012 e dal 2016 al 2018. La sua carriera comprende anche la conduzione di programmi come Kalispéra su Canale 5 e la partecipazione a numerose trasmissioni televisive.

La vicenda ha generato reazioni contrastanti nel mondo dello spettacolo. Alcuni ex concorrenti del Grande Fratello Vip hanno commentato sui social le rivelazioni di Corona. Salvo Veneziano, squalificato dal reality per commenti sessisti durante un’edizione condotta da Signorini, ha dichiarato di godere dopo cinque anni aggiungendo che tutte le persone che si sono vendute gli fanno schifo. Filippo Nardi ha affermato durante una diretta su TikTok che secondo lui potrebbe anche essere vero perché Signorini si dipinge come paladino della giustizia ma quelle persone possono avere più scheletri nell’armadio di tanti altri, pur precisando di aver sempre fatto provini regolari senza doversi compromettere. Al contrario, Antonio Zequila si è schierato in difesa di Signorini definendolo persona straordinaria di grande cultura e spessore intellettuale.

Corona nel programma Falsissimo ha definito Antonio Medugno il caso zero di un presunto sistema che avrebbe coinvolto centinaia di casi negli ultimi dieci anni. L’ex fotografo ha affermato di aver ricevuto oltre cinquanta segnalazioni di ragazzi che avrebbero subito approcci molesti, sostenendo che il meccanismo avrebbe condizionato le selezioni del Grande Fratello con favoritismi legati a rapporti personali. Secondo la ricostruzione di Corona, chi non accettava le avances di Signorini sarebbe stato tagliato fuori dalla possibilità di partecipare al programma.

Antonio Medugno aveva reso privati i suoi profili social dopo lo scoppio del caso per allentare la pressione mediatica. Il giovane, che conta oltre tre milioni di follower su TikTok, aveva anticipato sui social che avrebbe raccontato la sua verità lunedì 22 dicembre, affermando che era stata colpita non solo la sua persona ma soprattutto la sua famiglia, la compagna e la sorella più piccola. La sua esperienza nel Grande Fratello Vip era durata circa un mese e mezzo, entrando nella casa il 28 gennaio 2022 ed essendo eliminato al televoto nella puntata del 3 marzo dello stesso anno.

La Procura di Milano dovrà ora valutare gli elementi acquisiti sia per quanto riguarda l’indagine su Corona per revenge porn sia per quanto concerne l’eventuale apertura di fascicoli relativi alle accuse di violenza sessuale mosse da Medugno contro Signorini. Al momento, secondo quanto riportato dalle fonti giornalistiche, nel fascicolo della Procura non sarebbero arrivate altre denunce oltre a quella annunciata da Medugno. Qualora arrivassero ulteriori querele su presunti abusi, gli inquirenti dovranno valutare anche questi profili di indagine per ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda. Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal sostituto procuratore Alessandro Gobbis proseguiranno attraverso l’analisi del materiale informatico sequestrato e l’acquisizione di eventuali ulteriori testimonianze. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!