Il Natale 2025 ha lasciato dietro di sé un’impronta meteorologica tutt’altro che tranquilla. L’Italia, in particolare il Nord e parte del Centro, è stata interessata da una fase di marcato maltempo che ha portato precipitazioni diffuse, a tratti abbondanti, e nevicate significative sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale, con fiocchi che localmente si sono spinti fino a quote collinari. La dinamica atmosferica responsabile di questo peggioramento è da ricondurre a un profondo vortice ciclonico che ha percorso un ampio tragitto: originatosi sul medio-alto Tirreno, ha successivamente interessato la Corsica per poi scivolare verso le Baleari e la Penisola Iberica, dove attualmente staziona il suo minimo barico principale, ancora in grado di determinare residua instabilità sull’Italia.
Le criticità maggiori si sono concentrate in Emilia-Romagna, in particolare lungo i bacini collinari e pedemontani, dove le precipitazioni insistenti hanno determinato un sensibile innalzamento dei livelli idrometrici di numerosi corsi d’acqua, accrescendo il rischio di fenomeni di esondazione e frane in alcune aree più vulnerabili. In quota, invece, la neve è caduta abbondante lungo l’arco alpino, con accumuli significativi in particolare sui settori centro-orientali e su diverse cime appenniniche emiliane.
Nelle prossime ore, l’attenzione rimane puntata sui settori più occidentali del Nord Italia, in particolare sui rilievi del Piemonte, dove potranno ancora verificarsi deboli precipitazioni e residue nevicate a quote prossime ai 500-600 metri, specie tra alto Torinese, Biellese e Verbano. Tuttavia, il quadro meteorologico è destinato a evolvere verso un miglioramento: già dal pomeriggio di Santo Stefano, ampie schiarite si faranno strada su gran parte del Nord, in particolare sui settori orientali, dal Veneto al Friuli Venezia Giulia.
Il Centro e il Sud resteranno invece esposti a condizioni di variabilità e residua instabilità, con precipitazioni sparse che potranno ancora interessare l’entroterra adriatico, in particolare Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, nonché l’est della Sardegna, dove il maltempo potrebbe risultare più persistente e localmente anche di moderata intensità. Qualche pioggia, generalmente debole, sarà possibile anche su Sicilia orientale e Ionio, tra Calabria e Basilicata. Tra il pomeriggio e la serata, il miglioramento si estenderà gradualmente anche al resto della Penisola, sebbene l’area di bassa pressione iberica continui a mantenere una parziale influenza sul Mediterraneo centrale, con effetti residui possibili ancora nella giornata di sabato 27 dicembre, soprattutto sul versante orientale della Sardegna.
Le temperature, dopo il temporaneo calo associato alla fase perturbata, tenderanno a mantenersi su valori prossimi alla media climatologica, con un lieve rialzo nei valori massimi al Centro-Nord grazie al ritorno del soleggiamento. I venti si disporranno dai quadranti settentrionali al Nord e lungo il versante tirrenico, risultando a tratti moderati o tesi sui settori adriatici e ionici, dove i mari si manterranno mossi, localmente molto mossi.
Con l’esaurirsi di questa fase perturbata, i modelli previsionali intravedono una progressiva rimonta dell’alta pressione di matrice atlantica che, nei giorni a seguire, potrebbe riportare una maggiore stabilità atmosferica su buona parte del Paese, seppur con nebbie e inversioni termiche nelle valli del Nord.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
