L’Italia settentrionale si prepara ad affrontare una situazione meteorologica potenzialmente critica tra Domenica 9 e Lunedì 10 Marzo, quando correnti fredde e instabili provenienti dal Nord Europa potrebbero generare un pericoloso ciclone in ingresso dalla Porta del Rodano, nel sud della Francia. Questo sistema depressionario, avvicinandosi alla Penisola, richiamerà venti miti da Sud che, attraversando il bacino del Mediterraneo, si caricheranno di umidità, alimentando la formazione di imponenti celle temporalesche.
Le previsioni meteorologiche indicano la possibilità di nubifragi particolarmente intensi sulla Liguria, su parte del Piemonte Lazio, e Umbria, con accumuli di pioggia che potrebbero raggiungere localmente i 200 mm in poche ore. Questi valori elevati rappresentano un serio rischio idrogeologico, con la possibilità di alluvioni e frane nelle aree più vulnerabili. La conformazione del territorio ligure e piemontese, caratterizzata da pendii ripidi e suoli instabili, amplifica il pericolo di smottamenti e colate detritiche, come già osservato in precedenti eventi estremi nella regione.

La configurazione prevista per i prossimi giorni potrebbe inoltre portare abbondanti nevicate sulle Alpi occidentali. I fiocchi sono attesi oltre i 1000/1200 metri di quota, con accumuli che potrebbero raggiungere circa un metro sopra i 2000 metri entro la fine dell’evento. Questo scenario aumenta il rischio di valanghe nelle zone montane e potrebbe causare ulteriori disagi alla viabilità locale.
I sistemi temporaleschi previsti potrebbero insistere per diverse ore sulle stesse zone, aggravando ulteriormente gli effetti delle precipitazioni intense. La Protezione Civile è già in stato di allerta per monitorare l’evoluzione del sistema meteorologico e predisporre interventi tempestivi.