Il talent show Ne vedremo delle belle chiuderà anticipatamente i battenti. La notizia, annunciata inizialmente da Dagospia e successivamente confermata dallo stesso Carlo Conti, segna la conclusione prematura di un esperimento televisivo che non ha saputo conquistare il pubblico di Rai 1. Lo show, che avrebbe dovuto proseguire fino al 19 aprile, anticiperà la sua chiusura al 12 aprile, fermandosi alla quarta puntata anziché alla quinta inizialmente prevista. Una decisione motivata principalmente dagli ascolti deludenti registrati nelle tre serate già andate in onda, che hanno mostrato un preoccupante trend discendente culminato con un modesto 13% di share nell’ultima rilevazione.
Intervistato da LaPresse, il conduttore toscano ha fornito una spiegazione chiara e senza giri di parole: “In realtà dovevamo fare 5 puntate con la pausa del Sabato Santo, sera in cui su Rai1 non è il caso di fare del varietà. E siccome il programma non è che vada benissimo ho pensato: figuriamoci se sto fermo una settimana”. Conti ha poi aggiunto con franchezza: “Avevano previsto di fermarci alla quarta e finire con sabato, visto che si tratta di un programma sperimentale quindi piuttosto che riprenderlo è meglio evitare. Certo se hai un programma che ti fa il 25-30% ti puoi anche fermare una settimana, ma visto che ‘Ne vedremo delle belle’ non ha carburato preferisco finire prima. Sono andate in onda quattro puntate senza la quinta che era in sospeso fin dall’inizio”.
Il talent show, concepito come una vetrina per dieci showgirl del panorama televisivo italiano degli anni ’80, ’90 e 2000, ha mostrato sin dalla prima puntata alcune criticità strutturali che non sono sfuggite all’occhio attento del pubblico e della critica. La prima puntata aveva totalizzato 3.006.000 telespettatori con uno share del 17,60%, un dato certamente non disprezzabile ma già distante dai numeri registrati dalla concorrenza. La discesa è proseguita inesorabile con la seconda puntata, che ha visto gli ascolti scendere a 2.161.000 spettatori con uno share del 14,6%. La terza serata ha confermato il trend negativo fermandosi a soli 2.007.000 telespettatori, equivalenti al 13% di share, una percentuale considerata insufficiente per un programma in prima serata su Rai 1.
Lo stesso Conti, nella sua analisi, ha individuato quello che a suo avviso rappresenta il principale punto debole del format: “In ‘Ne vedremo delle belle’ è mancato l’aspetto fondamentale che doveva essere il pepe tra le protagoniste, pepe che non c’è stato: la loro voglia di fare spettacolo ha superato quella del battibecco”. Una considerazione che evidenzia come lo show, che vedeva protagoniste Matilde Brandi, Laura Freddi, Valeria Marini, Lorenza Mario, Veronica Maya, Angela Melillo, Patrizia Pellegrino, Pamela Prati, Carmen Russo e Adriana Volpe, non sia riuscito a creare quelle dinamiche competitive e quei contrasti che spesso alimentano l’interesse del pubblico nei confronti dei talent show. L’eccesso di cordialità e professionalità tra le concorrenti ha finito paradossalmente per penalizzare un programma che avrebbe invece beneficiato di qualche scintilla in più.
Neanche la presenza di una giuria di peso, composta da Mara Venier, Christian De Sica e Frank Matano, è riuscita a dare la necessaria vivacità al format. Le esibizioni delle showgirl nelle varie discipline – dal canto al ballo, passando per le interviste e i musical – non hanno evidentemente suscitato quel coinvolgimento emotivo che il pubblico cerca in un programma di intrattenimento. Il confronto impietoso con “Amici” di Maria De Filippi, che nello stesso slot ha raccolto ascolti nettamente superiori, con punte del 28% di share e quasi 4 milioni di telespettatori, ha ulteriormente evidenziato le difficoltà del programma targato Rai.
Nel commentare questa esperienza, Conti ha comunque difeso il valore della sperimentazione televisiva: “Se sono soddisfatto? Quando sperimento sono sempre contento, anche perché se non sperimento io o Antonella Clerici, Carlucci, Gerry Scotti, Bonolis o Amadeus, chi deve sperimentare? Sperimentare non ci cambia la vita”. Parole che rivelano la consapevolezza di un professionista che, dopo il recente successo alla guida del Festival di Sanremo, non teme di mettersi in gioco anche a costo di qualche insuccesso. La Rai, dal canto suo, ha cercato di minimizzare la portata della decisione, definendo il programma “un esperimento” e collegando la chiusura anticipata anche alla concomitanza con le festività pasquali.
Dietro le quinte, secondo quanto riportato da diverse fonti, non sarebbero mancate tensioni tra le protagoniste, nonostante l’apparente armonia mostrata in video. Giovanni Ciacci, intervenuto a “La Volta Buona” di Caterina Balivo, aveva rivelato: “C’è competizione, eccome se c’è! La faida parte dai tempi de Il Bagaglino!”. Lo stesso Ciacci aveva anche accennato a possibili assenze alle prove da parte di qualche concorrente, senza però fare nomi. Circostanze che, se confermate, contrasterebbero con l’analisi di Conti sulla mancanza di “pepe” tra le protagoniste, suggerendo piuttosto che le eventuali tensioni non siano state adeguatamente incanalate all’interno del format televisivo.
La chiusura anticipata di “Ne vedremo delle belle” si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà per i nuovi format televisivi, sempre più sfidati dalla frammentazione dell’audience e dalla concorrenza delle piattaforme streaming. Il pubblico televisivo contemporaneo appare sempre più esigente e meno disposto a concedere tempo a programmi che non riescono ad affermarsi immediatamente. Un fenomeno che colpisce anche professionisti affermati come Carlo Conti, il cui nome da solo non basta più a garantire il successo di un format se questo non riesce a intercettare i gusti del pubblico.
Per il conduttore toscano si tratta di una battuta d’arresto che arriva dopo l’ennesimo successo alla guida del Festival di Sanremo, ma che difficilmente ne scalfirà l’immagine di professionista affidabile e versatile. Per la Rai, invece, si tratta dell’ennesima difficoltà nel trovare format vincenti per il sabato sera, una fascia oraria tradizionalmente presidiata con successo da Mediaset. La sfida per il servizio pubblico resta quella di riuscire a proporre contenuti innovativi senza rinunciare agli ascolti, un equilibrio sempre più difficile da raggiungere in un panorama televisivo in rapida evoluzione e caratterizzato da una concorrenza sempre più agguerrita.
La finale di “Ne vedremo delle belle” andrà in onda sabato 12 aprile e decreterà la vincitrice tra le dieci showgirl in gara, concludendo un’esperienza che, al di là dei risultati, ha comunque riportato sul piccolo schermo volti amati dal pubblico italiano e restituito, seppur brevemente, visibilità a professioniste del mondo dello spettacolo che hanno segnato un’epoca della televisione italiana. Un obiettivo che, almeno in parte, può considerarsi raggiunto nonostante la chiusura anticipata del programma.