L’Italia si appresta ad affrontare un periodo di marcata instabilità meteorologica proprio durante la Settimana Santa. Un vortice ciclonico di origine atlantica sta per abbattersi sulla penisola, portando condizioni di maltempo diffuso che interesseranno gran parte del territorio nazionale nei prossimi giorni, con fenomeni che in alcune aree potrebbero assumere carattere di particolare intensità. La perturbazione, già in movimento verso il bacino del Mediterraneo, provocherà un deterioramento significativo delle condizioni atmosferiche, con piogge abbondanti, temporali localizzati e un generale abbassamento delle temperature.
Secondo le ultime elaborazioni dei modelli meteorologici internazionali, la prima fase di maltempo intenso è attesa tra il pomeriggio di lunedì 14 e la notte di martedì 15 aprile, quando le prime avvisaglie della perturbazione raggiungeranno le regioni nord-occidentali. In questa fase iniziale, le precipitazioni interesseranno principalmente la Liguria di Levante, l’alto Piemonte e la parte meridionale della Valle d’Aosta, con accumuli pluviometrici che potrebbero risultare significativi, aumentando il rischio di criticità idrogeologiche locali. Il sistema frontale coinvolgerà anche i settori alpini e prealpini, dove le piogge assumeranno carattere persistente.
Il maltempo non si limiterà al Nord-Ovest ma si estenderà progressivamente anche ad altre aree del Centro-Nord, in particolare Sardegna e regioni tirreniche centrali. In queste zone, le correnti umide di Scirocco, richiamato dal vortice in formazione, alimenteranno lo sviluppo di celle temporalesche che potrebbero risultare localmente intense e accompagnate da raffiche di vento considerevoli.

La seconda e più intensa fase perturbata è prevista a partire dalla serata di mercoledì 16 aprile, quando il vortice depressionario raggiungerà il Mar Ligure. Un nuovo impulso frontale, in arrivo da ovest, attraverserà la penisola determinando un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche. Le regioni nordoccidentali saranno nuovamente le più colpite, con precipitazioni che interesseranno inizialmente Liguria, Piemonte e Lombardia, per poi estendersi a tutto l’arco alpino e prealpino, comprendendo anche le aree del Nordest. I modelli previsionali indicano la possibilità di accumuli particolarmente abbondanti, che in alcune località potrebbero superare i 100-150 millimetri nell’arco di 24-36 ore, creando potenziali situazioni di criticità.
Tra le regioni più esposte al rischio di fenomeni intensi figurano anche Toscana, Lazio settentrionale e Sardegna orientale, dove i temporali potrebbero assumere carattere di forte intensità, con possibilità di grandinate e raffiche di vento sostenute. Le zone tirreniche saranno particolarmente vulnerabili a causa dell’intensificazione dei venti meridionali, che favoriranno l’insorgere di condizioni propizie allo sviluppo di temporali organizzati. Il Centro-Sud peninsulare, pur risultando meno coinvolto, non sarà completamente risparmiato dal passaggio perturbato, con piogge sparse attese anche in Campania, sull’Appennino centrale e successivamente in Calabria e Sicilia settentrionale.

L’evoluzione sinottica evidenzia la formazione di un vortice ciclonico particolarmente insidioso, destinato a stazionare per diversi giorni sul Mediterraneo centrale, mantenendo condizioni di spiccata instabilità atmosferica. Il sistema depressionario sarà alimentato dall’afflusso di correnti umide meridionali, che costituiranno il carburante ideale per lo sviluppo di fenomeni convettivi anche di forte intensità. Le temperature subiranno un generale abbassamento, più marcato nelle aree interessate dalle precipitazioni più consistenti, dove i valori massimi difficilmente supereranno i 18 gradi.
Una temporanea attenuazione dei fenomeni è attesa tra venerdì 18 e sabato 19 aprile, quando un timido promontorio anticiclonico proverà a guadagnare terreno sul Mediterraneo centrale. Questo breve intervallo vedrà una diminuzione dell’intensità e della frequenza delle precipitazioni, con spazi per temporanee schiarite, soprattutto nelle regioni centro-meridionali. Anche al Nord il tempo assumerà caratteristiche di maggiore variabilità, alternando momenti soleggiati a rapidi annuvolamenti, senza escludere la possibilità di isolati rovesci, specialmente nelle ore pomeridiane e nelle aree montuose.
Per quanto riguarda le festività pasquali, le proiezioni attuali, seppur caratterizzate da margini di incertezza ancora elevati, indicano per la giornata di Pasqua una situazione di spiccata variabilità. Il tempo potrebbe risultare instabile soprattutto nelle ore pomeridiane, quando il riscaldamento diurno favorirà lo sviluppo di nubi cumuliformi associate a rovesci sparsi, più probabili nelle zone interne e montuose. Le schiarite dovrebbero comunque risultare più ampie rispetto ai giorni precedenti, consentendo parziali miglioramenti.
La giornata di Pasquetta, invece, potrebbe vedere un nuovo deterioramento delle condizioni meteorologiche, con il ritorno di precipitazioni più organizzate a partire dal Nordovest e dal versante tirrenico, in progressiva estensione verso est. L’instabilità atmosferica tenderà ad accentuarsi nel corso della giornata, con il rischio di temporali che potrebbe interessare progressivamente un numero crescente di regioni, complicando i tradizionali programmi all’aperto.
Per quanto riguarda le temperature, dopo un periodo caratterizzato da valori superiori alle medie stagionali, si assisterà a un generale ridimensionamento termico, con massime che si attesteranno intorno ai valori tipici del periodo o leggermente al di sotto. Il calo termico risulterà più accentuato nelle aree interessate dalle precipitazioni più consistenti, mentre nelle zone con maggiori schiarite i valori potranno temporaneamente risalire, soprattutto durante le ore centrali della giornata.