Meteo, Violenti Temporali in Arrivo: Ecco le Regioni più a Rischio

Un intenso sistema perturbato sta attraversando l’Italia con due vortici ciclonici che provocano temporali e fenomeni intensi. Quindici regioni in allerta, con Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto particolarmente a rischio. Miglioramento atteso dal 25 aprile.

L’Italia si trova attualmente sotto l’influenza di un intenso sistema perturbato che sta generando condizioni di forte instabilità atmosferica in diverse regioni del territorio nazionale. A partire da mercoledì 23 aprile, una marcata saccatura atlantica accompagnata da aria fredda in quota si è progressivamente estesa verso il bacino del Mediterraneo, determinando un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche che proseguirà anche nella giornata di giovedì 24 aprile. Il quadro sinottico evidenzia la presenza di due vortici ciclonici in rapida successione che stanno attraversando la penisola da nord-ovest verso sud-est, causando precipitazioni intense e fenomeni temporaleschi localmente violenti.

Gli effetti di questa perturbazione si sono già manifestati con particolare intensità nel settore settentrionale del Varesotto, dove si sono registrati accumuli pluviometrici superiori ai 100 millimetri in poche ore, provocando esondazioni di corsi d’acqua, allagamenti e smottamenti che hanno creato notevoli disagi alla circolazione stradale

Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali, il primo vortice ha attivato precipitazioni diffuse soprattutto sulle regioni settentrionali, con particolare riferimento al Triveneto, prima di un significativo peggioramento che si è verificato nella serata di ieri sul Nordovest, con fenomeni temporaleschi particolarmente intensi tra Piemonte e Lombardia, dove non sono mancati episodi di grandine seppur con chicchi di piccole dimensioni. La Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo che coinvolge ben quindici regioni, con livelli di criticità che variano da gialla ad arancione, segnalando un elevato rischio idrogeologico e idraulico, specialmente nelle regioni settentrionali e in parte del Centro Italia.

La configurazione meteorologica attuale vede la discesa di un profondo sistema depressionario originatosi nell’area islandese che, dopo aver attraversato il Regno Unito e la Francia, sta influenzando direttamente anche le condizioni atmosferiche italiane. Il nucleo di aria fredda in quota, interagendo con masse d’aria più calde e umide preesistenti, crea le condizioni ideali per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente vigorose, che in alcune aree possono assumere le caratteristiche di supercelle, strutture temporalesche organizzate dotate di un mesociclone al loro interno e capaci di generare fenomeni meteorologici estremi.

Nella giornata di giovedì 24 aprile, il momento clou di questo nuovo peggioramento, l’instabilità continuerà a manifestarsi con particolare intensità soprattutto sul Nordest, dove nuovi rovesci e temporali si formeranno lungo l’arco alpino del Triveneto per poi intensificarsi in serata ed estendersi anche verso le pianure circostanti, con un significativo rischio di grandinate locali. Al Centro, la situazione rimarrà variabile con cieli prevalentemente nuvolosi e precipitazioni che interesseranno in un primo momento soprattutto i settori interni e montuosi, per poi coinvolgere tra il pomeriggio e la sera anche le altre zone, con qualche temporanea schiarita prevista solamente su parte delle Marche e della Toscana.

Le regioni meridionali non saranno risparmiate da questa fase di maltempo, con piogge e rovesci distribuiti in maniera irregolare ma con maggiore persistenza tra la Puglia e l’area del basso Tirreno peninsulare, particolarmente tra Campania e Calabria. L’elevata energia potenziale disponibile in atmosfera potrebbe favorire, anche in queste regioni, la formazione di supercelle in grado di provocare precipitazioni a carattere di nubifragio e grandinate significative. La causa di questi fenomeni intensi risiede nel marcato contrasto termico che si viene a creare tra l’aria fredda in arrivo e quella più mite preesistente, un meccanismo che fornisce l’energia necessaria per innescare intensi moti convettivi.

I modelli matematici indicano che l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto risultano essere le regioni più esposte agli effetti di questa ondata di maltempo, con un’allerta di livello arancione che segnala possibili accumuli di pioggia superiori ai 70-80 millimetri in poche ore, accompagnati da un elevato rischio di fenomeni grandinigeni. Le autorità locali temono frane e smottamenti nelle aree collinari, oltre a possibili esondazioni dei corsi d’acqua minori, in un contesto già reso vulnerabile dalle recenti precipitazioni che hanno saturato i suoli, aumentando significativamente il rischio di allagamenti nei centri urbani.

Un’allerta di livello giallo è stata invece emessa per Piemonte, Liguria, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania, dove si prevedono precipitazioni sparse, con possibilità di grandine e temporali localizzati che potrebbero creare disagi alle attività all’aperto e alla viabilità ordinaria. Anche importanti centri urbani come Roma e Napoli sono sotto stretta osservazione per il rischio di nubifragi e attività elettrica intensa.

I meteorologi sottolineano come questa perturbazione presenti caratteristiche di particolare intensità a causa della presenza di un marcato wind shear, ovvero una variazione dell’intensità e della direzione del vento con la quota, che favorisce la formazione di strutture temporalesche organizzate. A questo si aggiunge uno speed shear positivo che consente la separazione tra le correnti calde ascensionali e quelle fredde discendenti, mantenendo stabile l’intera struttura temporalesca e prolungandone così la durata e l’intensità.

Le previsioni indicano comunque un progressivo miglioramento delle condizioni meteorologiche a partire da venerdì 25 aprile, Festa della Liberazione, quando la situazione andrà gradualmente stabilizzandosi, sebbene qualche rovescio potrà ancora verificarsi, specialmente nelle ore pomeridiane e prevalentemente lungo i rilievi alpini e appenninici. Un miglioramento più deciso è atteso per il fine settimana, quando l’anticiclone tornerà gradualmente a influenzare le condizioni meteorologiche sulla penisola, determinando un aumento delle temperature e condizioni di maggiore stabilità atmosferica, particolarmente evidenti nelle regioni centro-settentrionali.

La Protezione Civile raccomanda alla popolazione di prestare la massima attenzione, evitando di sostare in prossimità di corsi d’acqua, ponti, passerelle e zone potenzialmente soggette a frane o smottamenti. Si consiglia inoltre di limitare gli spostamenti non necessari durante le fasi più intense dei fenomeni temporaleschi e di seguire costantemente gli aggiornamenti meteo attraverso i canali ufficiali, per essere informati sull’evoluzione della situazione meteorologica nelle prossime ore.