Un’eccezionale altalena meteorologica sta per abbattersi sull’Europa in questo inizio di maggio 2025, con un ribaltamento termico di proporzioni raramente osservate che interesserà anche l’Italia. Il continente europeo si trova attualmente sotto l’influenza di una potente ondata di caldo subtropicale, con temperature che hanno raggiunto valori tipici della piena estate, ma gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali mostrano un drastico cambiamento dello scenario a partire dal 4-5 maggio, quando correnti artiche porteranno un crollo termico di oltre 20°C in meno di 48 ore.
L’Europa occidentale e centrale sta vivendo in questi giorni un’anomalia termica di intensità straordinaria. Un vasto e robusto anticiclone subtropicale ha rapidamente conquistato il continente, configurandosi in una struttura ad Omega, delimitata da un vortice depressionario sull’Atlantico vicino al Portogallo e una lacuna ciclonica sul Mediterraneo orientale. Questa configurazione ha innescato un flusso caldo persistente dai quadranti meridionali, con masse d’aria roventi compresse e ulteriormente riscaldate dalla pressione atmosferica.

La Spagna e la Francia meridionale hanno già registrato picchi di 30°C, ma questo rappresenta solo l’inizio di un’ondata di caldo che non ha precedenti per questo periodo dell’anno. Le anomalie termiche più accentuate si stanno concentrando nel cuore dell’Europa centrale, dove l’avvezione calda si manifesta in maniera particolarmente decisa. Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Svizzera stanno registrando temperature che oscillano tra i 28 e i 30°C, valori che normalmente si dovrebbero registrare solo a fine giugno.
Per comprendere l’eccezionalità di questo evento, basti pensare che a Parigi e persino a Londra si prevedono massime intorno ai 28°C, temperature assolutamente straordinarie per l’inizio di maggio, specialmente nella capitale britannica dove simili valori sarebbero considerati elevati anche in piena estate. Secondo le analisi del Centro Meteo Europeo, in alcune zone dell’Europa centrale si registrano valori superiori all’85°-99° percentile, indicando un evento meteorologico che statisticamente si verifica meno di una volta ogni venti anni.
L’Italia non è stata risparmiata da questa fiammata africana. Particolarmente colpito il Nord Italia, dove tra il 1° e il 3 maggio le temperature massime oscilleranno tra i 27°C e i 31°C, con picchi localizzati nelle aree pianeggianti. La Val Padana e i settori prealpini stanno sperimentando valori termici vicini ai massimi storici, con punte che possono localmente superare i 30°C. Il Centro-Sud vivrà condizioni leggermente meno estreme, ma comunque caratterizzate da un caldo anomalo per il periodo.
Ma questa parentesi quasi estiva avrà vita brevissima. A partire dal 4-5 maggio, una profonda saccatura di origine artica, attualmente posizionata sulla Scandinavia, inizierà a muoversi verso sud, puntando direttamente il cuore dell’Europa. Questo nucleo di aria fredda in quota raggiungerà l’Italia all’inizio della prossima settimana, provocando un brusco e violento crollo delle temperature, che in alcune regioni europee potrebbe raggiungere i 20°C in meno di 48 ore.
Le anomalie negative di circa 10°C a 1500 metri di altitudine interesseranno dapprima il Regno Unito, la Francia settentrionale, i Paesi Bassi, la Germania, la Polonia e la penisola scandinava, per poi estendersi rapidamente verso sud. In pratica, si passerà da un contesto climatico tipicamente estivo a condizioni più consone al tardo inverno nel giro di un weekend, con conseguenze potenzialmente severe sul piano meteorologico.
Particolarmente preoccupante è il rischio di fenomeni meteorologici estremi. L’incontro tra l’aria calda e umida nei bassi strati, accumulata nei giorni precedenti, e quella fredda e instabile in quota creerà le condizioni ideali per lo sviluppo di violenti temporali, accompagnati da grandinate anche di grosse dimensioni e possibili nubifragi. Il calore immagazzinato fornirà un notevole quantitativo di energia per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente vigorose e potenzialmente pericolose.
In Italia, il contrasto termico risulterà particolarmente marcato al Nord e sulle regioni centrali. A partire da lunedì 5 maggio, l’infiltrazione di aria fredda in quota potrebbe innescare una goccia fredda che evolverà in vortice depressionario, con piogge diffuse, temporali intensi e grandinate, specialmente al Centro-Nord. Il maltempo potrebbe persistere per diversi giorni, complicando la settimana lavorativa e generando criticità idrogeologiche locali.

Un elemento di particolare attenzione riguarda la possibilità di nevicate a quote insolitamente basse per la stagione. La Protezione Civile dell’Emilia-Romagna ha già diramato un’allerta per domenica 5 maggio, segnalando la reale possibilità di intense precipitazioni nevose sia in montagna che in zone di alta collina, fino a una quota di 500 metri. L’ente raccomanda di adottare tutte le tutele necessarie, in particolare l’attuazione dei piani neve, per garantire la transitabilità stradale e alleviare i disagi ai cittadini.
I modelli previsionali non sono ancora concordi sulla traiettoria esatta della perturbazione, ma mostrano una convergenza sulla forza dei fenomeni. Le aree più a rischio per temporali violenti sembrano essere Lombardia, Veneto occidentale, Toscana e Marche, dove le piogge potrebbero risultare particolarmente copiose. Non si escludono inoltre forti venti, specialmente sulle colline e sulle coste, e possibili mareggiate sul litorale adriatico.
Questo repentino cambiamento meteorologico si inserisce in una primavera 2025 caratterizzata da una spiccata instabilità e da contrasti termici particolarmente accentuati. Come evidenziano diversi meteorologi, stiamo vivendo sempre più spesso in una sorta di altalena tra fasi anticicloniche di stampo africano, caratterizzate da temperature sopra media, e improvvise irruzioni di aria fredda in grado di scatenare eventi estremi, chiari segnali dei cambiamenti climatici in atto.
Le proiezioni per la seconda decade di maggio non sono incoraggianti. I modelli suggeriscono una possibile recrudescenza dell’instabilità meteorologica, con le correnti fredde sospinte da un vortice polare ancora particolarmente attivo che potrebbero scendere più marcatamente verso sud. Questo scenario favorirebbe un ulteriore abbassamento delle temperature anche in Italia, soprattutto su Nord e Centro, accompagnato da rovesci e temporali di forte intensità, delineando un maggio 2025 estremamente dinamico dal punto di vista meteorologico.