L’Italia si prepara a vivere il primo vero assaggio d’estate con l’arrivo di un potente anticiclone africano che porterà temperature eccezionali per il periodo, con picchi che potrebbero raggiungere i 35°C nelle zone più roventi del Paese. L’ondata di calore, già iniziata venerdì 30 maggio, raggiungerà il suo apice proprio nel weekend del ponte della Repubblica, segnando ufficialmente l’inizio dell’estate meteorologica con valori termici da record.
Il promontorio subtropicale di matrice nordafricana sta estendendo progressivamente la propria influenza sull’area mediterranea, risalendo dalla Tunisia e dall’Algeria verso la penisola italiana. Dopo settimane caratterizzate da incertezza atmosferica e instabilità che hanno dominato il mese di maggio, il quadro meteorologico cambia drasticamente sotto i colpi di questa massa d’aria calda sahariana che si stabilizzerà sul nostro territorio per diversi giorni. L’alta pressione subtropicale si è ormai distesa sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, spingendo verso l’Italia aria calda e stabile che favorisce un netto aumento delle temperature e un’atmosfera da estate piena.

Le regioni meridionali e le isole maggiori rappresenteranno l’epicentro di questa prima grande fiammata africana del 2025. La Sardegna, in particolare, si trova nella posizione più critica con l’entroterra che potrebbe registrare punte massime comprese tra i 34 e i 35°C già nella giornata di domenica 1° giugno. Le previsioni più aggiornate indicano che località come Oristano potrebbero toccare addirittura i 36°C durante il ponte della Repubblica, mentre altre zone dell’isola oscilleranno costantemente tra i 32 e i 34°C. La Sicilia non sarà da meno, con Catania che si prepara a registrare temperature fino a 38°C, mentre Palermo e altre città siciliane vedranno il termometro attestarsi stabilmente oltre i 35°C.
Il Sud peninsulare vivrà condizioni altrettanto intense, con la Puglia che rappresenta una delle aree più colpite dal caldo africano. Foggia è destinata a toccare i 34°C, mentre altre località pugliesi come Matera, Benevento e Catanzaro registreranno valori attorno o superiori ai 35°C. La Calabria e la Basilicata completeranno questo quadro rovente, con temperature che si manterranno stabilmente oltre i 30°C e picchi locali fino a 35°C già dalla prossima settimana. Il contesto sarà tipicamente estivo, caratterizzato da afa crescente lungo le coste e nelle grandi città, dove l’effetto isola di calore urbano amplifica ulteriormente la percezione termica.

Le regioni del Centro Italia sperimenteranno anch’esse un deciso incremento termico, seppur con valori leggermente più contenuti rispetto al Meridione. Roma si prepara a vivere giornate dal sapore pienamente estivo con temperature che oscilleranno tra i 32 e i 34°C, mentre Firenze raggiungerà i 31-32°C durante il weekend del 2 giugno. Anche Terni, situata nell’entroterra umbro, vedrà il termometro salire fino a 34°C, confermando come l’anticiclone africano riesca a penetrare efficacemente anche nelle zone interne del Centro peninsulare. Le regioni tirreniche beneficeranno maggiormente dell’influenza stabilizzante dell’alta pressione, garantendo cieli sereni e condizioni ideali per le prime uscite estive.
Una situazione meteorologica parzialmente diversa caratterizzerà invece le regioni settentrionali, dove l’anticiclone africano dimostrerà una presa meno salda e granitica. Pur registrando un generale aumento delle temperature, con Milano e Bologna che raggiungeranno i 30-32°C nel corso del weekend, il Nord dovrà fare i conti con maggiore instabilità atmosferica. L’avvicinamento di una saccatura atlantica dall’Europa occidentale riuscirà infatti a scalfire marginalmente l’anticiclone proprio sulle regioni settentrionali, permettendo l’infiltrazione di aria instabile alle medie e alte quote. Questo fenomeno si tradurrà in temporali di calore sulle zone alpine e prealpine, che potrebbero occasionalmente sconfinare anche su alcuni settori di alta pianura, in particolare tra Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Il weekend del ponte della Repubblica si preannuncia quindi come uno spartiacque climatico fondamentale per l’Italia. Domenica 1° giugno, che coincide ufficialmente con l’inizio dell’estate meteorologica, rappresenterà il culmine di questa prima ondata di calore africano. Le condizioni meteorologiche saranno dominate dal sole praticamente ovunque, ad eccezione delle zone alpine dove nel pomeriggio potrebbero svilupparsi temporali anche intensi con possibili grandinate e raffiche di vento. La giornata del 2 giugno, festa della Repubblica, confermerà questo scenario con l’anticiclone nord-africano che garantirà tempo stabile e soleggiato su tutta la penisola, mantenendo temperature elevate sin dal mattino.
Le prospettive per la prima settimana di giugno confermano la persistenza di condizioni estive particolarmente intense. Gli esperti meteorologi prevedono che tra il 5 e il 10 giugno si potrebbero toccare e localmente superare i 40°C all’ombra, configurando uno scenario di caldo estremo che ricorda le ondate di calore più significative degli ultimi decenni. La struttura anticiclonica si manterrà molto solida, fungendo da scudo contro ogni possibile perturbazione e garantendo cieli sgombri da nubi su gran parte del territorio nazionale. Le temperature massime si porteranno ben oltre i 30°C in numerose località, con un’impennata termica che interesserà soprattutto le aree interne del Centro-Sud e le isole maggiori.
Questo repentino cambio di scenario meteorologico segna la fine definitiva di un maggio 2025 che verrà ricordato per l’assenza quasi totale dell’anticiclone delle Azzorre e di quello africano. Il mese appena concluso è stato caratterizzato da frequenti temporali, instabilità atmosferica e temperature sotto la media, creando un contrasto netto con le condizioni che si stanno ora affermando. L’arrivo dell’anticiclone africano rappresenta quindi non solo l’inizio dell’estate meteorologica, ma anche il ritorno di condizioni tipicamente mediterranee dopo settimane di anomalie climatiche che avevano fatto temere un’estate tardiva o compromessa.