Meteo, Weekend 7-8 giugno di fuoco: l’anticiclone africano porta temperature fino a 40°C

L’anticiclone africano raggiungerà la massima intensità nel weekend 7-8 giugno, portando temperature fino a 40°C al Sud e diffusa afa su tutto il territorio nazionale.

Il weekend del 7-8 giugno segnerà l’apice dell’ondata di calore che sta investendo l’Italia, con l’anticiclone africano destinato a raggiungere la sua massima intensità e a determinare condizioni meteorologiche di stampo pienamente estivo su gran parte del territorio nazionale. Le previsioni meteorologiche confermano che sarà proprio nel corso di questi due giorni che si raggiungerà il clou di una fase anticiclonica già iniziata nei giorni precedenti, caratterizzata da un progressivo rinforzo dell’alta pressione subtropicale che richiamerà masse d’aria sempre più calde direttamente dal deserto del Sahara.

Le analisi dei modelli previsionali indicano che sabato 7 giugno l’Italia si troverà sotto il dominio incontrastato dell’anticiclone africano, con condizioni meteorologiche stabili e soleggiate che interesseranno la quasi totalità del paese. La situazione sinottica sarà caratterizzata dalla presenza di un promontorio subtropicale particolarmente robusto che garantirà cieli sereni o al massimo poco nuvolosi, mentre le temperature subiranno un incremento significativo rispetto ai valori tipici del periodo. Le uniche eccezioni a questo quadro di stabilità atmosferica saranno rappresentate da isolati fenomeni temporaleschi che potranno svilupparsi sull’arco alpino durante le ore pomeridiane, in conseguenza del riscaldamento diurno e dei contrasti termici locali.

Le temperature massime previste per sabato evidenziano chiaramente l’eccezionalità della situazione meteorologica in atto, con valori diffusamente superiori alle medie climatiche di riferimento e picchi particolarmente elevati su diverse regioni del paese. Le pianure del Nord registreranno temperature comprese tra i 30 e i 33 gradi Celsius, mentre al Centro, specialmente lungo il versante tirrenico, si potranno toccare punte fino a 35 gradi. La Sardegna rappresenterà l’area più colpita dall’ondata di calore, con valori termici che supereranno ampiamente i 35 gradi e potrebbero avvicinarsi ai 37-38 gradi nelle zone interne dell’isola, configurando una situazione di caldo eccezionale per il periodo.

Domenica 8 giugno l’intensificazione dell’anticiclone africano raggiungerà il suo apice, determinando un ulteriore incremento dei valori termici e condizioni di caldo ancora più estremo su tutto il territorio nazionale. Le previsioni meteorologiche indicano che l’alta pressione subtropicale mostrerà tutta la sua potenza, consolidando il proprio dominio sul bacino del Mediterraneo centrale e favorendo un’ulteriore risalita delle temperature. Il quadro sinottico di domenica sarà caratterizzato da una stabilità atmosferica ancora più marcata, con l’anticiclone che si estenderà su una vasta porzione dell’Europa meridionale e garantirà condizioni di tempo stabile e soleggiato praticamente ovunque.

I valori termici previsti per domenica 8 giugno rappresentano il culmine di questa eccezionale ondata di calore, con temperature che raggiungeranno livelli davvero elevati per il periodo e che in alcune aree potrebbero configurare veri e propri record. Le pianure del Nord vedranno le temperature massime superare diffusamente i 35 gradi Celsius, mentre al Centro si potranno toccare punte simili, specialmente nelle zone interne e lungo il versante tirrenico. Il Sud e le isole maggiori rappresenteranno le aree più critiche, con la Sardegna, la Sicilia e la Puglia che potranno registrare valori termici fino a 40 gradi Celsius, determinando condizioni di caldo estremo che richiederanno particolare attenzione per la salute pubblica.

L’origine subtropicale delle masse d’aria responsabili di questa ondata di calore comporterà un ulteriore elemento di disagio rappresentato dall’elevata umidità atmosferica. Le correnti calde provenienti dal deserto del Sahara, nel loro lungo tragitto attraverso il mar Mediterraneo, si caricheranno progressivamente di vapor acqueo, determinando tassi di umidità particolarmente elevati che accentueranno la sensazione di caldo percepito. Questa combinazione di temperature elevate e alta umidità relativa configurerà condizioni di afa particolarmente intensa, soprattutto nelle aree urbane e nelle zone costiere, dove il fenomeno dell’isola di calore urbano potrà amplificare ulteriormente il disagio termico.

Le proiezioni a medio termine indicano che questa fase di dominio dell’anticiclone africano non sarà episodica, ma si inserisce in un contesto climatico più ampio che caratterizzerà verosimilmente gran parte del mese di giugno. Le analisi dei centri di calcolo europei mostrano infatti anomalie termiche positive significative per tutto il primo mese dell’estate meteorologica, con scostamenti rispetto alle medie climatiche che potrebbero raggiungere i 3-6 gradi Celsius in diverse aree del paese. Questa tendenza conferma come l’estate 2025 si stia configurando come una stagione caratterizzata da condizioni termiche particolarmente severe, in linea con i trend climatici osservati negli ultimi anni.

Particolare attenzione dovrà essere prestata agli effetti che questa ondata di calore potrà avere sui diversi settori della società e dell’economia. Le temperature eccezionalmente elevate previste per il weekend comporteranno infatti rischi significativi per la salute pubblica, specialmente per le categorie più vulnerabili come anziani, bambini e persone affette da patologie croniche. Le autorità sanitarie raccomandano di adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, di mantenere un’adeguata idratazione e di limitare le attività fisiche intense all’aperto.

Il settore agricolo dovrà fronteggiare le conseguenze di questa intensa ondata di calore, che potrà determinare stress idrico per le colture e accelerare i processi di maturazione di diversi prodotti ortofrutticoli. Le elevate temperature, combinate con la scarsità di precipitazioni che caratterizza questa fase anticiclonica, potrebbero aggravare le condizioni di siccità già presenti in alcune aree del paese, rendendo necessario un utilizzo più intensivo delle risorse idriche per l’irrigazione. Anche il settore energetico dovrà prepararsi a un incremento significativo della domanda di energia elettrica per il condizionamento degli ambienti, con possibili picchi di consumo durante le ore più calde della giornata.

Nonostante il dominio dell’anticiclone africano garantisca condizioni di stabilità atmosferica su gran parte del territorio nazionale, le regioni settentrionali potrebbero essere interessate da fenomeni di instabilità localizzata, specialmente nelle aree alpine e prealpine. I forti contrasti termici tra l’aria calda presente negli strati inferiori dell’atmosfera e le eventuali infiltrazioni di aria più fresca in quota potrebbero infatti favorire lo sviluppo di temporali pomeridiani, localmente anche di forte intensità e accompagnati da grandinate. Questi fenomeni, seppur circoscritti geograficamente, potrebbero assumere caratteristiche di severità a causa dell’elevata energia potenziale disponibile nell’atmosfera.