Chi è Madeleine McCann e cosa accadde diciotto anni fa a Praia da Luz

Il 3 maggio 2007 Madeleine McCann, bambina britannica di tre anni, scomparve dall’appartamento di un resort a Praia da Luz mentre i genitori cenavano nelle vicinanze. Dopo diciotto anni di indagini internazionali, il principale sospettato rimane il tedesco Christian Brueckner.
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La sera del 3 maggio 2007, in una tranquilla località balneare dell’Algarve portoghese, si consumò quello che sarebbe diventato il caso di persona scomparsa più seguito dai media nella storia moderna. Madeleine Beth McCann, una bambina britannica di appena tre anni, sparì nel nulla dal suo letto nell’appartamento di un resort turistico mentre i genitori cenavano a pochi metri di distanza. La sua scomparsa avrebbe generato diciotto anni di indagini internazionali, teorie complottiste e una copertura mediatica senza precedenti.

Madeleine, nata il 12 maggio 2003 a Leicester, si trovava in vacanza con la famiglia presso l’Ocean Club di Praia da Luz, nel sud del Portogallo. I genitori, Kate e Gerry McCann, entrambi medici, avevano organizzato una settimana di relax insieme ai figli: oltre a Madeleine, c’erano i gemelli Sean e Amelie, di due anni. La famiglia alloggiava in un appartamento al piano terra del complesso turistico, una scelta che si sarebbe rivelata fatale per la sicurezza della piccola.

La sera della scomparsa, i coniugi McCann si erano recati al ristorante Tapas del resort insieme ad altre tre coppie di amici, tutti accompagnati dai rispettivi figli. Il locale distava circa 55 metri dall’appartamento dove dormivano i bambini McCann. Gli adulti avevano stabilito un sistema di controlli a turno per verificare periodicamente che i piccoli stessero bene, considerando la breve distanza una garanzia di sicurezza sufficiente. Questo comportamento sarebbe successivamente diventato oggetto di aspre critiche e controversie.

Intorno alle 22:00, quando fu il turno di Kate McCann di andare a controllare i bambini, la donna fece la drammatica scoperta: il lettino di Madeleine era vuoto. La finestra della cameretta era aperta e la bambina era scomparsa senza lasciare tracce. L’allarme fu dato immediatamente e nelle ore successive centinaia di volontari, insieme alle forze dell’ordine portoghesi, perlustrarono la zona circostante senza successo. Il 9 maggio 2007, l’Interpol diffuse un allarme mondiale per la ricerca della bambina.

Le indagini iniziali della Polícia Judiciária portoghese si concentrarono sull’ipotesi del rapimento, ma ben presto emersero elementi contraddittori che complicarono il quadro investigativo. Due cani addestrati per rilevare odori di cadavere segnalarono la presenza di tracce sospette sia nell’appartamento dei McCann che nella loro auto a noleggio. Questi elementi portarono gli investigatori a considerare la possibilità che Madeleine fosse morta accidentalmente nell’appartamento e che i genitori avessero occultato il corpo.

Il primo sospettato ufficiale fu Robert Murat, un residente locale che si era mostrato particolarmente collaborativo durante le prime fasi delle ricerche. Murat venne dichiarato arguido (sospettato) il 15 maggio 2007, ma le prove a suo carico si rivelarono insufficienti. Il 7 settembre dello stesso anno, anche Kate e Gerry McCann ricevettero lo status di sospettati, un’accusa che sconvolse l’opinione pubblica internazionale e scatenò una feroce battaglia mediatica.

La copertura giornalistica del caso raggiunse livelli di intensità mai visti prima per una scomparsa. I tabloid britannici alimentarono speculazioni e teorie, spesso senza fondamento, mentre i media portoghesi criticarono apertamente la condotta delle forze dell’ordine locali. La pressione mediatica divenne tale che nel marzo 2008 il Daily Express e il Daily Star furono costretti a pubblicare scuse in prima pagina e a pagare ai McCann un risarcimento di 550.000 sterline per diffamazione.

Il 21 luglio 2008, il procuratore generale portoghese chiuse ufficialmente il caso per mancanza di prove, scagionando tutti i sospettati. Tuttavia, le indagini non si fermarono completamente. Nel 2011, Scotland Yard lanciò la propria inchiesta denominata Operation Grange, che avrebbe portato a nuovi sviluppi negli anni successivi. I genitori di Madeleine, nel frattempo, istituirono il Madeleine’s Fund per finanziare investigatori privati e mantenere viva l’attenzione sul caso.

La svolta più significativa arrivò nel giugno 2020, quando le autorità tedesche annunciarono di aver identificato un nuovo sospettato: Christian Brueckner, un cittadino tedesco di 43 anni con precedenti per reati sessuali. L’uomo aveva vissuto in Portogallo proprio nella regione dell’Algarve tra il 1995 e il 2007, lavorando saltuariamente presso l’Ocean Club. Brueckner era già detenuto in Germania per lo stupro di una turista americana di 72 anni commesso in Portogallo nel 2005.

Secondi gli investigatori tedeschi, Brueckner avrebbe confessato a un compagno di cella di aver rapito una bambina, vantandosi della sua capacità di introdursi nelle camere dell’Ocean Club per commettere furti. I tabulati telefonici mostrarono inoltre che l’uomo vendette un’automobile subito dopo la scomparsa di Madeleine, un dettaglio che insospettì ulteriormente gli inquirenti. La procura tedesca dichiarò di ritenere che la bambina fosse morta poco dopo il rapimento.

Il 3 giugno 2025, diciotto anni dopo la scomparsa, sono riprese le ricerche attive nel territorio portoghese. Gli agenti tedeschi, in collaborazione con la polizia locale, hanno ottenuto il permesso di perlustrare 21 terreni privati nella zona compresa tra l’Ocean Club e l’ex abitazione di Brueckner. Le operazioni si concentrano su pozzi, cisterne d’acqua e ruderi in un’area di 42 chilometri quadrati, sotto la supervisione della procura tedesca.

Parallelamente alle indagini ufficiali, il caso ha generato numerose false piste e affermazioni infondate. Nel 2023, una giovane polacca di nome Julia Wandelt sostenne pubblicamente di essere Madeleine McCann, pubblicando presunti test del DNA sui social media. Le sue affermazioni furono rapidamente smentite da analisi genetiche che confermarono la sua origine completamente polacca, ma l’episodio dimostrò come il caso continui ad attirare l’attenzione di persone in cerca di notorietà.

La riapertura delle ricerche nel 2025 rappresenta quello che gli investigatori definiscono “l’ultima occasione” per trovare prove concrete contro Brueckner, che dovrebbe essere rilasciato dal carcere tedesco a settembre dopo aver scontato la sua condanna. La mancanza di elementi probatori specifici sulla scomparsa di Madeleine potrebbe infatti portare alla liberazione dell’uomo, vanificando anni di indagini. Le autorità mantengono il massimo riserbo sulle motivazioni che hanno portato alla ripresa delle operazioni di ricerca, limitandosi a confermare che si tratta di una “soffiata” ricevuta da un testimone.

Il caso Madeleine McCann ha profondamente segnato la piccola comunità di Praia da Luz, trasformando questa tranquilla località turistica in un simbolo di tragedia internazionale. Molti residenti, soprattutto gli espatriati britannici, hanno espresso fastidio per la continua attenzione mediatica, lamentando un impatto negativo sul turismo locale. Tuttavia, la determinazione dei genitori di Madeleine nel non abbandonare mai la speranza di ritrovare la figlia ha mantenuto il caso sotto i riflettori internazionali, rendendolo uno dei misteri irrisolti più famosi del ventunesimo secolo.