Turbolenza su volo Berlino-Milano, atterraggio d’emergenza: 9 feriti lievi

Un volo Ryanair da Berlino a Milano ha effettuato un atterraggio di emergenza in Baviera dopo violente turbolenze causate da una supercella temporalesca, con nove feriti lievi e tre ricoveri ospedalieri.
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Un volo di linea Ryanair diretto da Berlino a Milano Malpensa ha vissuto momenti di autentico terrore nella serata di mercoledì 4 giugno, quando una violenta supercella temporalesca ha investito l’aeromobile provocando turbolenze di intensità straordinaria che hanno causato il ferimento di nove persone a bordo e costretto il comandante a effettuare un atterraggio di emergenza presso l’aeroporto di Memmingen, in Baviera.

Il volo FR8, partito regolarmente da Berlino alle 19:00 con destinazione Milano Malpensa, trasportava 179 passeggeri e sei membri dell’equipaggio quando, intorno alle 20:25, si è trovato ad attraversare una zona della Germania meridionale interessata da condizioni meteorologiche estremamente severe. La supercella temporalesca, fenomeno atmosferico caratterizzato da correnti ascendenti particolarmente violente e scariche elettriche intense, ha generato turbolenze di tale violenza da sbalzare letteralmente alcuni passeggeri dai propri sedili, provocando ferite lacero-contuse agli arti e alla testa, oltre a problemi alla schiena causati dal violento movimento dell’aeromobile.

Il comandante del volo, riconoscendo immediatamente la gravità della situazione e la presenza di feriti a bordo, ha lanciato l’allarme alla torre di controllo richiedendo un atterraggio di emergenza. La destinazione inizialmente prevista era l’aeroporto di Monaco di Baviera, ma le condizioni meteorologiche proibitive in quella zona hanno reso impossibile un atterraggio sicuro, costringendo il pilota a dirottare il volo verso l’aeroporto di Memmingen, situato nell’Alta Algovia bavarese, considerato più accessibile nonostante il maltempo imperversante.

I controllori di volo hanno immediatamente autorizzato la procedura di emergenza e l’aeromobile è riuscito a posarsi in pista alle 20:44, appena diciannove minuti dopo l’inizio dell’emergenza, sotto lo stretto coordinamento delle autorità aeroportuali e dei soccorsi sanitari già allertati e pronti a intervenire. La manovra di atterraggio si è svolta senza ulteriori complicazioni, permettendo di evitare rischi ben più gravi per i 185 occupanti del velivolo e garantendo un rapido supporto medico alle persone coinvolte nell’incidente.

Tra i nove feriti, otto erano passeggeri e uno apparteneva all’equipaggio di cabina, con il più giovane delle vittime rappresentato da un bambino di soli due anni che ha riportato diverse contusioni durante la violenta turbolenza. Fortunatamente, dopo i controlli medici effettuati dal personale sanitario accorso sul posto, nessuno dei feriti è risultato in condizioni gravi, sebbene tre persone abbiano dovuto essere trasportate presso l’ospedale di Memmingen per ulteriori accertamenti e cure specialistiche.

I tre ricoverati comprendevano una donna di 59 anni che ha lamentato forti dolori alla schiena, probabilmente causati dal colpo di frusta subito durante le turbolenze, un’altra passeggera che ha riportato una lacerazione alla testa necessitante di punti di sutura, e il bambino di due anni che, oltre alle contusioni già menzionate, necessitava di un controllo pediatrico approfondito per escludere eventuali traumi interni. Gli altri sei feriti sono stati sottoposti a cure ambulatoriali direttamente presso l’aeroporto e dimessi dopo aver ricevuto le medicazioni necessarie.

A scopo precauzionale, tutto il personale medico presente ha visitato ciascuno dei 179 passeggeri per verificare eventuali lesioni non immediatamente evidenti, considerando che la violenza delle turbolenze aveva creato una situazione di panico generale a bordo dell’aeromobile. Un passeggero, intervistato dal quotidiano tedesco Bild, ha dichiarato di non aver mai provato una paura simile durante un volo, affermando di aver pensato che l’aereo si sarebbe schiantato o ribaltato durante i momenti più critici dell’evento.

Le autorità dell’aviazione della Baviera meridionale, dopo aver valutato le condizioni dell’aeromobile e le persistenti condizioni meteorologiche avverse, hanno deciso di non autorizzare immediatamente un volo di collegamento per permettere ai passeggeri di raggiungere Milano. La compagnia aerea irlandese ha quindi dovuto organizzare un trasporto alternativo via terra, mettendo a disposizione autobus per il viaggio di circa 380 chilometri che separano Memmingen da Milano, un percorso che ha richiesto approssimativamente quattro ore di viaggio.

Ryanair ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui ha confermato che il volo FR8 è stato deviato su Memmingen a seguito delle turbolenze incontrate, precisando che il comandante ha richiesto assistenza medica e che l’aereo è atterrato regolarmente seguendo tutte le procedure di sicurezza. La compagnia ha inoltre comunicato di aver organizzato non solo il trasporto alternativo via autobus nella notte stessa dell’incidente, ma anche un volo sostitutivo per la mattina seguente, scusandosi sinceramente con i passeggeri coinvolti per il disagio causato dalla deviazione.

L’incidente si è verificato in un contesto meteorologico particolarmente critico per la Germania meridionale, dove il servizio meteorologico nazionale tedesco aveva diramato specifici avvisi per il rischio di tempeste, forti venti e grandinate. La Baviera era stata colpita durante tutta la giornata del 4 giugno da condizioni meteorologiche estreme, con piogge torrenziali e nubifragi che avevano causato allagamenti in diverse città, tra cui Ulm nel Baden-Württemberg, dove numerose abitazioni erano state rese inagibili dalle inondazioni.

L’episodio sottolinea l’importanza delle procedure di sicurezza aeronautica e della preparazione dei piloti nel gestire situazioni di emergenza meteorologica, dimostrando come la professionalità dell’equipaggio e l’efficienza dei sistemi di controllo del traffico aereo possano prevenire conseguenze ben più gravi quando gli aeromobili si trovano ad affrontare fenomeni atmosferici di particolare intensità come le supercelle temporalesche che caratterizzano sempre più frequentemente i cieli europei durante la stagione primaverile ed estiva.