La casa d’aste Sotheby’s si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia della moda di lusso con la vendita del prototipo originale della borsa Birkin di Hermès, quello stesso esemplare che fu creato nel 1984 esclusivamente per l’attrice e cantante Jane Birkin
L’iconica borsa, protagonista assoluta dell’asta “Fashion Icons” che si terrà a Parigi il 10 luglio 2025, rappresenta non soltanto un pezzo unico nella storia degli accessori di lusso, ma anche il punto di partenza di quello che sarebbe diventato uno dei simboli più riconoscibili del prestigio mondiale. La Birkin originale, realizzata in pelle nera con cuciture a sella e hardware in ottone dorato, porta ancora oggi le iniziali “J.B.” incise sulla patta anteriore e conserva il tagliaunghie personale dell’attrice appeso alla tracolla, testimonianza tangibile della sua appartenenza alla defunta icona britannica.
Prima della vendita parigina, l’accessorio che ha ispirato una delle linee di borse più desiderate al mondo sarà esposto al pubblico presso la sede di Sotheby’s a New York dal 6 al 12 giugno, offrendo agli appassionati di moda e ai collezionisti un’opportunità unica di ammirare da vicino questo straordinario pezzo di storia. La decisione di esporre la borsa nelle due principali capitali della moda internazionale sottolinea l’importanza eccezionale di questo lotto, che Morgane Halimi, responsabile globale di borse e moda di Sotheby’s, ha definito “un pezzo unico di storia della moda che è diventato un fenomeno della cultura pop, simbolo del lusso nel modo più raffinato possibile”.
La genesi di questa borsa leggendaria affonda le radici in un incontro fortuito avvenuto nel 1984 durante un volo Air France da Parigi a Londra, quando Jane Birkin si trovò seduta accanto a Jean-Louis Dumas, all’epoca amministratore delegato di Hermès. L’episodio che diede vita alla creazione della Birkin è ormai entrato nella leggenda della moda: l’attrice britannica, nel tentativo di sistemare i propri effetti personali nel compartimento superiore dell’aereo, vide rovesciarsi il contenuto della sua borsa di vimini, spargendo fogli, appunti e oggetti vari ai piedi di Dumas. Durante la conversazione che seguì, Birkin espresse la sua frustrazione per l’impossibilità di trovare una borsa sufficientemente capiente per le sue esigenze di giovane madre lavoratrice, che doveva trasportare quotidianamente biberon, copioni e una miriade di documenti.
La risposta di Dumas fu immediata e visionaria: prese un sacchetto per il mal d’aria e chiese all’attrice di abbozzare le caratteristiche della borsa ideale che aveva in mente. Da quel semplice schizzo nacque il progetto di quella che sarebbe diventata la Birkin, una borsa tote spaziosa e funzionale che combinava l’eleganza del savoir-faire francese con la praticità richiesta da una vita moderna e dinamica. Il prototipo venne consegnato personalmente a Jane Birkin l’anno seguente, dando il via a una collaborazione che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo degli accessori di lusso.
Il prototipo originale si distingue dalle Birkin commerciali prodotte successivamente per sette caratteristiche uniche che non sono mai state replicate insieme in nessun altro modello. Tra questi elementi distintivi figurano le dimensioni ibride che combinano la larghezza e l’altezza di una Birkin 35 con la profondità di una Birkin 40, gli anelli metallici chiusi simili al modello HAC (Haut à Courroies), una tracolla non rimovibile, piedini inferiori più piccoli e una cerniera interna prodotta dalla compagnia “Éclair” prima dell’accordo con Riri. L’hardware in ottone dorato, successivamente sostituito con placcatura dorata nei modelli commerciali, conferisce a questo esemplare un carattere autentico e irripetibile.
La borsa conserva ancora oggi i segni del suo utilizzo quotidiano da parte di Jane Birkin, che la portò regolarmente per quasi un decennio, personalizzandola con adesivi di organizzazioni umanitarie come Médecins du Monde e UNICEF, trasformando l’accessorio di lusso in un potente simbolo del suo attivismo sociale. Nel 1994, l’attrice decise di donarla a un’asta di beneficenza a favore dell’Association Solidarité Sida, una delle principali organizzazioni francesi per la lotta contro l’AIDS. La borsa fu successivamente venduta all’asta presso Poulain Le Fur nel maggio 2000 e da allora è rimasta in mani private.
L’attuale proprietaria, identificata come Catherine B., collezionista parigina ed esperta di vintage Hermès, ha acquistato la borsa nel 2000 per una cifra che, seppur non rivelata, superava ampiamente le sei cifre. Per oltre due decenni, la collezionista ha rifiutato numerose offerte da parte di altri collezionisti e celebrità, inclusa la cantante Rihanna, prima di decidere di affidarla nuovamente al mercato dell’arte. La decisione di mettere all’asta questo pezzo unico rappresenta un’opportunità straordinaria per il mondo del collezionismo, considerando che si tratta della prima volta in quasi 25 anni che la Birkin originale torna disponibile per l’acquisizione.
Sotheby’s non ha ancora rivelato pubblicamente la stima del prezzo di vendita, comunicando che le valutazioni verranno fornite privatamente ai potenziali offerenti su richiesta. Gli esperti del settore prevedono che la borsa possa stabilire nuovi record, considerando il valore simbolico e storico dell’oggetto, oltre alla crescente domanda per i pezzi iconici del vintage di lusso. Le aste precedenti di Sotheby’s hanno già registrato prezzi record per le borse Birkin, con alcuni esemplari particolarmente rari che hanno raggiunto cifre superiori ai 300.000 dollari.
L’asta “Fashion Icons” includerà, oltre alla Birkin originale, altri pezzi iconici provenienti dalle collezioni di stilisti leggendari come Christian Dior, John Galliano, Thierry Mugler e Alexander McQueen. Le offerte online apriranno il 26 giugno e si concluderanno il 10 luglio, ultimo giorno della settimana dell’Alta Moda parigina, creando un ponte simbolico tra il passato glorioso della moda e il futuro del collezionismo. La scelta di Sotheby’s di programmare la vendita durante questo periodo strategico sottolinea l’importanza dell’evento per l’intera industria della moda di lusso.
Quarant’anni dopo la sua creazione, la Birkin di Hermès continua a rappresentare l’apice dell’artigianato francese e del desiderio esclusivo, con liste d’attesa che possono superare i due anni e prezzi che partono da diverse migliaia di euro per i modelli base fino a raggiungere centinaia di migliaia per le versioni più lussuose. La vendita della Birkin originale non rappresenta soltanto un evento commerciale, ma un momento di celebrazione dell’eredità di Jane Birkin e della sua influenza duratura sul mondo della moda, confermando come un semplice incontro casuale possa dare vita a icone destinate a attraversare le generazioni.