L’Europa si prepara ad affrontare una delle ondate di calore più intense degli ultimi anni, con l’anticiclone africano che già da lunedì 23 giugno 2025 assumerà il controllo totale delle condizioni meteorologiche continentali. La configurazione atmosferica che si sta delineando presenta caratteristiche eccezionali, con anomalie termiche che raggiungeranno scarti di +10-12°C rispetto alle medie climatiche a 1500 metri di quota su vaste aree dell’Europa centro-occidentale.
La vastissima area di alta pressione subtropicale che si estenderà dall’Africa settentrionale fino alla Scandinavia creerà quella che i meteorologi definiscono una “configurazione di blocco”, impedendo alle perturbazioni atlantiche di seguire le loro traiettorie usuali. Questo fenomeno, tecnicamente denominato “anticiclone di blocco”, avrà la proprietà di interrompere completamente il flusso zonale delle correnti occidentali, costringendo le masse d’aria umida atlantica a deviare ai margini del “muro” anticiclonico.
La struttura barica assumerà la tipica forma “ad omega”, con l’alta pressione estesa su tutto il continente europeo e centrata sui settori settentrionali, mentre due aree depressionarie si posizioneranno ai lati della cupola anticiclonica. Questa configurazione garantirà una stabilità atmosferica estrema, con assenza totale di precipitazioni significative e un accumulo progressivo di calore negli strati bassi dell’atmosfera.
L’aspetto più preoccupante di questa ondata di calore riguarda l’entità delle anomalie termiche previste, che raggiungeranno valori record su buona parte dell’Europa. Le temperature a 1500 metri di quota, parametro fondamentale per valutare l’intensità delle masse d’aria in transito, registreranno scarti di +10-12°C rispetto alle medie climatiche del periodo, con i valori più estremi concentrati su Regno Unito, Francia e Germania.
Le anomalie termiche europee evidenziano le zone maggiormente interessate dal caldo anomalo, con la Francia che potrebbe sperimentare temperature fino a 37°C nelle regioni meridionali. La Spagna e il Portogallo, già colpiti da ondate di calore eccezionali nelle settimane precedenti con punte di 40°C, vedranno un ulteriore intensificarsi delle condizioni termiche estreme.

Anche la Germania, tradizionalmente più temperata durante il periodo estivo, registrerà temperature record con anomalie positive che potrebbero superare i 10°C rispetto alle medie storiche. Le stazioni meteorologiche tedesche hanno già segnalato nelle scorse settimane notti tropicali con minime di 22,5°C a Gevelsberg e 21,8°C a Waldems, valori mai registrati prima per il mese di giugno.
L’Italia si troverà nel cuore di questa eccezionale ondata di calore, con temperature che raggiungeranno picchi estremi su tutto il territorio nazionale. Le pianure del Nord vedranno massime fino a 34°C, mentre le regioni centrali supereranno stabilmente i 35°C. Il Sud e le Isole Maggiori sperimenteranno le condizioni più critiche, con temperature che potrebbero avvicinarsi ai 40°C, in particolare in Puglia, Sicilia e Sardegna.
Le regioni meridionali che presentano il rischio maggiore di temperature estreme includono la Sardegna, dove le zone interne tra Oristano e l’Ogliastra potrebbero superare i 38-40°C, e la Puglia, con il Tavoliere e l’entroterra barese che si preparano a una sequenza prolungata di giornate bollenti con valori compresi tra 36 e 39°C. Anche la Basilicata, tra la Val d’Agri e la zona del Materano, registrerà massime di 37-38°C.

L’aspetto più insidioso di questa ondata di calore sarà rappresentato dall’afa, causata dall’aria calda africana che si caricherà di umidità attraversando il Mediterraneo. Questo fenomeno renderà la percezione del caldo ancora più opprimente, con notti tropicali che interesseranno gran parte del territorio nazionale.
Gli esperti meteorologi evidenziano come questa ondata di calore presenti similitudini preoccupanti con l’estate del 2003, quando l’Europa fu colpita da una delle ondate di calore più devastanti della storia moderna. In quell’occasione, già il mese di giugno segnò l’inizio di una stagione estiva eccezionale, con temperature che superarono i 35°C sulle pianure del Nord e raggiunsero valori prossimi ai 40°C nelle zone interne della Sardegna.
Le proiezioni climatiche internazionali, elaborate dai principali centri di ricerca inclusi ECMWF, NOAA e Copernicus, mostrano un consenso elevato riguardo l’instaurarsi di condizioni termiche eccezionalmente sopra la norma. Le anomalie previste per il giugno 2025 potrebbero attestarsi tra +0,5°C e +3°C su buona parte della penisola italiana, con particolare intensità nelle regioni del Centro-Sud.
La configurazione atmosferica prevista si caratterizzerà per una durata eccezionale, con l’anticiclone africano destinato a mantenersi saldo sul territorio europeo almeno fino alla fine di giugno 2025. La persistenza di questo “blocco anticiclonico” impedirà qualsiasi break temporalesco significativo, relegando eventuali fenomeni di instabilità a episodi isolati e di breve durata.
Le previsioni a lungo termine indicano che solo l’avvio del mese di luglio potrebbe portare una modifica della circolazione atmosferica, con il possibile indebolimento dell’alta pressione subtropicale e il ritorno di condizioni più variabili. Fino ad allora, l’Europa centro-occidentale rimarrà sotto il dominio incontrastato dell’anticiclone africano, con temperature sistematicamente superiori alle medie del periodo.