Una violenta perturbazione ha investito nelle ultime ore l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, dove precipitazioni intense e raffiche di vento hanno determinato disagi al traffico aereo. La Società Gestione Aeroporto Palermo (Gesap) ha confermato che la perturbazione, nella sua fase più acuta, ha ridotto drasticamente la visibilità e sollevato correnti d’aria in grado di compromettere le procedure di avvicinamento, inducendo i piloti a sospendere gli atterraggi fino al miglioramento delle condizioni meteorologiche.
Tre aeromobili in fase di discesa verso Punta Raisi sono stati costretti a cambiare rotta verso scali alternativi per ragioni di sicurezza: il volo Parigi Orly–Palermo è stato indirizzato su Malta, il collegamento Fiumicino–Palermo dirottato su Trapani Birgi e il Torino–Palermo ha fatto scalo a Lamezia Terme. Lo scalo di Catania Fontanarossa è stato escluso dalle opzioni di emergenza a causa dell’attuale fase eruttiva dell’Etna, il cui aumento di attività vulcanica ha reso inopportuna qualsiasi deviazione verso il capoluogo etneo.
Secondo quanto riferito dai controllori di volo, numerosi velivoli sono rimasti in holding pattern, ossia in attesa di turno per l’atterraggio, fino al graduale esaurirsi della perturbazione che ha interessato la costa settentrionale dell’isola. L’interruzione delle operazioni di routine ha provocato ulteriori ritardi nei decolli programmati nell’intervallo pomeridiano. Nel dettaglio, il volo Ryanair proveniente da Roma Fiumicino, atteso alle 12:50, ha raggiunto la pista di Trapani con oltre mezz’ora di ritardo, mentre l’EasyJet da Milano Malpensa, previsto per le 13:15, si è ritrovato a Lamezia Terme con uno slittamento superiore ai quarantacinque minuti. Il Transavia da Parigi Orly è stato cancellato e ricollocato su Malta, con passeggeri trasferiti su un volo successivo non prima delle prime ore della serata.
Alla ripresa delle operazioni, Gesap ha attivato il piano di emergenza di terra per agevolare il deflusso dei passeggeri in arrivo sui tre scali alternativi e ha predisposto unità di assistenza per la redistribuzione dei viaggiatori verso i bus navetta disponibili tra Trapani, Lamezia e Palermo. Le squadre di terra hanno provveduto anche alla rapida ispezione delle piste e delle aree di circolazione, verificando l’assenza di danni strutturali causati dalle forti raffiche.
Il bollettino dell’Osservatorio Etneo ha registrato da ieri sera un incremento del tremore vulcanico al Cratere di Sud-Est, con emissione di cenere e materiale lapideo, e ha innalzato il livello VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation) al rosso, pur segnalando che al momento l’operatività di Fontanarossa non risulta compromessa. Tale scenario ha reso impraticabile qualsiasi deviazione verso lo scalo catanese.
Secondo le previsioni meteorologiche dell’Aeronautica Militare e dei principali siti specializzati, la perturbazione dovrebbe attenuarsi nelle prossime ore, pur lasciando residui rovesci e venti sostenuti fino al tardo pomeriggio, con temperature in lieve calo e nuvolosità diffusa su buona parte della Sicilia settentrionale.
I voli in partenza da Palermo hanno subito cancellazioni e spostamenti degli slot di decollo, con passeggeri informati via SMS dalle compagnie aeree: alcuni voli EasyJet e Ryanair verso le destinazioni di Fiumicino e Malpensa sono stati riprogrammati nelle fasce serali, mentre Ita Airways e Transavia hanno adottato misure analoghe per garantire i collegamenti nazionali e internazionali.
Nonostante il ritorno graduale alla normalità, la Protezione civile regionale mantiene alta l’attenzione sulla situazione meteo e vulcanica, assicurando che eventuali nuove criticità saranno prontamente comunicate alle autorità aeroportuali e alle compagnie di volo per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale.
