La parte conclusiva del mese di giugno si presenterà caratterizzata da condizioni meteorologiche eccezionalmente stabili e roventi, con l’anticiclone africano che estenderà la propria influenza fino alle regioni settentrionali d’Italia, spingendo le temperature verso punte prossime ai 40°C sulla Pianura Padana e oltre i 38-40°C sulle coste tirreniche, mentre in Sardegna non si esclude alcun exploit termico fino a 42°C. L’origine di questo brusco rialzo termico risiede nelle masse d’aria subtropicali in partenza dal cuore del Deserto del Sahara, in particolare dalle aree interne di Marocco, Algeria e Tunisia, dove nei prossimi giorni si registreranno valori fino a 46-48°C e dove predomina un clima classificato come subtropicale, tipico della fascia di latitudine compresa tra il Tropico del Cancro e i 37° di latitudine Nord.

Gli ultimi aggiornamenti elaborati dai principali centri di calcolo meteo europei, incluso l’ECMWF, delineano a partire dal 28 giugno una pulsazione stabile dell’alta pressione africana che determinerà un blocco atmosferico ad “Omega”, favorendo condizioni di cielo sereno e assenza quasi totale di precipitazioni su gran parte del Paese con temperature al di sopra delle medie stagionali anche di oltre 8°C.
Le pianure del Nord subiranno gli effetti più marcati della canicola in quanto la morfologia territoriale tende a favorire il ristagno delle masse d’aria calda, con valori massimi che potranno attestarsi stabilmente tra 35 e 38°C nelle aree metropolitane come Milano, Torino, Bologna e Verona, mentre in località più interne non si escludono picchi di 40°C.

Sulle regioni tirreniche, la ventilazione costiera risulterà meno efficace nel mitigare il caldo subtropicale a causa dell’intenso campo di alta pressione, provocando temperature pomeridiane diffusamente superiori ai 38°C, fattore che aumenterà la percezione di afa soprattutto nelle grandi città come Roma, Firenze e Napoli.
Nel complesso sistema barico evidenziato dai modelli, nonostante restino margini di incertezza su possibili infiltrazioni atlantiche tra il 29 e il 30 giugno, la prevalenza resta saldamente in mano al promontorio di origine sahariana che garantirà giornate di sole pieno e temperature estreme fino al termine del mese senza interruzioni significative. La Sardegna, già interessata da precedenti ondate di calore, potrebbe registrare le massime più elevate d’Italia con valori prossimi a 42°C, condizione favorita dalla bassa escursione termica notturna e dalla bassa umidità relativa nelle ore centrali del giorno.

Pur restando aperta l’ipotesi di temporanei cedimenti nelle alte quote alpine e appenniniche, con possibili brevi rovesci o temporali di calore nelle ore pomeridiane, il quadro generale rimane incentrato su un’estesa fase di alta pressione subtropicale che trasformerà la fine di giugno in un vero banco di prova per le temperature record del 2025. Questo scenario conferma la tendenza di riscaldamento accelerato osservata nelle ultime estati, in cui l’anticiclone africano assume un ruolo sempre più dominante, determinando ondate di calore intense e persistenti su gran parte dell’Europa meridionale.