Ozzy Osbourne, voce storica dei Black Sabbath e figura mitica dell’heavy metal, si è spento all’età di 76 anni. L’annuncio è arrivato dalla sua famiglia, che ha chiesto rispetto e discrezione in un momento di profondo dolore.
Malato da tempo, Osbourne aveva rivelato nel 2020 di essere affetto dal morbo di Parkinson, una diagnosi che aveva commosso milioni di fan in tutto il mondo ma che non aveva spento la sua voglia di salire sul palco. Il suo ultimo concerto risale al 6 luglio scorso a Birmingham, città natale dei Black Sabbath, in quello che ora appare come un simbolico addio alla scena e alla vita, insieme ai compagni di una carriera che ha segnato per sempre la storia della musica. Icona di eccessi, ma anche di straordinaria resilienza, Osbourne ha incarnato l’anima più cruda e viscerale del rock, con una voce inconfondibile e una personalità capace di trasformare ogni caduta in resurrezione.
Dagli anni bui segnati da dipendenze e scandali, alla rinascita personale e artistica anche grazie al supporto della moglie Sharon, Ozzy ha attraversato decenni senza mai smettere di essere il “Principe delle Tenebre” amato da generazioni. Il mondo del rock perde oggi una delle sue ultime leggende viventi, ma la sua eredità rimane incisa nei solchi dei vinili e nei cuori di chi ha gridato con lui contro l’oscurità. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
