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Ozzy Osbourne e i Black Sabbath, il concerto d’addio è leggenda -VIDEO-

La formazione originale dei Black Sabbath si riunisce per l’ultima volta al Villa Park di Birmingham, con Ozzy Osbourne sul trono nero che emoziona 42.000 fan in un addio epico alla storia del metal.

La musica heavy metal ha scritto sabato sera al Villa Park di Birmingham una delle pagine più emozionanti della sua storia. Dopo venti anni di attesa, la formazione originale dei Black Sabbath si è riunita per l’ultima volta, con Ozzy Osbourne, Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward che hanno salutato definitivamente le scene in quello che è stato definito «il concerto del secolo»

“Back to the Beginning” – questo il nome dell’evento voluto da Tom Morello come direttore artistico – ha richiamato oltre 42.000 spettatori nell’iconico stadio della città natale dei Black Sabbath, mentre 5,8 milioni di fan hanno seguito la diretta streaming da tutto il mondo. Lo spettacolo si è configurato come una maratona musicale di dieci ore, con i più grandi nomi del metal mondiale che si sono alternati sul palco per rendere omaggio ai fondatori del genere.

Il momento più atteso è arrivato nelle ore serali, quando Ozzy Osbourne è emerso dal sottopalco seduto su un trono nero decorato con teschi e pipistrelli. Il Principe delle Tenebre, a 76 anni e affetto dal morbo di Parkinson che lo affligge dal 2020, ha commosso i presenti con la sua presenza scenica, nonostante le evidenti difficoltà fisiche che lo costringono a non poter più camminare autonomamente.

«Non avete idea di come mi sento. Grazie dal profondo del mio cuore» ha dichiarato Osbourne al pubblico in delirio, prima di lanciare il suo grido di battaglia: «Che la follia abbia inizio!». La sua voce, secondo i presenti, è risultata ancora potente e riconoscibile, dimostrando che la malattia non ha intaccato le sue capacità vocali.

Il set solista di Ozzy ha incluso cinque brani rappresentativi della sua carriera: “I Don’t Know”, “Mr. Crowley”, “Suicide Solution”, “Mama I’m Coming Home” e “Crazy Train”. Il cantante si è esibito accompagnato da una band che comprendeva il suo storico chitarrista Zakk Wylde, regalando al pubblico interpretazioni cariche di emozione, particolarmente durante “Mama I’m Coming Home”, dove il significato delle parole ha assunto una valenza speciale considerando il ritorno nella città dove tutto ebbe inizio.

Successivamente, per la prima volta dal 2005, i quattro membri originali dei Black Sabbath si sono ritrovati insieme sul palco. La scaletta del gruppo si è concentrata su quattro brani fondamentali della loro discografia: “War Pigs”, con il suo inquietante intro all’organo e il messaggio ancora tremendamente attuale, “N.I.B.” con la sua linea di basso iconica, “Iron Man” e per concludere “Paranoid”, il brano che più di ogni altro rappresenta l’essenza del gruppo.

«Scatenatevi, è l’ultima canzone» ha urlato Ozzy prima dell’esplosivo finale di “Paranoid”, mentre fuochi d’artificio illuminavano il cielo di Birmingham e coriandoli piovevano dal soffitto dello stadio. Al termine dell’esibizione, i quattro musicisti si sono tenuti per mano al centro del palco, salutando una folla in lacrime che ha capito di aver assistito alla fine di un’era.

Il concerto ha rappresentato molto più di un semplice addio. L’evento ha avuto anche uno scopo benefico, con tutti i proventi devoluti a tre organizzazioni di beneficenza: Cure Parkinson’s (particolarmente significativa per le condizioni di Osbourne), Birmingham Children’s Hospital e Acorn Children’s Hospice. Sharon Osbourne, moglie e manager di Ozzy, aveva precedentemente dichiarato che questo show «gli ha dato un motivo per alzarsi la mattina», rappresentando un’occasione di riscatto dopo anni di problemi di salute.

La giornata aveva visto esibirsi sul palco del Villa Park i più grandi nomi del metal mondiale. Metallica, attraverso le parole di James Hetfield, aveva reso omaggio ai Sabbath dichiarando: “Senza i Sabbath non ci sarebbero i Metallica, grazie per averci dato uno scopo nella vita”. Guns N’ Roses avevano proposto quattro cover dei Sabbath, inclusa una versione memorabile di “Sabbath Bloody Sabbath”, mentre Slayer, Pantera, Tool, Alice in Chains e molti altri avevano interpretato classici sia dei Sabbath che del repertorio solista di Osbourne.

Tra i momenti più emozionanti della serata, diverse formazioni di supergruppi hanno visto collaborare artisti come Steven Tyler degli Aerosmith, Tom Morello dei Rage Against the Machine, Ronnie Wood dei Rolling Stones, e molti altri. Un tributo particolare è arrivato da Yungblud, che ha emozionato il pubblico con una versione intensa di “Changes” dei Sabbath, dimostrando come l’influenza della band continui a ispirare anche le nuove generazioni.

Il ritorno di Bill Ward alla batteria ha aggiunto un elemento di particolare significato storico all’evento. Il batterista, 77 anni, non suonava con i Sabbath dal 2005, dopo essere stato escluso dalla reunion del 2012 e dal successivo tour “The End” conclusosi nel 2017 per problemi di salute e divergenze contrattuali. La sua presenza ha completato il cerchio, permettendo alla formazione che aveva rivoluzionato la musica rock alla fine degli anni Sessanta di salutare il pubblico nella sua configurazione originale.

L’atmosfera generale della serata è stata descritta dai presenti come “a metà tra un funerale e un carnevale”, con una predominanza di fan di lungo corso provenienti da tutto il mondo. L’età media del pubblico rifletteva la storia cinquantennale della band, con molti spettatori che seguivano i Black Sabbath dagli anni Settanta. L’evento è stato presentato da Jason Momoa, noto per il suo ruolo in “Aquaman” e grande appassionato di metal, che si è persino tuffato nel mosh pit durante l’esibizione dei Pantera.

I Black Sabbath, formati a Birmingham nel 1968 con il nome originario di “Earth”, sono universalmente riconosciuti come i padri fondatori dell’heavy metal. Il loro sound cupo e pesante, nato dalle strade industriali delle Midlands inglesi, ha influenzato generazioni di musicisti e definito un genere che continua a evolversi ancora oggi. Con oltre 70 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, la band ha lasciato un’eredità musicale inestimabile.

Questo concerto rappresenta la definitiva chiusura di un capitolo fondamentale della storia del rock. A differenza dei precedenti “concerti d’addio” – il primo risaliva al 1992 – questa volta il carattere definitivo dell’evento appare indiscutibile, considerando le condizioni di salute di Osbourne e l’età avanzata di tutti i membri. Tony Iommi, 76 anni, aveva già dichiarato che i tour mondiali erano diventati un peso troppo grande da sostenere, specialmente dopo la sua battaglia contro il linfoma diagnosticato nel 2012.

La serata si è conclusa con un’esplosione di emozioni che ha coinvolto tanto gli artisti quanto il pubblico. Molti spettatori sono stati visti piangere durante le ultime canzoni, consapevoli di assistere a un momento irripetibile. L’evento ha dimostrato quanto l’influenza dei Black Sabbath trascenda le generazioni e i confini musicali, riunendo artisti di epoche diverse in un tributo corale a quello che Tom Morello ha definito “il gruppo che ha dato inizio a tutto”.

Birmingham, la città industriale delle Midlands che ha dato i natali al metal, si è trasformata per una notte nella capitale mondiale del genere. Pub decorati con bandiere viola, murales dedicati ai Sabbath e migliaia di fan in pellegrinaggio hanno creato un’atmosfera unica, paragonabile a quella di una finale di Coppa del Mondo. Il Black Sabbath Bridge, dove la band aveva lasciato le proprie firme qualche giorno prima, è diventato meta di pellegrinaggio per i fan arrivati da ogni angolo del pianeta.

L’eredità dei Black Sabbath continuerà a vivere attraverso le migliaia di band che hanno tratto ispirazione dal loro sound rivoluzionario. Il concerto di Birmingham non è stato solo un addio, ma una celebrazione di cinquant’anni di musica che ha cambiato per sempre il panorama culturale mondiale. Come ha dichiarato Ozzy al termine dello spettacolo: “Il vostro supporto ci ha permesso di vivere una vita incredibile. Grazie dal profondo del cuore. Vi amo”.

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