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La Luna del Cervo 2025 illumina il cielo di luglio: quando c’è, a che ora vederla e perché si chiama così

La Luna del Cervo del 10 luglio 2025 sarà il plenilunio più basso dell’anno e il più distante dal Sole. Prende il nome dalla tradizione dei nativi americani che osservavano la ricrescita delle corna dei cervi in questo periodo.

L’appuntamento con la Luna del Cervo è fissato per giovedì 10 luglio 2025, quando il nostro satellite naturale raggiungerà la sua fase di plenilunio alle 20:37 GMT, corrispondenti alle 22:37 ora italiana.

Questo evento astronomico presenta caratteristiche particolarmente affascinanti che lo rendono uno degli spettacoli celesti più interessanti dell’anno. La Luna del Cervo si distingue infatti per essere non solo uno dei pleniluni più bassi nel cielo di quest’anno, ma anche il più distante dal Sole in tutto il 2025. Il nostro satellite si troverà nella costellazione del Sagittario, brillando sull’orizzonte a Sud-Est, e sarà visibile per tutta la notte con un disco completamente illuminato al 100%.

La peculiarità di questa Luna piena di luglio deriva dal suo comportamento astronomico. Essendo il plenilunio opposto al Sole nel cielo, riflette la posizione della nostra stella: quando il Sole si trova al suo punto più alto durante il solstizio d’estate, la Luna piena si trova al suo punto più basso. Di conseguenza, la Luna del Cervo rifletterà l’arco basso del Sole invernale, sorgendo al crepuscolo nel cielo sudorientale e attraversando il cielo meridionale senza elevarsi troppo sopra l’orizzonte.

La vicinanza della Luna del Cervo all’orizzonte per tutta la notte amplifica le dimensioni e il colore percepiti, facendola apparire più grande del solito. Questo fenomeno, noto come ‘illusione lunare’, è un inganno di percezione del nostro cervello che si verifica quando la Luna si trova bassa sull’orizzonte. Inoltre, la luce lunare dovrà attraversare uno strato d’atmosfera più spesso, conferendo al nostro satellite un affascinante colore arancione.

La Luna del Cervo 2025 non sarà né una Superluna né una Microluna, trovandosi a una distanza di circa 391.745 chilometri dalla Terra. Tuttavia, rappresenta comunque un evento astronomico di grande suggestione, essendo la prima Luna piena dell’estate astronomica nell’emisfero settentrionale. Non sempre accade che sia proprio la fase di piena a luglio ad aggiudicarsi questo titolo, poiché l’inizio della stagione meteorologica, scandito dal solstizio d’estate, può precedere il plenilunio di giugno.

Il momento migliore per ammirarla sarà al tramonto di giovedì 10 luglio alla sera, quando sorgerà sull’orizzonte orientale come un disco arancione. Gli appassionati potranno godere dello spettacolo anche nelle serate immediatamente precedenti e successive, quando il disco lunare apparirà illuminato oltre il 98%. Per chi desidera osservare la Luna del Cervo in condizioni ottimali, si consiglia di allontanarsi dalle luci cittadine per ridurre l’inquinamento luminoso e scegliere una posizione con l’orizzonte libero da ostacoli.

L’origine del nome ‘Luna del Cervo’ affonda le radici nelle antiche tradizioni dei nativi americani, in particolare delle tribù Algonchine. Questo appellativo deriva dall’osservazione che i cervi maschi iniziano a far ricrescere le loro nuove corna proprio durante il mese di luglio, simboleggiando rinnovamento e crescita. Il periodo coincide con il momento in cui i palchi dei cervi raggiungono la loro massima crescita, raggiungendo dimensioni imponenti prima di cadere in autunno o all’inizio dell’inverno.

La Luna piena di luglio è conosciuta anche con numerosi altri nomi nelle diverse culture mondiali. I nativi americani la chiamano anche ‘Luna del Tuono’, poiché luglio è tradizionalmente il mese dei temporali estivi frequenti e intensi. Per i Cherokee era la ‘Luna Muta’, mentre i Tlingit si riferivano ad essa come ‘Luna di Salmone’, periodo in cui i salmoni iniziavano a risalire i fiumi per riprodursi. Gli Algonchini e gli Ojibwe la conoscevano come ‘Luna di Lampone’, mentre per gli Anishinaabe era la ‘Luna di Bacche’.

La tradizione celtica europea chiamava questo plenilunio ‘Luna della Rivendicazione’, mentre nella cultura cinese è nota come ‘Luna del Fantasma’, poiché la tradizione vuole che in questa notte i fantasmi tornino a far visita ai propri cari utilizzando la luna per trovare la strada del ritorno. Nella tradizione Wicca viene chiamata ‘Luna dell’Idromele’. Questi nomi riflettono la profonda connessione tra le diverse culture e i ritmi naturali, utilizzando i pleniluni come calendari per scandire il tempo e orientare le attività agricole e spirituali.

Il cervo, figura centrale di questo plenilunio, riveste un significato simbolico importante in molte tradizioni. Nelle culture dei nativi americani, il cervo rappresenta sensibilità, intuizione e gentilezza. Nella mitologia celtica, il cervo è simbolo di fertilità, crescita spirituale e connessione con il mondo naturale. La Luna del Cervo è quindi considerata un momento propizio per la riflessione interiore, la crescita personale e la connessione con la natura.

La Luna del Cervo presenta anche una caratteristica astronomica unica: sarà la Luna piena più distante dal Sole in tutto il 2025. Questo fenomeno è dovuto al fatto che la Luna si trova in opposizione al Sole, e la particolare configurazione orbitale del 2025 fa sì che questa distanza sia massima proprio durante il plenilunio di luglio. Tale distanza influisce sulla luminosità percepita e sulle dimensioni apparenti del nostro satellite.

L’osservazione della Luna del Cervo non richiede strumentazioni particolari, ma chi possiede binocoli o telescopi potrà apprezzare nei dettagli la superficie lunare. Durante il plenilunio, l’intera faccia visibile dalla Terra è illuminata dal Sole, rendendo visibili tutti i mari lunari, i crateri e le formazioni montuose. Tuttavia, la luce solare ad alta angolazione crea ombre minime e un contrasto inferiore rispetto ad altre fasi lunari, rendendo alcune caratteristiche meno distinte.

La Luna del Cervo rappresenta anche un’occasione privilegiata per l’astrofotografia. La sua posizione bassa sull’orizzonte e il colore arancione che assume quando sorge offrono opportunità fotografiche uniche. Gli appassionati di fotografia astronomica potranno catturare immagini suggestive combinando il paesaggio terrestre con il nostro satellite naturale, creando composizioni di grande impatto visivo.

Questo evento astronomico si inserisce in un anno particolarmente ricco di spettacoli lunari. Il 2025 vedrà infatti due eclissi totali di Luna e diverse Superlune, rendendo l’osservazione del nostro satellite un’attività particolarmente gratificante per gli appassionati di astronomia. La Luna del Cervo inaugura una serie di pleniluni estivi che culmineranno con eventi ancora più spettacolari nei mesi successivi.

La tradizione di assegnare nomi specifici ai pleniluni non ha solo valore culturale, ma rappresenta anche uno strumento di connessione con i ritmi naturali. Ogni Luna piena aveva un significato pratico per le antiche popolazioni, indicando il momento per specifiche attività agricole, di raccolta o rituali. La Luna del Cervo segnava tradizionalmente il periodo di massima crescita e abbondanza estiva, quando la natura raggiunge il suo apice produttivo.

L’evento del 10 luglio 2025 rappresenta quindi non solo un fenomeno astronomico di grande bellezza, ma anche un momento di riflessione sulla nostra connessione con il cosmo e con i ritmi naturali che hanno guidato l’umanità per millenni. La Luna del Cervo ci ricorda che, nonostante i progressi tecnologici, rimaniamo profondamente legati ai cicli celesti che continuano a influenzare la nostra percezione del tempo e dello spazio.

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