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Report Fim, in 6 mesi perso un terzo di auto Stellantis

Stellantis crolla in Italia: -26,9% in sei mesi, prospettive nere per l’automotive e allarme occupazione nei principali stabilimenti nazionali.

La crisi produttiva di Stellantis in Italia si aggrava: nei primi sei mesi del 2025, il gruppo ha visto crollare del 26,9% la produzione complessiva di auto e veicoli commerciali rispetto allo stesso periodo del 2024. A rivelarlo è il report della Fim Cisl, che parla di un quadro “ancora più critico” di quello già difficile registrato lo scorso anno.

I dati parlano chiaro: tra gennaio e giugno sono state prodotte 221.885 unità, di cui solo 123.905 automobili, con una flessione per le sole auto pari al 33,6%. Male anche i furgoni, in calo del 16,3% a quota 97.980. Secondo Ferdinando Uliano, segretario generale Fim, il 2025 potrebbe chiudersi con circa 440.000 veicoli totali prodotti, ben lontano dagli standard pre-pandemia e in costante declino rispetto agli anni passati.

In tutti gli stabilimenti italiani di Stellantis – da Melfi a Cassino, da Mirafiori a Pomigliano – si registra un netto segno negativo, alimentando le preoccupazioni dei sindacati per l’occupazione e il futuro della filiera automotive nazionale. Le cause di questa crisi affondano le radici nella frenata del mercato europeo, nei ritardi della transizione all’elettrico e nella mancanza di nuovi modelli di successo in grado di sostenere i volumi produttivi, mentre le prospettive per la seconda metà dell’anno non sembrano promettere una ripresa significativa.

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