Dalle ore 21 di lunedì 7 luglio alle ore 18 di martedì 8 luglio 2025 il sistema ferroviario italiano si ferma per uno sciopero nazionale di 21 ore che coinvolgerà il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. L’agitazione sindacale, proclamata dalle sigle autonome CUB Trasporti e USB Lavoro Privato, promette di generare significativi disagi per milioni di passeggeri che utilizzano quotidianamente i servizi ferroviari nazionali.
La protesta nasce dalla mancata adesione di queste organizzazioni sindacali al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore ferroviario, sottoscritto invece dai cinque principali sindacati di categoria: Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Ferrovie. Il contratto, che interessa circa 90mila lavoratori, prevede un aumento medio di 230 euro mensili distribuito in tre tranche fino a giugno 2026, oltre a un’una tantum di 1.000 euro per la vacanza contrattuale.
Le motivazioni della protesta si concentrano su questioni fondamentali per la sicurezza e le condizioni lavorative del personale ferroviario. I sindacati proclamanti contestano quello che definiscono un contratto “indegno e offensivo” che non affronta adeguatamente le problematiche dei macchinisti e dei capitreno. Tra le rivendicazioni principali emergono la richiesta di maggiore attenzione alla sicurezza nei cantieri ferroviari, l’adozione di un contratto unico per l’intero comparto e sostanziali miglioramenti delle condizioni di lavoro per il personale di macchina e di bordo.
L’Assemblea Nazionale del Personale di macchina e di bordo ha dichiarato di “rifiutare un contratto che uccide la sicurezza, la salute e lo stipendio” dei lavoratori, portando avanti una vertenza che tocca i principi fondamentali della loro piattaforma rivendicativa. Questa rappresenta la decima azione di sciopero proclamata da queste organizzazioni sindacali, a testimonianza della persistente conflittualità nel settore.
I disagi interesseranno tutti i segmenti del trasporto ferroviario, dalla lunga percorrenza ai treni regionali, includendo anche alcuni collegamenti aeroportuali. Lo sciopero coinvolgerà sia il trasporto passeggeri che quello merci, con possibili ripercussioni anche sui servizi di collegamento con gli aeroporti.
Nonostante l’ampia portata della protesta, saranno garantiti i servizi minimi essenziali previsti dalla normativa vigente. Per il trasporto regionale, le fasce di garanzia sono stabilite dalle ore 6:00 alle ore 9:00 del mattino di martedì 8 luglio. Diversi operatori hanno pubblicato liste specifiche dei treni garantiti: Trenitalia ha reso disponibile l’elenco dei convogli a lunga percorrenza che circoleranno regolarmente, mentre Trenord ha specificato che lunedì 7 luglio circoleranno i treni con partenza entro le ore 21:00 e arrivo entro le ore 22:00.
Per quanto riguarda i collegamenti aeroportuali, particolare attenzione è rivolta al servizio Malpensa Express. In caso di cancellazione dei treni, Trenord ha previsto l’attivazione di autobus sostitutivi senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto, con partenza degli autobus da via Paleocapa 1, e tra Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento S50.
L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione, come specificato dalle aziende di trasporto. I treni che si trovano in viaggio all’inizio dello sciopero arriveranno comunque alla destinazione finale se raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i convogli potranno fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.
I passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono richiedere il rimborso del biglietto secondo modalità differenziate per tipologia di servizio. Per i treni Intercity e Frecce, il rimborso può essere richiesto fino all’ora di partenza del treno prenotato, mentre per i treni regionali la richiesta deve essere presentata entro le ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero. In alternativa, i viaggiatori possono riprogrammare il viaggio a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti.
Questo sciopero si inserisce in un contesto più ampio di tensioni sindacali nel settore dei trasporti, dove diverse organizzazioni di base hanno proclamato negli ultimi mesi varie forme di protesta per rivendicare migliori condizioni contrattuali e di lavoro. La vertenza ferroviaria rappresenta un caso emblematico delle difficoltà nel raggiungere un consenso unanime tra tutte le rappresentanze sindacali, nonostante l’accordo firmato dalla maggioranza delle organizzazioni sia stato approvato dai lavoratori con un referendum che ha registrato il 68% di consensi.
L’impatto economico e sociale di questa agitazione si preannuncia significativo, considerando che lo sciopero coinvolge uno dei momenti di maggiore mobilità dell’anno, con l’inizio delle vacanze estive e gli spostamenti per motivi lavorativi tipici del periodo. La durata prolungata di 21 ore, che attraversa due giorni consecutivi, amplifica ulteriormente le possibili ripercussioni sul sistema della mobilità nazionale, richiedendo ai viaggiatori una pianificazione anticipata e l’utilizzo di canali alternativi di trasporto. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!