Una nuova fase di maltempo si è abbattuta sull’Italia settentrionale, con effetti già evidenti su alcune aree del Piemonte e della Lombardia. La giornata di martedì 8 luglio si preannuncia particolarmente critica sul fronte meteorologico, a causa di un’improvvisa intrusione di aria fresca e instabile in quota, sospinta da un vortice ciclonico attivo sul Nord Europa. Questa dinamica sinottica sta innescando una sequenza di temporali organizzati, anche di forte intensità, che stanno già colpendo le regioni nord-occidentali e che, nelle prossime ore, si estenderanno rapidamente verso Est e Sud, coinvolgendo via via gran parte del Settentrione e dell’Adriatico centrale.
Nel dettaglio, le prime avvisaglie del peggioramento sono giunte nel primo pomeriggio, con potenti celle temporalesche in formazione sul Piemonte orientale e la Lombardia centrale. Nelle Province di Novara, Milano e Bergamo si stanno già stanno sperimentando violenti rovesci accompagnati da grandine, fenomeni che si sono sviluppati in un contesto termico ancora molto instabile e umido nei bassi strati, a conferma del notevole potenziale convettivo attivato in queste ore.
Le proiezioni modellistiche confermano che la fase acuta del maltempo non si esaurirà con queste prime manifestazioni. L’instabilità andrà intensificandosi nel tardo pomeriggio e nelle prime ore serali, quando i temporali si trasferiranno verso l’arco alpino centro-orientale, coinvolgendo le province montane e pedemontane di Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Qui si attende lo sviluppo di supercelle temporalesche particolarmente attive, in grado di generare precipitazioni torrenziali, colpi di vento (downburst) e grandinate con chicchi anche superiori ai 3-4 cm di diametro.

A seguire, le celle più organizzate tenderanno a spostarsi progressivamente verso la pianura veneta e friulana, dove la temperatura al suolo e il contenuto di umidità favoriranno l’alimentazione continua dei fenomeni. Entro la sera, l’aria instabile raggiungerà anche l’Emilia Romagna, regione che rappresenta uno degli snodi più delicati di questo peggioramento: si temono temporali rigeneranti soprattutto lungo la fascia centro-occidentale, in particolare tra il modenese e il bolognese, dove gli accumuli pluviometrici potranno risultare abbondanti in poco tempo.
Nel corso della notte, il fronte temporalesco si sposterà verso la dorsale appenninica e la costa adriatica, coinvolgendo Marche, Abruzzo, Molise e la parte settentrionale della Puglia. Anche qui si manterrà alto il rischio di temporali intensi, con acquazzoni a carattere di nubifragio e locali grandinate, soprattutto sulle aree interne e collinari esposte ai venti di libeccio in quota.
Le autorità regionali e locali, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, stanno monitorando con attenzione l’evolversi della situazione. Numerosi comuni hanno attivato piani di prevenzione per il rischio idrogeologico e allertato la popolazione, in particolare nelle zone storicamente più vulnerabili a frane e allagamenti. Il quadro meteorologico tornerà più stabile da mercoledì, ma solo temporaneamente: una nuova perturbazione potrebbe interessare il Nord Italia già a partire dalla fine del prossimo weekend. L’estate, almeno per ora, sembra voler concedere solo brevi pause tra un’ondata di maltempo e l’altra. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!