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Alessandro Cattelan passa a Mediaset, cosa condurrà? L’ennesimo Late Show

Alessandro Cattelan approda a Mediaset dopo l’esclusione dai palinsesti Rai 2025-2026, pronto a rilanciare il suo late show in seconda serata su Italia 1 o Canale 5.

Alessandro Cattelan ritrova il sorriso dopo la brusca interruzione della collaborazione con la Rai e si prepara a una nuova avventura televisiva che lo riporterà alle origini del suo successo. Secondo quanto rivelato dai principali siti di informazione televisiva, il conduttore piemontese ha trovato rifugio presso Mediaset, dove riprenderà la conduzione del suo iconico late show in seconda serata.

La decisione di Pier Silvio Berlusconi di puntare su Cattelan si inserisce nella più ampia strategia di rinnovamento del Biscione, che ha già portato all’acquisizione di Max Giusti e alle trattative con altri volti noti della televisione italiana. L’operazione Cattelan rappresenta un colpo significativo nella campagna di rafforzamento della scuderia Mediaset, volta ad attrarre nuovo pubblico verso le reti dell’azienda di Cologno Monzese.

Stasera c’è Cattelan, il late show che aveva fatto il suo debutto su Rai 2 nel settembre 2022, non ha mai raggiunto i risultati sperati in termini di ascolti. Nonostante alcuni momenti di gloria, come quando aveva beneficiato del traino di Stasera Tutto è Possibile di Stefano De Martino raggiungendo il 10,9% di share, il programma aveva mostrato tutta la sua fragilità quando era rimasto privo di supporto, crollando al 4,9% nell’ultima puntata andata in onda senza il prezioso traino del game show di De Martino.

Le difficoltà di Cattelan in Rai non si erano limitate al solo late show. Anche Da Grande, il suo esperimento in prima serata, aveva deluso le aspettative fermandosi al 12,5% di share, mentre Da Vicino Nessuno è Normale aveva registrato un modesto 4,8% di media. Questi risultati avevano portato Stefano Coletta, direttore del Coordinamento Generi Rai, a definire Cattelan “un talento complicato per la tv generalista”, sancendo di fatto la fine della sua esperienza nel servizio pubblico.

La Rai aveva progressivamente ridimensionato la presenza di Cattelan nei propri palinsesti, passando dalle tre puntate settimanali della prima stagione del 2022 a una sola serata nella stagione conclusa a maggio 2025. Il costo elevato di produzione del late show, non giustificato dagli ascolti ottenuti, aveva accelerato la decisione dell’azienda pubblica di non rinnovare il contratto al conduttore, che si era così ritrovato escluso dai palinsesti della stagione 2025-2026.

Ora Mediaset si prepara ad accogliere Cattelan con un progetto che riprenderà la formula che lo aveva reso famoso prima su Sky e poi su Rai. Il late show, che manterrà la struttura collaudata degli anni precedenti, troverà collocazione in seconda serata su una delle reti del Biscione, con Italia 1 indicata come destinazione più probabile considerando che le prime serate di Canale 5 si concludono generalmente intorno alle due di notte.

L’accordo tra Cattelan e Mediaset sarebbe stato facilitato dal lavoro della sua agente Marta Donà, nota figura del panorama artistico italiano che ha curato la carriera di artisti del calibro dei Måneskin, Marco Mengoni, Angelina Mango e Olly. Le due parti si erano già “annusate” in precedenza quando il conduttore era stato chiamato a registrare una puntata pilota di un quiz show, opportunità che aveva coinvolto anche altri volti noti come Diletta Leotta, Fabio Rovazzi, Pierpaolo Pretelli e Gabriele Corsi.

Questa operazione di mercato conferma la strategia di Pier Silvio Berlusconi di rinnovare l’immagine di Mediaset attraverso l’acquisizione di talent che possano infastidire la concorrenza e al contempo portare una ventata di freschezza ai palinsesti dell’azienda. La scelta di puntare su Cattelan dimostra la volontà di investire su un conduttore che, nonostante le difficoltà recenti, mantiene un forte appeal sul pubblico giovane e conserva quella capacità di creare empatia e intrattenimento che lo ha reso celebre.

Il format del late show di Cattelan si è sempre caratterizzato per il perfetto connubio tra il brillante conduttore e una formula televisiva che perdura dai tempi di Sky. E Poi C’è Cattelan, andato in onda su Sky Uno dal 2014 al 2020 per 141 puntate, aveva rappresentato un punto di riferimento per l’intrattenimento di qualità, mescolando interviste a personaggi famosi con gag esilaranti e momenti di riflessione. La versione Rai, trasmessa dal 2022 al 2025 per un totale di 90 puntate, aveva mantenuto le stesse caratteristiche pur non riuscendo a conquistare il grande pubblico.

La nuova versione Mediaset del late show promette di non discostarsi molto dai format precedenti, mantenendo quella formula che ha reso riconoscibile lo stile di Cattelan. Il programma dovrebbe proporre le classiche interviste agli ospiti del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport e della cultura, alternate a sketch imprevedibili e momenti di leggerezza che caratterizzano il DNA televisivo del conduttore piemontese.

L’arrivo di Cattelan in Mediaset rappresenta un’opportunità di rilancio per un conduttore che ha sempre dimostrato il suo talento quando collocato nel contesto giusto. La sua esperienza sui social media, dove spopola con il podcast Supernova su YouTube, dimostra come il suo stile continui ad attrarre un pubblico fedele. Ora la sfida sarà quella di trasferire questo successo digitale sul piccolo schermo, in un ambiente che potrebbe rivelarsi più congeniale rispetto alla televisione generalista.

La strategia di Mediaset di puntare su volti provenienti dalla concorrenza non si limita al solo Cattelan. L’azienda di Cologno Monzese ha già chiuso l’operazione Max Giusti, che sarà impegnato in vari progetti tra cui la conduzione di Scherzi a Parte, mentre continua il corteggiamento di figure come Vincenzo Schettini, attualmente in bilico tra la permanenza in Rai e l’approdo al Biscione.

Questa rivoluzione operata da Berlusconi potrebbe riservare altri acquisti e colpi di scena nelle prossime settimane, con l’obiettivo di rinfrescare l’immagine di Mediaset e attrarre nuovo pubblico verso le reti dell’azienda. L’investimento su Cattelan testimonia la volontà di scommettere su conduttori in grado di dialogare con le nuove generazioni, portando linguaggi e format innovativi che possano distinguersi dall’offerta della concorrenza.

Il futuro di Alessandro Cattelan appare ora più roseo dopo mesi di incertezza seguiti all’esclusione dai palinsesti Rai. Il conduttore, che nel frattempo continuerà con i suoi impegni teatrali e radiofonici, potrà finalmente tornare a quello che sa fare meglio: intrattenere il pubblico con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di creare momenti televisivi memorabili. Il late show targato Mediaset rappresenta l’occasione per dimostrare che, nel giusto contesto, il talento di Cattelan può ancora fare la differenza nel panorama televisivo italiano.

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