Il futuro televisivo di Amadeus continua a far discutere il mondo dello spettacolo italiano, con voci sempre più insistenti che parlano di un possibile ritorno del conduttore in Rai dopo l’esperienza non proprio esaltante sul Nove. A rendersi protagonista di questa suggestiva ipotesi è soprattutto Rosario Fiorello, che nelle ultime settimane ha moltiplicato i riferimenti pubblici alla situazione del suo amico fraterno, lasciando intendere un possibile ruolo di pontiere per facilitare il rientro di Amadeus in viale Mazzini.
La vicenda ha assunto contorni sempre più concreti dopo le dichiarazioni di Fiorello durante una delle sue dirette Instagram, dove ha coinvolto proprio Amadeus insieme a Fabrizio Biggio e Gianni Morandi. Lo showman siciliano non ha utilizzato mezzi termini per descrivere la situazione attuale del conduttore: "Amadeus non sta bene al Nove", ha affermato senza giri di parole, aggiungendo immediatamente dopo una rivelazione che ha acceso i riflettori su scenari finora solo ipotizzati.
"Io ho parlato con i dirigenti Rai, non sto scherzando. Caso mai Amadeus… Mi hanno detto ‘Per Amadeus le porte sono sempre aperte’", ha dichiarato Fiorello, rivelando di aver avuto contatti diretti con i vertici dell’azienda pubblica. Le parole dello showman hanno trovato eco anche nelle dichiarazioni di Marcello Ciannamea, direttore intrattenimento Prime Time Rai, che durante una conferenza stampa del Festival di Sanremo 2025 ha confermato: "Le porte della Rai saranno sempre aperte ad Amadeus. Anzi, apertissime".
La situazione di Amadeus sul Nove ha raggiunto una fase critica che rende sempre più plausibile l’ipotesi di un cambiamento. I numeri degli ascolti parlano chiaro: il conduttore non è riuscito a replicare sul canale di Warner Bros. Discovery i successi ottenuti in Rai. Il suo programma di punta “Like a Star” ha chiuso la prima stagione con risultati deludenti, fermandosi intorno al 2,4% di share nella prima puntata per poi scendere ulteriormente nelle settimane successive, toccando il minimo storico del 2,6% con appena 380mila spettatori.
Anche “The Cage – Prendi e Scappa”, il game show dell’access prime time condotto insieme a Giulia Salemi, ha mostrato segnali di difficoltà dopo un esordio apparentemente promettente. Il programma aveva debuttato l’8 giugno con oltre un milione di spettatori e il 5,7% di share, ma questo risultato era stato condizionato dal traino della finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Nelle puntate successive, gli ascolti sono precipitati stabilmente sotto il 3%, con dati che oscillano tra i 450mila e i 565mila spettatori.
La prima stagione di Amadeus sul Nove non ha dunque entusiasmato né il conduttore né i vertici di Discovery, come emerso da diverse fonti del settore. Il contratto quadriennale firmato nel 2024 per circa 10 milioni di euro complessivi prevedeva un programma di access prime time e due di prime time, ma i risultati ottenuti hanno creato una situazione di stallo che potrebbe portare a una revisione degli accordi.
In questo scenario, Fiorello sta giocando un ruolo sempre più determinante. Durante le sue apparizioni radiofoniche ne “La Pennicanza” su Rai Radio2, lo showman ha continuato a lanciare messaggi chiari sulla situazione dell’amico. "Quando finisce, finirà un giorno, non devi andare da un’altra parte. Non devi andare a Mediaset, devi andare in Rai", ha dichiarato durante una delle dirette, mostrando una strategia comunicativa ben precisa.
Il rapporto tra Amadeus e i dirigenti Rai, in particolare con Stefano Coletta, direttore del Prime Time, rimane solido nonostante l’addio del 2024. Fiorello ha confermato questo legame: "Coletta ti ama, è proprio innamorato di te", ha detto rivolgendosi all’amico. La stima reciproca tra il conduttore e i vertici dell’azienda pubblica potrebbe rappresentare un elemento facilitatore per un eventuale ritorno.
Tuttavia, la situazione presenta anche elementi di complessità. Fonti vicine alla Rai hanno fatto sapere che l’azienda pubblica ha adottato una politica più rigorosa sui ritorni, con il principio che "la Rai non è un albergo con le porte girevoli". Questa filosofia è stata implementata per evitare l’instabilità causata dai continui cambi di casacca dei conduttori negli anni passati.
Parallelamente, si sono sviluppate anche ipotesi di un possibile approdo di Amadeus a Mediaset, alimentate dalla sua recente partecipazione come giudice ad “Amici” di Maria De Filippi. L’esperienza nel talent show di Canale 5 aveva fatto ipotizzare una strategia di sondaggio del terreno, ma secondo le ultime indiscrezioni, Cologno Monzese non avrebbe mostrato particolare interesse per il conduttore, preferendo puntare sui propri talenti consolidati.
La questione temporale gioca un ruolo fondamentale in questa vicenda. Fiorello ha già delineato una possibile roadmap per il Festival di Sanremo, che potrebbe influenzare i tempi di un eventuale rientro dell’amico: "Adesso Sanremo è così: Conti il prossimo anno, poi De Martino almeno due anni. Appuntamento a dopo De Martino". Questa timeline suggerirebbe un ritorno di Amadeus alla direzione artistica del Festival non prima del 2028, ma potrebbe aprire spazi per altri progetti in Rai nel frattempo.
L’esperienza di Amadeus sul Nove ha mostrato quanto sia difficile trasferire il successo da una rete all’altra, specialmente quando si tratta di passare da un broadcaster storico come la Rai a un canale che, nonostante i progressi, non ha ancora la stessa penetrazione nel grande pubblico. Il fallimento relativo dei suoi programmi ha dimostrato che nemmeno un nome di grande richiamo può garantire automaticamente il successo su piattaforme diverse.
Alessandro Araimo, amministratore delegato di Warner Bros. Discovery, ha ammesso pubblicamente alcuni errori nella gestione dell’arrivo di Amadeus: "Forse abbiamo avuto un po’ di fretta", ha dichiarato, riconoscendo che il conduttore è stato messo subito alla prova con la conduzione del Suzuki Music Party e la prima puntata di “Chissà chi è” già a settembre 2024, appena un mese dopo l’inizio del contratto.
Le prospettive future rimangono incerte, ma il ruolo di Fiorello come mediatore potrebbe rivelarsi determinante. La sua influenza nel mondo televisivo italiano, combinata con l’amicizia personale con Amadeus e i rapporti consolidati con i dirigenti Rai, lo pone in una posizione privilegiata per facilitare eventuali trattative. L’Espresso ha definito lo showman siciliano come uno dei "pontieri" principali di un possibile rientro in Rai, sottolineando come le sue continue battute e riferimenti alla situazione di Amadeus abbiano un significato strategico preciso.
La situazione attuale vede Amadeus in una fase di riflessione, con la consapevolezza che la sua esperienza sul Nove non ha prodotto i risultati sperati. Il conduttore ha mantenuto un atteggiamento professionale e ironico di fronte alle difficoltà, scherzando sugli ascolti bassi durante le sue apparizioni pubbliche. Tuttavia, l’insistenza di Fiorello e le aperture mostrate dalla Rai potrebbero rappresentare l’inizio di un percorso di avvicinamento che potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi.
Il caso Amadeus rappresenta un esempio significativo delle dinamiche del mercato televisivo italiano contemporaneo, dove i movimenti dei grandi nomi continuano a catalizzare l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. La possibilità di un ritorno in Rai, orchestrato dalla regia di Fiorello, potrebbe segnare un nuovo capitolo nella carriera del conduttore, ma anche un precedente importante per futuri movimenti nel panorama televisivo nazionale.