Il basket italiano perde una delle sue icone più amate: Marco Bonamico si è spento a 68 anni all’ospedale Bellaria di Bologna, dove era ricoverato da alcune settimane. Nato a Genova, il “Marine” – come era soprannominato per il suo carattere combattivo e il fisico possente – ha legato la sua carriera soprattutto alla Virtus Bologna, con cui ha vinto due scudetti (1975/76 e 1983/84) e due Coppe Italia (1984 e 1989). Cresciuto nelle giovanili delle V nere, Bonamico ha saputo interpretare al meglio la mentalità vincente del club, diventando un simbolo non solo in campo ma anche per l’attaccamento ai colori bianconeri, pur vivendo anche una parentesi con la storica rivale, la Fortitudo.
Il suo nome è scolpito anche nella storia della Nazionale italiana: con 151 presenze tra il 1977 e il 1984, ha conquistato due medaglie che hanno fatto sognare l’Italia, l’argento olimpico a Mosca 1980 e l’oro europeo del 1983, momento che consacrò una generazione irripetibile del nostro basket. Bonamico non fu solo un atleta di talento, ma anche un uomo capace di trasmettere valori e passione: una volta ritiratosi, è stato presidente della LegaDue e commentatore tecnico per la Rai, commentando tra l’altro l’argento dell’Italbasket ad Atene 2004 accanto al compianto Franco Lauro.
La Federbasket lo ha ricordato con parole di affetto e stima: “Ha lasciato un ricordo positivo come atleta e come uomo in ogni realtà che lo ha visto protagonista – ha sottolineato il presidente Giovanni Petrucci – a nome di tutta la pallacanestro italiana siamo vicini alla famiglia e partecipiamo al dolore di chi lo ha conosciuto e amato”. Con la scomparsa di Marco Bonamico, il basket italiano perde un protagonista assoluto e un uomo che ha saputo lasciare un segno indelebile dentro e fuori dal campo.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
