Una protesta senza precedenti ha scosso la televisione israeliana quando quattro attivisti del movimento per la coesistenza Standing Together hanno fatto irruzione sul palco durante la trasmissione in diretta del reality show Grande Fratello su Channel 13, gridando slogan contro la guerra a Gaza e l’occupazione dei territori palestinesi. L’episodio, avvenuto la notte del 9 agosto 2025, ha immediatamente catturato l’attenzione internazionale, con le immagini che hanno fatto il giro del mondo in poche ore.
I manifestanti, che indossavano magliette con la scritta in ebraico “Lasciare Gaza”, sono riusciti a eludere la sicurezza nascondendosi tra il pubblico presente negli studi televisivi di Tel Aviv durante la ripresa della quindicesima edizione del reality show israeliano. Al momento prestabilito, i quattro attivisti hanno corso verso il palco, si sono seduti ai piedi dei conduttori Guy Zu-Aretz e Liron Weizman, si sono presi per mano e hanno iniziato a scandire messaggi contro il governo Netanyahu e l’operazione militare in corso nella Striscia.
“La guerra a Gaza deve finire! La guerra ci sta uccidendo tutti!” ha gridato uno degli attivisti mentre le guardie di sicurezza tentavano di allontanarli dal palco. Le dichiarazioni sono proseguite con accuse dirette all’esecutivo israeliano: “Il governo israeliano sta mandando i soldati a morire! Israele sta affamando Gaza! Bambini, donne, anziani e ostaggi! La nazione chiede un cessate il fuoco!” I conduttori del programma, rimasti inizialmente sorpresi dall’irruzione, hanno rapidamente chiesto alla regia di interrompere la trasmissione in diretta mentre la sicurezza faticava a sgomberare i manifestanti dallo studio.
Il blitz non violento è durato circa tre minuti prima che gli operatori della sicurezza riuscissero a portare via gli attivisti, ma l’impatto mediatico è stato immediato e devastante per l’immagine di normalità che il governo israeliano stava tentando di mantenere. Le immagini dell’irruzione sono state immediatamente condivise sui social network e riprese da emittenti internazionali, tra cui Al Jazeera, France 24, Rai News e diverse testate europee e americane, trasformando quella che doveva essere una serata di intrattenimento televisivo in un momento di forte denuncia politica.
Standing Together, il movimento responsabile della protesta, ha rivendicato l’azione attraverso i propri canali social poche ore dopo l’episodio. Fondato nel 2015, il gruppo rappresenta l’unico movimento di massa in Israele che unisce cittadini ebrei e palestinesi nella lotta contro l’occupazione militare dei territori palestinesi, promuovendo la coesistenza, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Il movimento, guidato dai co-direttori Alon Lee Green e Rula Daood, conta oggi migliaia di militanti ed è considerato una delle organizzazioni più attive nel contrasto alle ideologie di estrema destra nel paese.
In un comunicato diffuso dopo l’irruzione, Standing Together ha spiegato le motivazioni della protesta con toni particolarmente duri: “Abbiamo interrotto la diretta del Grande Fratello israeliano per chiedere la fine dell’annientamento di Gaza e l’abbandono degli ostaggi, perché a solo un’ora di macchina dagli studi televisivi i palestinesi vengono bombardati, sfollati e affamati, e gli ostaggi sono stati abbandonati, tutto per il piano di occupazione di Gaza del nostro governo. Non possiamo continuare con la routine in questo momento; non possiamo continuare come al solito. Dobbiamo fermare questa catastrofe!”
Il messaggio del movimento ha sottolineato come “mentre gli ostaggi vengono abbandonati alla morte e i bambini muoiono di fame a solo un’ora di macchina dagli studi del Grande Fratello, i media non dicono alla nazione cosa sta succedendo a Gaza e comunicano ai cittadini che tutto sta andando come al solito“. Questa denuncia ha toccato un nervo scoperto nella società israeliana, dove cresce il dissenso verso la gestione del conflitto da parte del governo Netanyahu e la percezione di una normalizzazione forzata della guerra attraverso i media tradizionali.
L’episodio televisivo si inserisce in un momento di crescente tensione sociale in Israele, dove le proteste contro la guerra stanno assumendo dimensioni sempre più significative. Standing Together, che negli ultimi mesi ha organizzato manifestazioni in tutto il paese nonostante le restrizioni imposte dalle autorità sui diritti di protesta e le libertà civili, ha visto crescere il proprio sostegno popolare parallelamente al prolungarsi del conflitto. Il movimento fa affidamento principalmente su piccole donazioni individuali, mantenendo così la propria indipendenza politica e la capacità di concentrarsi sulla propria agenda pacifista.
La protesta televisiva rappresenta un’escalation nelle tattiche di protesta del movimento, che aveva precedentemente organizzato conferenze di emergenza ebraico-arabe in decine di città israeliane, appeso cartelli con messaggi pacifisti per le strade e coordinato marce contro la guerra che hanno mobilitato migliaia di persone. L’ultima manifestazione significativa, svoltasi a Tel Aviv nel maggio 2025, aveva visto la partecipazione di sopravvissuti dell’attacco del 7 ottobre 2023, familiari di ostaggi e attivisti per i diritti umani uniti nel chiedere la fine delle operazioni militari e il riconoscimento della comune umanità di israeliani e palestinesi.
Il Grande Fratello israeliano, versione locale del formato internazionale Big Brother creato dal produttore John de Mol Jr. nel 1997, rappresenta uno dei programmi di intrattenimento più seguiti del paese. Trasmesso su Channel 13 (precedentemente su Channel 2 fino al 2017), il reality show ha subito negli anni diverse trasformazioni nella conduzione e nella produzione, ma ha sempre mantenuto un forte seguito di pubblico. La scelta degli attivisti di utilizzare proprio questo palcoscenico per la loro protesta appare strategicamente calcolata, considerando l’ampia audience e l’effetto sorpresa che l’irruzione ha generato sia negli spettatori che nei conduttori.
@rtvenoticias Un grupo de activistas interrumpió en directo la emisión del programa Gran Hermano en Israel para manifestarse a favor de la paz en la Franja de Gaza y en contra del plan de ocupación impulsado por Benjamin Netanyahu. La cadena de televisión decidió cortar la transmisión del programa tras la irrupción. #Israel #GranHermano #Palestina #Gaza #protestas #activismo #GH #BigBrother #reality #realityshow#noticia #noticias #news #noticiastiktok ♬ sonido original – RTVE Noticias
Le reazioni all’episodio si sono polarizzate rapidamente nella società israeliana, con i sostenitori del movimento che hanno applaudito il coraggio degli attivisti nel portare il messaggio pacifista in prima serata televisiva, mentre i critici hanno denunciato l’interruzione come un atto di vandalismo mediatico che compromette la libertà di informazione e intrattenimento. Il governo Netanyahu, già sotto pressione per la gestione del conflitto e le crescenti manifestazioni di piazza, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’episodio, ma fonti vicine all’esecutivo hanno fatto sapere che l’incidente sarà oggetto di approfondite verifiche sulla sicurezza negli studi televisivi.
L’episodio del Grande Fratello israeliano si colloca in un contesto più ampio di crescente opposizione internazionale al conflitto a Gaza, con diverse nazioni che stanno valutando il riconoscimento dello Stato palestinese e organizzazioni internazionali che continuano a denunciare la situazione umanitaria nell’enclave. La protesta televisiva ha dimostrato come il dissenso interno stia trovando modalità sempre più creative ed efficaci per raggiungere l’opinione pubblica, aggirando i canali di informazione tradizionali e le restrizioni governative sui diritti di manifestazione che sono state imposte dopo il 7 ottobre 2023.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!