L’addio di Pippo Baudo, avvenuto il 16 agosto all’età di 89 anni, continua a risuonare nel panorama televisivo italiano con una serie di omaggi che testimoniano la grandezza del conduttore siciliano. Tra questi spicca l’annuncio di Gerry Scotti, che ha comunicato la decisione di dedicare un’intera puntata de La Ruota della Fortuna al maestro della televisione italiana. L’iniziativa, che andrà in onda nel corso del mese di settembre, rappresenta uno dei tributi più significativi alla memoria di colui che è stato definito “l’imperatore della TV”.
L’annuncio è emerso durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui Scotti ha dichiarato: “Ho già parlato con i miei autori, a settembre gli dedicheremo un’intera puntata della Ruota della Fortuna. Sarà tutta a tema Pippo Baudo. I baudisti potranno scatenarsi”. La puntata speciale rappresenta un’occasione per celebrare attraverso il format del game show la straordinaria carriera di Baudo, proponendo enigmi, riferimenti e curiosità legate ai programmi che hanno segnato decenni di televisione italiana.
L’omaggio di Scotti nasce da un legame professionale e umano profondo con il conduttore scomparso. Nel corso della stessa intervista, Scotti ha tracciato un ritratto di Baudo caratterizzato da estremo rispetto e ammirazione: “Il più perfezionista, il più preparato… Davanti a uno come lui possiamo solo inchinarci”. Parole che sottolineano non soltanto la grandezza professionale di Baudo, ma anche la sua capacità di ispirare colleghi di generazioni successive.
La scelta di utilizzare La Ruota della Fortuna per questo tributo assume una valenza simbolica particolare, considerando il rapporto che lega Scotti al programma e, indirettamente, a Baudo stesso. Il conduttore di Canale 5 ha rivelato durante l’intervista un episodio significativo della sua carriera, quando Baudo, durante il suo periodo da direttore artistico a Mediaset, lo convinse a rimanere nell’azienda rifiutando altre proposte. “Era in uno dei periodi da lui stesso definiti più tormentati della sua vita, ovvero quando venne per un anno a fare il direttore artistico a Mediaset”, ha raccontato Scotti, descrivendo come quella telefonata abbia influenzato il corso della sua carriera televisiva.
Il ricordo di Scotti si inserisce in un coro di voci del mondo dello spettacolo che hanno espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Baudo. Carlo Conti, presente alla camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie, ha pronunciato parole che sono diventate emblematiche del momento: “Si è spenta la tv. Personalmente si è spento un faro, un punto di riferimento importantissimo”. Anche Fiorello ha reso omaggio al collega siciliano, sottolineando come per i siciliani Baudo rappresentasse “un vanto, un orgoglio”.
La questione dell’eredità di Baudo ha occupato ampio spazio nelle discussioni seguite alla sua scomparsa. Quando a Scotti è stato chiesto se esistesse un vero erede del maestro, la sua risposta è stata netta: “Non c’è. Nessuno tra di noi ha le sue caratteristiche”. Una posizione condivisa da molti colleghi, che hanno evidenziato l’unicità irripetibile della figura di Baudo nel panorama televisivo italiano. Tuttavia, dalle dichiarazioni dell’avvocato Giorgio Assumma, storico legale e amico del conduttore, emerge una rivelazione interessante: secondo Baudo, il suo possibile successore sarebbe Stefano De Martino, “perché ha capito il modo di parlare al popolino”.
La puntata speciale de La Ruota della Fortuna si colloca in un contesto più ampio di commemorazioni che hanno caratterizzato i giorni successivi alla morte di Baudo. La Rai ha dedicato ampio spazio alla sua memoria con speciali televisivi, mentre la camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie ha visto sfilare migliaia di persone, tra cui numerose personalità del mondo dello spettacolo e delle istituzioni. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha definito Baudo “un pezzo dell’anima della storia della televisione italiana”, mentre l’amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi ha sottolineato come “Pippo Baudo era la Rai e la Rai era casa sua”.
La scelta di Scotti di dedicare una puntata del suo programma più popolare a Baudo rappresenta un gesto che va oltre il semplice omaggio professionale. La Ruota della Fortuna, che nelle ultime settimane ha registrato ascolti superiori ai 4 milioni di telespettatori, diventa così il palcoscenico per celebrare una figura che ha attraversato oltre sessant’anni di televisione italiana. Il format del game show permetterà di ripercorrere la carriera di Baudo attraverso riferimenti ai suoi programmi più celebri, da Canzonissima a Domenica In, dalle tredici edizioni del Festival di Sanremo agli innumerevoli varietà che lo hanno visto protagonista.
L’iniziativa di Scotti si inserisce in un panorama televisivo che sta vivendo una fase di trasformazione, dove i grandi maestri del passato lasciano il posto a nuove generazioni di conduttori. La morte di Baudo rappresenta simbolicamente la fine di un’epoca, quella dei pionieri che hanno costruito il linguaggio televisivo italiano. Come ha osservato Carlo Conti, Baudo è stato “uno dei primi e forse il primo” a trasformare il presentatore in conduttore, “in colui che detta i tempi del programma televisivo”.
La puntata speciale andrà in onda in un momento particolare per La Ruota della Fortuna, che dopo il successo dell’edizione celebrativa per i 100 anni dalla nascita di Mike Bongiorno, ha conquistato stabilmente la fascia dell’access prime time di Canale 5. Il programma, che Scotti conduce affiancato da Samira Lui, ha saputo rinnovare il format storico mantenendo gli elementi fondamentali che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. L’omaggio a Baudo rappresenterà quindi un momento di particolare rilevanza nella programmazione del game show, unendo il rispetto per la tradizione televisiva italiana con l’intrattenimento contemporaneo.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!