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Meteo, la tempesta tropicale Fernand si rafforza e fa rotta a Est delle Bermuda

Fernand raggiunge venti di 85 km/h e si dirige verso Nord-Est rimanendo a distanza di sicurezza dalle coste, con possibile evoluzione in uragano prima dell’indebolimento previsto per martedì.

La tempesta tropicale Fernand ha registrato un ulteriore rafforzamento nelle acque aperte dell’Oceano Atlantico settentrionale, mantenendo una traiettoria che la porterà a transitare ad Est delle Bermuda senza rappresentare alcuna minaccia per le aree costiere. Secondo gli ultimi bollettini del National Hurricane Center statunitense diffusi nella serata di domenica 24 agosto, il sistema meteorologico presenta attualmente venti massimi sostenuti di 85 chilometri orari e si trova posizionato a circa 515 chilometri a Est dell’arcipelago delle Bermuda, muovendosi verso Nord-Nordest a una velocità di 20 chilometri orari.

Il centro uragani americano ha confermato che Fernand dovrebbe continuare il suo movimento verso Nord-Est, allontanandosi progressivamente dalle Bermuda e mantenendosi sopra le acque aperte dell’Atlantico subtropicale centrale. La pressione centrale minima del sistema è stata registrata a 1007 millibar, mentre i venti da tempesta tropicale si estendono fino a 95 chilometri dal centro della circolazione. Le previsioni meteorologiche indicano che il fenomeno potrebbe registrare un ulteriore rafforzamento nelle prossime 12-24 ore, beneficiando delle acque oceaniche ancora calde e della presenza di deboli venti in quota che non ostacolano lo sviluppo convettivo.

Gli analisti del National Hurricane Center hanno precisato che Fernand rappresenta la sesta tempesta nominata della stagione ciclonica atlantica 2025, sviluppatasi sulla scia dell’uragano Erin che ha precedentemente interessato le stesse aree oceaniche con caratteristiche di intensità decisamente superiori. La formazione del sistema si è verificata sabato 23 agosto a circa 655 chilometri a Sud-Est delle Bermuda, quando le condizioni ambientali hanno favorito l’organizzazione di un’area di bassa pressione precedentemente monitorata come disturbo tropicale.

Le proiezioni modellistiche elaborate dai meteorologi statunitensi suggeriscono che Fernand potrebbe avvicinarsi alla categoria di uragano entro lunedì 26 agosto, raggiungendo probabilmente venti massimi sostenuti nell’ordine di 95-115 chilometri orari prima di iniziare una fase di indebolimento prevista per martedì 27 agosto. Il declino dell’intensità sarà determinato dall’ingresso del sistema in un ambiente atmosferico caratterizzato da maggiore cisallia verticale del vento e dal transito sopra acque oceaniche progressivamente più fredde, condizioni che tipicamente limitano l’alimentazione energetica dei cicloni tropicali.

La traiettoria prevista per Fernand indica un percorso che manterrà il sistema meteorologico ben distante da qualsiasi massa terrestre, eliminando di fatto ogni possibile impatto diretto sulle popolazioni costiere dell’Atlantico occidentale. Il Centro Nazionale degli Uragani ha confermato che non sono attualmente in vigore allerte o avvisi costieri, sottolineando come il fenomeno si manterrà esclusivamente sopra le acque aperte dell’oceano durante tutto il suo ciclo di vita previsto.

L’evoluzione di Fernand rientra nel quadro di una stagione ciclonica atlantica 2025 caratterizzata da attività superiore alla norma, come previsto dalla National Oceanic and Atmospheric Administration che aveva stimato la formazione di 13-18 tempeste nominate, delle quali 5-9 avrebbero dovuto evolversi in uragani. Le condizioni oceaniche e atmosferiche attualmente presenti nel bacino atlantico, caratterizzate da temperature superficiali del mare superiori alla media stagionale e da configurazioni di pressione favorevoli allo sviluppo ciclonico, continuano a supportare la formazione di nuovi sistemi tropicali.

I meteorologi del servizio aeronautico militare italiano hanno confermato il monitoraggio di Fernand attraverso i sistemi di osservazione satellitare, classificando il fenomeno come tempesta tropicale con venti compresi tra 65 e 85 chilometri orari. Le previsioni a medio termine elaborate dai centri di calcolo internazionali indicano che il sistema dovrebbe trasformarsi in ciclone post-tropicale entro mercoledì 28 agosto, perdendo progressivamente le caratteristiche di ciclone tropicale e integrandosi nella circolazione atmosferica delle medie latitudini.

La presenza di Fernand nell’Atlantico settentrionale si verifica in concomitanza con il monitoraggio di altri disturbi tropicali nella parte orientale del bacino atlantico, testimoniando l’elevato livello di attività ciclonica che caratterizza questa fase della stagione. Il National Hurricane Center continua a seguire un’onda tropicale denominata Invest 99L, localizzata a circa 1.600 chilometri a Est delle isole Sopravento, che presenta una probabilità del 40% di evolversi in depressione tropicale nei prossimi giorni.

Gli impatti indiretti di Fernand potrebbero limitarsi alla generazione di onde di lunga durata che, combinandosi con quelle residue dell’uragano Erin, potrebbero mantenere condizioni di mare mosso lungo parte della costa orientale degli Stati Uniti nel corso della settimana. Le autorità marittime raccomandano particolare attenzione per i bagnanti nelle aree costiere esposte, dove potrebbero persistere correnti di ritorno pericolose e condizioni di surf elevato anche in presenza di condizioni meteorologiche localmente stabili.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!