Dopo la forte scossa di magnitudo 4 che ha colpito nella notte l’area dei Campi Flegrei, è intervenuto il presidente dell’INGV, Fabio Florindo, per fare il punto sulla situazione sismica e geologica in corso. “Dalle due scosse di ieri pomeriggio è partita una sequenza sismica: sono state registrate circa 100 scosse, da ieri fino alle 12 di oggi.
Alcune però sono strutturali e quindi non sono state neanche avvertite dalla popolazione”, ha spiegato Florindo, confermando la natura complessa e stratificata dell’attività tellurica in atto. La causa principale resta il bradisismo, un fenomeno geofisico ben noto nella zona flegrea, che da aprile ha accelerato il ritmo del sollevamento del suolo: “Il livello del terreno continua a salire di circa 1,5 cm al mese. È un processo in atto da oltre 20 anni, ma negli ultimi tempi si registra un sollevamento lento e costante”, ha precisato. La morfologia dell’area ne è la testimonianza visibile, con il terreno che assume una conformazione quasi a cupola, culminando nel punto più alto: il Rione Terra, a Pozzuoli.
La dinamica in corso, pur non rappresentando al momento un segnale immediato di eruzione, impone un monitoraggio continuo e attento, sia per la natura del sottosuolo vulcanico sia per la vulnerabilità dell’area urbana densamente abitata.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!