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Maltempo Val Fontanabuona, verso la normalità: Favale di Malvaro resta isolata

La Val Fontanabuona recupera gradualmente dopo l’alluvione grazie agli interventi di Protezione civile, ANAS e volontari, mentre Favale di Malvaro resta parzialmente isolata e in corso le valutazioni tecniche per la riapertura delle strade.

La Val Fontanabuona, nell’entroterra del Tigullio, sta lentamente rialzando la testa dopo l’improvvisa ondata di maltempo che nella giornata di ieri ha inondato strade e fondovalle, provocando frane, esondazioni e interruzioni della viabilità. Grazie all’intervento tempestivo della colonna mobile della Protezione civile regionale e alla coordinazione tra tecnici ANAS, volontari del soccorso e amministrazioni locali, molte delle arterie principali sono state riaperte al transito ed ‘in corso le operazioni di pulizia e ripristino delle infrastrutture

Il Comune che registra ancora i disagi più rilevanti è Favale di Malvaro, dove la frazione di Cassottano è isolata a seguito del crollo di una porzione di strada collinare: i residenti possono raggiungere le proprie abitazioni soltanto attraverso un percorso pedonale temporaneo, allestito con passerelle in legno e rotaie metalliche, mentre ogni mezzo pesante è costretto a deviazioni che aggiungono chilometri ai percorsi di emergenza

L’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, ha reso noto che “nel corso della giornata odierna è prevista una valutazione tecnica approfondita per sondare la stabilità del versante e definire il progetto esecutivo dei lavori”, che prenderanno avvio all’inizio della prossima settimana. L’obiettivo prioritario è ripristinare la carreggiata originale e garantire il doppio senso di marcia, fondamentale per il normale svolgimento delle attività agricole e commerciali della piccola comunità montana

Contemporaneamente, nella frazione di Malvaro persistono problemi nell’erogazione dell’acqua potabile: l’interruzione dell’acquedotto, danneggiato dall’esondazione di un torrente minore, è stata fronteggiata con l’allestimento di autobotti messe a disposizione da Iren, in grado di garantire la distribuzione h24 alle famiglie e alle strutture pubbliche. I tecnici del gestore idrico hanno avviato una prima ricognizione dei condotti, che avrà esito nei prossimi giorni, in vista di un intervento riparatore che potrebbe richiedere fino a una settimana di lavoro

Nel Comune di Cicagna, diversamente da Favale di Malvaro, non si segnalano evacuazioni o persone isolate. Gli operatori della Protezione civile stanno completando un’ispezione su tutto il territorio comunale per individuare ulteriori criticità, con particolare attenzione alle tombinature del centro urbano, dove l’accumulo di detriti ha causato rigurgiti di acque reflue. Le squadre meccanizzate hanno già rimosso oltremila metri cubi di fango, permettendo il regolare deflusso delle acque meteoriche e restituendo piena funzionalità alla rete fognaria

Lorsica, piccolo centro situato a nord della valle, sta anch’essa tornando alla normalità: tutti i collegamenti viari secondari e comunali sono percorribili, come confermato dal sindaco durante un sopralluogo effettuato insieme ai volontari del soccorso alpino. Nessuna località risulta isolata e non sono state rilevate criticità strutturali sugli edifici pubblici e privati, tranne qualche lieve infiltrazione che sarà oggetto di controlli nei prossimi giorni

Nel Comune di Fontanigorda, dove un masso di diverse tonnellate aveva ostruito temporaneamente la statale 45 all’altezza del km 41+500 nei pressi della frazione Due Ponti, ANAS ha completato le operazioni di disgaggio e pulizia del piano viabile, con la messa in sicurezza delle pareti rocciose. Gli interventi infrastrutturali hanno consentito di ripristinare il doppio senso di marcia entro le prime ore del pomeriggio, ristabilendo il collegamento diretto con la Val Trebbia e alleggerendo il traffico di deviazione

Seguendo un percorso parallelo, a San Colombano Certenoli il ponte Calvari rimane chiuso al transito a causa di evidenti segni di sollecitazione sulla struttura portante. Nonostante il disagio, i tecnici comunali hanno segnalato l’esistenza di percorsi alternativi, tra cui un guado pedonale e una passerella metallica installata temporaneamente, che consentono di attraversare il torrente senza interruzioni significative per i residenti.

Le autorità regionali hanno intanto formalizzato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza, necessaria per attivare i fondi statali e garantire la copertura dei costi dei lavori di ripristino. La Protezione civile della Liguria coordina ora la fase due delle operazioni, finalizzata alla messa in sicurezza idrogeologica dei versanti, con interventi di regimentazione dei corsi d’acqua e consolidamento dei prismi franosi, in collaborazione con geologi e ingegneri idraulici

L’intervento dei volontari rappresenta un pilastro fondamentale nella risposta alle emergenze della valle: squadre specializzate provenienti da diversi Comuni si sono susseguite per spalare detriti, monitorare i ponti e assistere le famiglie in difficoltà. Il loro impegno, unito al lavoro delle amministrazioni e degli enti di tutela ambientale, mira ora a consolidare i risultati raggiunti e a prevenire il ripetersi di eventi analoghi in vista delle prossime piogge autunnali.

Nonostante le previsioni meteorologiche indichino una tregua nell’arco delle prossime 48 ore, l’attenzione rimane alta: i servizi di allerta e le sirene delle centraline di monitoraggio sono state testate e dichiarate operative, pronte a segnalare eventuali innalzamenti dei livelli idrici. Una rete di sensori distribuiti lungo i principali corsi d’acqua invierà in tempo reale i dati al centro operativo regionale, consentendo interventi preventivi rapidi ed efficaci.

La ripartenza della Val Fontanabuona passa dunque attraverso un coordinamento articolato che ha visto convergere competenze tecniche, capacità operative e spirito di solidarietà. Solo un approccio integrato, fondato su analisi geologiche, procedure di protezione civile e partecipazione attiva delle comunità locali, potrà garantire la piena ripresa di questa zona che affonda le proprie radici in tradizioni rurali secolari e che oggi richiama l’attenzione sull’importanza di infrastrutture resilienti e piani di gestione delle emergenze sempre aggiornati.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!