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Elon Musk non è più la persona più ricca del mondo, chi è Larry Ellison

Larry Ellison raggiunge 291,4 miliardi di patrimonio diventando il secondo uomo più ricco al mondo grazie al boom di Oracle nell’intelligenza artificiale e al progetto Stargate da 500 miliardi.

Il panorama mondiale della ricchezza estrema sta vivendo una fase di profondo riassestamento che vede protagonista assoluto Larry Ellison, il fondatore di Oracle Corporation, la cui ascesa finanziaria sta ridefinendo gli equilibri della classifica globale dei miliardari. Secondo il Bloomberg Billionaires Index aggiornato all’8 settembre 2025, il magnate ottantenne ha consolidato la sua posizione di secondo uomo più ricco al mondo con un patrimonio di 291,4 miliardi di dollari, registrando un incremento straordinario di oltre 100 miliardi di dollari nel solo 2025.

L’imprenditore nato nel 1944 nel Bronx da madre single e affidato a nove mesi agli zii che gli diedero il cognome Ellison come omaggio a Ellis Island, ha costruito il suo impero finanziario attraverso una visione strategica lungimirante che ha trasformato Oracle da semplice società di database in uno dei pilastri dell’infrastruttura digitale globale. La crescita esponenziale del suo patrimonio trova origine nell’esplosione del valore azionario di Oracle, che ha registrato incrementi superiori al 40% dall’inizio del 2025, raggiungendo una capitalizzazione di mercato che si avvicina pericolosamente alla soglia dei 1.000 miliardi di dollari.

Il successo di Ellison si inserisce nel contesto della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, settore nel quale Oracle ha saputo posizionarsi come attore strategico attraverso il progetto Stargate, una colossale iniziativa da 500 miliardi di dollari sviluppata in partnership con OpenAI e SoftBank. L’accordo, che prevede la realizzazione di infrastrutture AI capaci di erogare oltre 5 gigawatt di potenza computazionale attraverso la gestione di più di 2 milioni di chip specializzati, rappresenta uno dei più ambiziosi progetti infrastrutturali mai concepiti nel settore tecnologico.

La metamorfosi strategica di Oracle ha consentito all’azienda di reinventarsi completamente rispetto alla sua identità originaria di fornitore tradizionale di software aziendale. I risultati finanziari del quarto trimestre fiscale 2025 hanno evidenziato una crescita dei ricavi dell’11% a 15,9 miliardi di dollari, con un backlog record di 138 miliardi che testimonia la solidità delle previsioni future. Particolarmente significativo è stato l’incremento del 62% della divisione Oracle Cloud Infrastructure, che ha beneficiato della crescente domanda di capacità computazionale per applicazioni di intelligenza artificiale.

L’architettura finanziaria di Oracle si distingue per un modello operativo che la società definisce “asset pretty light”, caratterizzato da investimenti focalizzati esclusivamente su attrezzature che generano direttamente ricavi, evitando l’immobilizzazione di capitale in edifici o terreni. Questa strategia ha permesso all’azienda di trasformare ogni dollaro investito in fatturato con tempi estremamente ridotti, talvolta limitati a una settimana tra l’installazione dell’equipaggiamento e la fatturazione effettiva.

Il portafoglio ordini di Oracle ha raggiunto dimensioni senza precedenti, con i Remaining Performance Obligations che sono saliti a 455 miliardi di dollari nel trimestre più recente, registrando un incremento del 359%. Questa cifra, superiore a sette volte il fatturato annuale corrente dell’azienda, deriva dalla firma di quattro contratti multimiliardari con clienti strategici tra cui OpenAI, Meta, Nvidia, AMD e xAI, accordi che coprono non soltanto l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, ma soprattutto la fase di inferenza, considerata da Ellison “molto più vasta di quella dell’addestramento”.

La posizione di Ellison nella classifica mondiale dei miliardari riflette una dinamica più ampia che vede la tecnologia e l’intelligenza artificiale ridefinire i rapporti di forza economica globale. Mentre Elon Musk mantiene il primato con 383,2 miliardi di dollari, la distanza tra i due si è progressivamente ridotta nel corso del 2025, alimentando speculazioni su un possibile sorpasso che potrebbe materializzarsi nei prossimi mesi. Mark Zuckerberg occupa la terza posizione con 264,2 miliardi, seguito da Jeff Bezos con 256,3 miliardi.

La strategia di crescita di Oracle si basa su investimenti massicci in data center e partnership strategiche con i principali attori del settore dell’intelligenza artificiale. L’azienda ha annunciato piani per 3 miliardi di dollari di investimenti per potenziare le infrastrutture cloud e AI in Germania e Paesi Bassi, consolidando la propria presenza europea in un momento di espansione globale delle capacità computazionali.

L’ascesa finanziaria di Ellison si accompagna a una trasformazione del mercato azionario che vede Oracle emergere come uno dei titoli più performanti del 2025. Gli analisti di Piper Sandler hanno significativamente elevato il prezzo obiettivo delle azioni a 190 dollari, rispetto ai precedenti 130 dollari, riflettendo l’ottimismo per le prospettive di crescita a lungo termine dell’azienda. La robustezza del portafoglio ordini e la visibilità sulla crescita futura hanno dissipato le preoccupazioni relative all’intensità degli investimenti in capitale necessari per supportare l’espansione.

Il percorso imprenditoriale di Ellison, iniziato nel 1977 con la fondazione di Software Development Laboratories insieme a due soci con un investimento di appena 2.000 dollari, rappresenta una delle storie di successo più emblematiche della Silicon Valley. Dopo aver trasformato l’azienda in Oracle Systems Corporation nel 1982, Ellison ha guidato l’evoluzione strategica della società attraverso numerose acquisizioni, tra cui PeopleSoft, Sun Microsystems e NetSuite, espandendo sistematicamente la presenza nel settore cloud e dei servizi gestionali.

La collaborazione con l’amministrazione Trump attraverso il progetto Stargate sottolinea la dimensione strategica nazionale degli investimenti in intelligenza artificiale. L’iniziativa, presentata ufficialmente alla Casa Bianca il 21 gennaio 2025, mira a consolidare la leadership americana nel settore attraverso la mobilitazione di 500 miliardi di dollari in infrastrutture AI nei prossimi quattro anni, con Oracle che assume un ruolo centrale nell’architettura tecnologica del progetto.

Le previsioni per il futuro di Oracle appaiono particolarmente ottimistiche, con l’amministratore delegato Safra Catz che ha elaborato proiezioni secondo cui i ricavi della divisione Oracle Cloud Infrastructure, stimati a 18 miliardi di dollari quest’anno, potrebbero salire a 144 miliardi in cinque anni. Questo scenario, significativamente superiore alle aspettative di Wall Street, riflette la trasformazione di Oracle da azienda tradizionale del software a protagonista dell’economia digitale basata sull’intelligenza artificiale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!