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Meteo, Oggi Pomeriggio Rischio Temporali e Grandine: ecco dove

Deboli temporali attesi tra coste friulane e Venezia Giulia, in risalita verso l’interno. Instabilità pomeridiana su Alpi e Prealpi con rovesci intensi su Friuli, Veneto e Trentino.

Tra la notte e le prime ore di venerdì 12 settembre, una debole instabilità interesserà il Nordest, con la possibilità di rovesci e temporali sparsi in prossimità delle coste del Friuli-Venezia Giulia — in particolare tra le province di Gorizia e Trieste — e con locale risalita verso le aree interne del Friuli (Udine, Pordenone) e del Veneto orientale (Treviso e Venezia). I fenomeni saranno generati lungo una linea di confluenza tra venti secchi sudoccidentali, in discesa dall’Appennino romagnolo, e correnti fresche nordorientali provenienti dal comparto prealpino. In questo contesto, non si esclude lo sviluppo di trombe marine lungo il tratto di costa tra Lignano, Grado e fino alla costa occidentale dell’Istria, in Slovenia.

Secondo quanto riportato dal centro di analisi convettiva Pretemp, i fenomeni saranno comunque localizzati e di debole intensità, inseriti in un contesto di livello 0 sulla scala convettiva, che segnala la possibilità di episodi isolati con forti piogge e grandine di piccola dimensione. La notte sarà inoltre caratterizzata da un lieve richiamo umido meridionale generato da un minimo orografico alla mesoscala, che porterà il CAPE (energia potenziale convettiva) nei bassi strati fino a 200 J/kg, soprattutto in prossimità del golfo di Trieste.

Nel corso della giornata, la situazione andrà temporaneamente stabilizzandosi, con cieli variabili e assenza di fenomeni significativi nelle aree di pianura e lungo le coste. Tuttavia, nel pomeriggio torneranno a svilupparsi celle convettive a ridosso delle Alpi e Prealpi centro-orientali, in particolare tra le province di Belluno, Trento, Udine e Pordenone. Le condizioni atmosferiche saranno rese favorevoli alla convezione dall’interazione tra l’aria fresca in quota in arrivo da nord e un flusso sudoccidentale umido a 700 hPa, debole ma ciclonico, che scorrerà a contatto con la catena alpina. In questa fase il CAPE potrà localmente raggiungere i 1000 J/kg e il PWAT (contenuto di vapore acqueo nella colonna atmosferica) valori compresi tra 35 e 40 mm, specie tra Dolomiti e Prealpi Carniche.

Nonostante gli shear a bassa quota restino modesti (LLS <5 m/s), quelli in quota (DLS intorno ai 20 m/s) potranno favorire l’organizzazione di multicelle con forti rovesci, attività elettrica e grandinate puntuali. Anche in questo caso il livello emesso da Pretemp rimane di grado 0, in quanto i fenomeni non dovrebbero raggiungere soglie di pericolosità diffuse, ma non si esclude la possibilità di disagi localizzati per piogge intense su aree ristrette.

Più a ovest, tra il Verbano, il Canton Ticino e le Cinque Terre (province di Verbania, Como e La Spezia), l’avvicinarsi di una nuova saccatura atlantica dalla Francia porterà un progressivo aumento dell’umidità a media quota e l’innesco di qualche cella temporalesca isolata o brevi mesolinee, soprattutto in serata.

Le autorità locali non hanno emesso allerte ufficiali, ma è raccomandata attenzione nelle aree montane e prealpine del Nordest nel pomeriggio, specie in caso di escursioni o attività all’aperto.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!