Nel cuore dell’esercitazione congiunta “Zapad-2025”, la Russia ha portato la tensione a un nuovo livello dispiegando i missili balistici a corto raggio Iskander-M nella regione di Kaliningrad. Un’operazione che, sebbene formalmente inserita in un contesto militare programmato con la Bielorussia, appare sempre più come una dimostrazione muscolare diretta all’Alleanza Atlantica. Le immagini e le informazioni OSINT pubblicate da CyberBoroshno e riprese da Defense Express non lasciano spazio a interpretazioni ambigue: almeno due lanciatori sono stati geolocalizzati lungo l’autostrada E28, a soli 35 chilometri dal confine polacco, diretti verso ovest.
Il missile 9M723, armamento standard dell’Iskander-M, ha una gittata di 500 chilometri e rappresenta una minaccia diretta per diverse capitali europee: da Varsavia a Berlino, da Vilnius a Riga, fino alla Svezia meridionale. Non è un semplice gesto dimostrativo. Kaliningrad, exclave ipermilitarizzata e bastione strategico russo incastonato tra Polonia e Lituania, si conferma punto nevralgico di uno scenario che evolve sempre più in chiave offensiva. La mobilità dei sistemi Iskander, capaci di riposizionarsi rapidamente e di eludere le rilevazioni radar, rende più complicata la risposta difensiva da parte della NATO, che pure ha già aggiornato i propri piani di contenimento nella regione dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Video reportedly from the Russian enclave of Kaliningrad, showing Russia deploying Iskander ballistic missiles. pic.twitter.com/LZofKCtyG6
— raging545 (@raging545) September 13, 2025
Ma l’elemento di novità è la platealità del gesto: il Cremlino manda un messaggio chiaro e diretto, non solo militare ma anche politico. In un contesto europeo segnato dall’incertezza e dalla crescente fatica del fronte occidentale, la minaccia di Mosca torna a farsi tangibile alle porte d’Europa.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!