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Fedez si scusa con Sinner: “Italiano con l’accento di Adolf Hitler? Se non sono stato capito, è colpa mia”

Fedez si scusa pubblicamente con Jannik Sinner durante il concerto al Forum di Milano, ammettendo la propria responsabilità per la controversa rima che paragonava il tennista altoatesino ad Hitler.

Il palazzetto dell’Unipol Forum di Assago ha accolto un Fedez pentito nella serata del 19 settembre, quando il rapper milanese ha inaugurato il suo atteso ritorno sui grandi palchi dopo sei anni di assenza con il tour “Il ritorno a casa”. Ad accendere i riflettori ancora prima dell’inizio dello spettacolo erano state le controverse dichiarazioni su Jannik Sinner contenute nella sua ultima canzone “Tutto il contrario”, dove aveva definito il numero due del tennis mondiale “purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler”.

La polemica aveva raggiunto proporzioni inaspettate, catalizzando l’attenzione del mondo politico e sportivo italiano. Giuseppe Martucci, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Bolzano, aveva formalizzato un esposto presso la Procura locale accusando il rapper di propaganda e istigazione all’odio razziale secondo l’articolo 604-bis del Codice Penale. L’accusa si concentrava su due elementi ritenuti particolarmente gravi: il riferimento al “puro sangue italiano”, espressione che evocherebbe la purezza della razza promossa dal nazifascismo e sancita nelle leggi razziali del 1938, e l’accostamento del campione altoatesino all’accento del dittatore tedesco.

Durante i primi minuti del concerto, Fedez ha deciso di affrontare direttamente la questione davanti al pubblico presente, composto prevalentemente da giovani e famiglie con bambini che hanno riempito quasi completamente il palazzetto milanese. “Credo che se una rima non viene capita, l’errore sia di chi l’ha scritta, quindi me ne assumo tutte le responsabilità”, ha dichiarato l’artista dal palco centrale del Forum, posizionato a 360 gradi secondo la configurazione già utilizzata dieci anni fa durante il PopHoolista Tour.

Il rapper ha spiegato il ragionamento che aveva guidato la scrittura del controverso verso, precisando come il brano nascesse dalla volontà di portare all’esasperazione diversi concetti attraverso la tecnica del paradosso. “Volevo utilizzare lo stesso paradosso degli atleti che nascono e vivono in Italia ma spesso non vengono considerati italiani per il colore della pelle e applicarlo al più grande sportivo vivente del nostro Paese”, ha chiarito Fedez, ammettendo immediatamente dopo che “mi è riuscito malissimo e l’unica cosa che posso fare è chiedere scusa”.

La controversia aveva coinvolto anche i rappresentanti della minoranza linguistica tedesca dell’Alto Adige, con i parlamentari della Südtiroler Volkspartei Julia Unterberger e Manfred Schullian che avevano definito l’accostamento tra Sinner e Hitler di “rara stupidità, offensivo per l’intera minoranza di lingua tedesca in Italia”. I due parlamentari avevano criticato aspramente quella che consideravano una provocazione gratuita finalizzata esclusivamente a ottenere visibilità mediatica in vista dei concerti milanesi.

Jannik Sinner, nato a San Candido nel 2001 e cresciuto a Sesto Pusteria in una famiglia di madrelingua tedesca, rappresenta uno degli atleti italiani più celebrati a livello internazionale. I suoi genitori, Siglinde e Hanspeter Sinner, hanno gestito per anni il rifugio Fondovalle in Val Fiscalina, trasmettendo al figlio quei valori di umiltà e disciplina che lo hanno accompagnato nel suo percorso verso l’eccellenza sportiva. Il tennista altoatesino ha sempre rivendicato con orgoglio la propria italianità, dichiarando in più occasioni di sentirsi “italiano al cento per cento” nonostante le sue origini bilingui.

Il concerto di Fedez al Forum ha rappresentato un momento di particolare significato simbolico, coincidendo con il decimo anniversario del suo primo spettacolo nella stessa venue. L’artista aveva annunciato il ritorno sui palchi lo scorso febbraio, spiegando come dopo sei anni di assenza dai live avesse avvertito “un richiamo” che lo aveva spinto a organizzare questo evento speciale. La prima data del 19 settembre era andata sold out in poche ore, portando all’apertura di una seconda serata per il 20 settembre, anche se non sono mancate polemiche sulla reale entità del pubblico presente.

Durante la serata, il rapper ha reso omaggio al produttore musicale Fausto Cogliati, scomparso nel gennaio 2025, dedicandogli un brano che ha suscitato forte commozione tra i presenti. Lo spettacolo ha visto la partecipazione di diversi ospiti, tra cui Emis Killa per il duetto su “Sexy Shop”, Marco Masini per “Bella Stronza” e Francesca Michielin per alcuni dei brani più celebri del repertorio dell’artista milanese.

La decisione di Fedez di affrontare pubblicamente le polemiche dal palco, piuttosto che attraverso comunicati o dichiarazioni sui social media, è stata interpretata come un gesto di maturità artistica e personale. “Penso che la cosa più giusta, e anche più imbarazzante, sia parlarne a viso aperto e non da dietro uno schermo”, ha spiegato il rapper, dimostrando la volontà di assumersi direttamente la responsabilità delle proprie parole di fronte al pubblico che lo sostiene.

Le scuse di Fedez hanno trovato accoglienza positiva tra i fan presenti al Forum, che hanno risposto con applausi e manifestazioni di sostegno. Questo episodio si inserisce in un periodo particolarmente complesso per l’artista, reduce dalla separazione da Chiara Ferragni e dal ritorno alla ribalta mediatica dopo anni di relativo silenzio discografico. La presenza tra il pubblico dei figli Leone e Vittoria, insieme alla madre Tatiana, ha aggiunto un elemento di intimità familiare a una serata che si preannunciava carica di tensioni.

L’intero episodio ha riacceso il dibattito sulla responsabilità degli artisti nell’uso del linguaggio e sulla sottile linea che separa la provocazione artistica dall’offesa gratuita. La vicenda ha inoltre evidenziato la particolare sensibilità che circonda le questioni legate alle minoranze linguistiche in Alto Adige, territorio che mantiene una propria specificità culturale e identitaria all’interno del panorama italiano. Il gesto di Fedez di chiedere scusa pubblicamente rappresenta un precedente significativo nel panorama musicale italiano, dove spesso gli artisti tendono a difendere le proprie posizioni anche di fronte a polemiche di vasta portata.

La serata milanese ha dimostrato come la musica possa diventare veicolo di riconciliazione e riflessione, trasformando un momento di potenziale conflitto in un’opportunità di crescita personale e artistica. Il “ritorno a casa” di Fedez al Forum di Assago ha così assunto un significato che va oltre la mera celebrazione musicale, configurandosi come un momento di maturazione pubblica per uno degli artisti più discussi del panorama italiano contemporaneo.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!