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Striscia la Notizia, che fine farà? Il ritorno si fa sempre più incerto e a tratti impossibile

Striscia la Notizia, il suo futuro sempre più appeso a un filo: Mediaset punta su Gerry Scotti, Ricci non accetta compromessi.
Credit © Striscia la Notizia

Dopo 37 stagioni ininterrotte e un’identità televisiva che ha fatto storia, Striscia la Notizia si trova oggi in una posizione inedita e delicata. Il tg satirico ideato da Antonio Ricci ha salutato il pubblico il 7 giugno scorso, come da tradizione estiva, ma la ripartenza a settembre non ci sarà: la trasmissione, che per oltre tre decenni ha occupato stabilmente la fascia dell’access prime time di Canale 5, dovrebbe tornare – almeno sulla carta – a novembre. L’annuncio ufficiale è arrivato durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, quando Pier Silvio Berlusconi ha confermato il cambio di rotta, spiegando che lo spazio delle 20.35 sarà occupato da La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti, attualmente forte di ascolti eccellenti che hanno messo in crisi anche Affari Tuoi, rivale storico su Rai1.

Striscia tornerà, a prescindere dai risultati”, ha dichiarato Berlusconi, ma il tono della rassicurazione non ha convinto del tutto. Dietro le quinte, infatti, la situazione è molto più complessa. Nonostante la smentita pubblica di Francesca Manzini, che ha voluto tranquillizzare i fan assicurando un ritorno imminente, e la conferma di Dagospia sul fatto che Berlusconi non avrebbe mai pensato davvero di archiviare Ricci e il suo universo televisivo, la realtà racconta di un braccio di ferro silenzioso tra Mediaset e il papà di Striscia.

I format storici come Drive In, Paperissima e lo stesso Striscia sono infatti proprietà intellettuale di Antonio Ricci e non di RTI. Un dettaglio cruciale, che conferisce all’autore un potere contrattuale insolito nel panorama televisivo italiano. Ricci non può essere “silurato” con un colpo di penna e, secondo fonti vicine a Cologno Monzese, avrebbe già opposto una netta resistenza a qualunque ipotesi di modifica strutturale o di collocazione alternativa.

Eppure le ipotesi in campo sono molte: si è parlato di un trasloco su Italia 1 in fascia serale, oppure di un’edizione ridotta, concentrata nel weekend su Canale 5, magari al posto di Paperissima Sprint. Ancora più radicale la proposta di un passaggio alla prima serata, con un format rinnovato e una frequenza settimanale. Ma tutte queste soluzioni non troverebbero il consenso di Ricci, da sempre geloso custode della formula originale del suo programma.

Intanto, La Ruota della Fortuna sembra destinata a restare il nuovo punto fermo della rete ammiraglia, forte di ascolti quotidiani superiori al 20% di share. Difficile, a questo punto, immaginare che Mediaset decida di sacrificare uno show vincente per ripristinare un format che negli ultimi anni aveva mostrato segni di stanchezza, soprattutto tra le nuove generazioni. Striscia la Notizia ha costruito un’identità fortissima, ma oggi sembra vittima della stessa rigidità che per anni ne ha garantito il successo: un format granitico, difficilmente adattabile ai cambiamenti di gusto e di consumo televisivo del pubblico attuale.

Resta da capire se Ricci sarà disposto a scendere a compromessi o se Mediaset, pur di non perdere una delle sue icone, deciderà di trovare una collocazione “protetta” per il programma, magari accettando una sua riduzione o una trasformazione più profonda. Quel che è certo è che, per la prima volta dal 1988, Striscia la Notizia non aprirà la stagione televisiva di Canale 5. E questa è già una svolta storica.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!