La Banca centrale europea ha raccomandato ai cittadini dell’area euro di conservare tra 70 e 100 euro in contanti per affrontare eventuali emergenze quali blackout prolungati, crisi finanziarie improvvise o conflitti armati. Questa indicazione nasce dall’analisi dei sistemi di pagamento digitali, che pur offrendo efficienza e rapidità, possono risultare vulnerabili in situazioni di interruzione dei servizi elettronici o di blocco delle reti di comunicazione.
Gli esperti della Bce sottolineano come la disponibilità di una piccola scorta di denaro fisico possa garantire l’accesso a beni di prima necessità come generi alimentari, carburante e medicinali anche quando gli sportelli bancomat e i circuiti di pagamento elettronico risultano fuori servizio. In assenza di elettricità o di collegamenti internet, il cash rimane l’unico strumento universalmente accettato e immediatamente spendibile.
L’ultima crisi dovuta alla pandemia e alle tensioni geopolitiche ha evidenziato la fragilità delle infrastrutture digitali: alcuni Paesi hanno registrato interruzioni temporanee del servizio di pagamento contactless e limitazioni nell’utilizzo delle carte bancarie. In queste circostanze, chi disponeva di contante ha potuto continuare a fare acquisti essenziali senza dover ricorrere a soluzioni alternative, talvolta più costose o meno pratiche.
L’importanza di disporre di cash emerge anche in caso di attacchi informatici su larga scala, capaci di compromettere server bancari o infrastrutture di rete. Gli analisti della Bce ricordano che un attacco ransomware può bloccare il funzionamento di intere banche e creare caos nei sistemi di pagamento, impedendo prelievi e transazioni elettroniche fino alla risoluzione dell’incidente.
Un altro scenario preso in considerazione riguarda conflitti internazionali o tensioni politiche che possono tradursi in restrizioni temporanee sulla circolazione dei capitali. In passato, in diverse aree del Medio Oriente e dell’Africa, governi hanno imposto limiti ai prelievi giornalieri o settimanali per arginare fughe di capitali e stabilizzare le valute locali. Disporre di contante in valuta stabile come l’euro in queste situazioni rappresenta una forma di tutela patrimoniale.
La raccomandazione della Bce non mira a promuovere il ricorso al denaro contante come alternativa privilegiata ai pagamenti digitali, bensì a far riflettere sui possibili rischi legati a un’eccessiva dipendenza dalla tecnologia. Nei Paesi a basso tasso di bancarizzazione o con infrastrutture intermittenti, il cash continua a rappresentare ancora oggi lo strumento principale di scambio economico.
Per garantire che la raccomandazione sia attuabile, la Bce invita le autorità nazionali e le istituzioni di pagamento a mantenere un approvvigionamento adeguato di banconote e monete e a intervenire tempestivamente in caso di aumento improvviso della domanda di contante. In tal senso, sono previste misure di coordinamento tra le banche centrali nazionali dell’area euro per assicurare la circolazione e la distribuzione regolare del denaro fisico.
Con l’avvento delle criptovalute e delle valute digitali della banca centrale (CBDC), il dibattito sul futuro del contante si fa sempre più intenso. Mentre alcune autorità monetarie valutano l’introduzione di un euro digitale per integrare i sistemi di pagamento elettronici, la Bce ribadisce che il cash mantiene un ruolo insostituibile in situazioni di emergenza e come strumento di inclusione finanziaria per le fasce di popolazione meno avvezze all’uso della tecnologia.
La gestione delle riserve di contante da parte dei privati richiede tuttavia alcune accortezze, in primis la conservazione in un luogo sicuro e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità. È consigliabile suddividere il denaro in più tagli di biglietti per facilitarne l’utilizzo in caso di necessità e per ridurre il rischio di smarrimento o furto.
La Bce consiglia di verificare periodicamente lo stato delle banconote, poiché il danneggiamento o l’usura eccessiva potrebbe compromettere la loro accettazione nei negozi o presso gli sportelli bancari. In caso di banconote non più idonee, è possibile recarsi in banca per usufruire del servizio di sostituzione gratuito.
L’invito a detenere una piccola scorta di contanti si inserisce in una visione di resilienza complessiva del sistema economico europeo, dove la diversificazione degli strumenti di pagamento e la preparazione a scenari avversi rappresentano un elemento di sicurezza sia per i singoli cittadini sia per l’intera collettività.
In un mondo sempre più digitalizzato, la raccomandazione della Bce sottolinea la necessità di non trascurare il valore storico e pratico del contante, capace di fornire una rete di sicurezza in circostanze in cui i bit e i byte lasciano il campo all’inevitabile concretezza della moneta fisica.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!