Durante un intervento ai vertici militari a Quantico, Donald Trump ha lanciato un chiaro avvertimento alla Russia, rivendicando la superiorità tecnologica dell’arsenale nucleare statunitense. In un discorso che ha rapidamente fatto il giro delle agenzie internazionali, il tycoon ha definito i sottomarini nucleari americani “l’arma più letale mai creata”, sottolineando come gli Stati Uniti siano “25 anni avanti rispetto a Cina e Russia”.
Le dichiarazioni arrivano in un momento di rinnovate tensioni tra Washington e Mosca, dopo che, secondo Trump, ci sarebbero stati “segnali di minaccia” provenienti dal Cremlino. “Francamente – ha detto l’ex presidente – se si arriva al punto di usarle, noi ne abbiamo più di chiunque altro, migliori, più nuove, ma è qualcosa a cui non voglio neanche pensare”. Il messaggio, pur nella sua forma provocatoria, si inserisce in una più ampia strategia retorica volta a rafforzare l’immagine degli Stati Uniti come potenza militare incontrastata.
Ma le parole di Trump, rivolte non solo agli alleati ma anche agli avversari strategici, rischiano di inasprire ulteriormente il clima di confronto internazionale, in un periodo già segnato da conflitti regionali e da un fragile equilibrio globale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
