Una perturbazione di origine atlantica attraverserà l’Italia tra sabato sera e la giornata di domenica 5 ottobre, portando maltempo intenso nelle regioni nord-orientali. Il fronte perturbato, proveniente dal Nord Europa, raggiungerà la penisola italiana dopo aver attraversato la Penisola Scandinava, convogliando masse d’aria polare che determineranno un peggioramento meteorologico significativo.
La fascia costiera compresa tra Eraclea e Trieste rappresenterà l’area più esposta ai fenomeni meteorologici estremi, con temporali e precipitazioni intense che raggiungeranno il picco di intensità nelle prime ore della mattinata di domenica. Le condizioni più critiche si concentreranno tra le ore notturne e le dieci del mattino, quando il sistema perturbato dispiegherà la sua massima energia prima di allontanarsi gradualmente verso Slovenia e Croazia.
Le regioni maggiormente interessate dal passaggio del fronte atlantico saranno Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, dove sono previste precipitazioni localmente intense accompagnate da fenomeni temporaleschi. La pianura veneta risulterà particolarmente vulnerabile, con possibili accumuli pluviometrici significativi che potrebbero determinare criticità idrogeologiche localizzate.

Il settore alpino non rimarrà immune dai fenomeni meteorologici avversi. Sulle Alpi centro-orientali sono attese precipitazioni nevose oltre i 1700 metri di quota, un fenomeno non insolito per il periodo ma comunque significativo considerando che si tratta delle prime nevicate autunnali a quote relativamente modeste. Le località alpine di Trentino-Alto Adige e del Friuli montano potrebbero registrare accumuli nevosi di diversi centimetri, con imbiancate che interesseranno i comprensori sciistici di alta quota.
La dinamica meteorologica prevede che la perturbazione, dopo aver attraversato le regioni settentrionali, continui la sua corsa verso meridione coinvolgendo marginalmente anche le regioni centrali. Nel corso della giornata di domenica, fenomeni precipitativi sparsi e isolati temporali raggiungeranno Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, con intensità generalmente inferiore rispetto a quanto previsto al nord-est.
Entro sera di domenica, il sistema perturbato si estenderà anche alle regioni meridionali, interessando Campania, Molise, Puglia settentrionale, Basilicata e parzialmente la Calabria. I fenomeni meteorici al sud saranno caratterizzati da piogge sparse e temporali isolati, con intensità variabile ma generalmente contenuta rispetto alle manifestazioni settentrionali.
Le regioni del nord-ovest godranno di una protezione relativa dal maltempo, con fenomeni precipitativi scarsi o del tutto assenti. Soltanto la Liguria di Levante e i settori orientali della Lombardia potranno sperimentare qualche pioggia sporadica, mentre Piemonte e Valle d’Aosta rimarranno sostanzialmente al riparo dall’azione del fronte perturbato.
Le temperature subiranno una flessione apprezzabile nelle aree interessate dal passaggio della perturbazione, con valori che scenderanno sotto le medie stagionali. Il nord-est registrerà il calo termico più marcato, con diminuzioni che potranno raggiungere i 5-6 gradi rispetto ai giorni precedenti. Le minime notturne potranno toccare valori prossimi ai 10 gradi in pianura, mentre le massime diurne si attesteranno tra i 15 e i 18 gradi.

I venti costituiranno un elemento meteorologico di particolare rilevanza durante il transito della perturbazione. Sono previste raffiche intense dai quadranti settentrionali, con particolare intensità lungo le coste adriatiche dove si potranno registrare valori fino a 80-90 chilometri orari. La Bora interesserà il Golfo di Trieste e l’Alto Adriatico, mentre il Grecale soffierà con forza sulle coste marchigiane e abruzzesi.
Il mare Adriatico subirà un intenso moto ondoso conseguente all’azione dei venti settentrionali, con onde che potranno raggiungere i 3-4 metri di altezza significativa. Le condizioni marine risulteranno particolarmente proibitive per la navigazione da diporto e potrebbero determinare disagi nei collegamenti marittimi con le isole adriatiche.
Questo episodio di maltempo autunnale rappresenta il primo evento meteorologico significativo del mese di ottobre, caratterizzato dall’arrivo di correnti artiche che sanciscono definitivamente la fine della stagione estiva. La perturbazione atlantica si inserisce in un quadro meteorologico più ampio che vede l’Europa settentrionale interessata da una circolazione depressionaria particolarmente attiva.
La Protezione Civile ha già emanato avvisi di moderata criticità per diverse regioni nord-orientali, raccomandando particolare attenzione per i possibili allagamenti urbani e per i fenomeni di dissesto idrogeologico nelle aree montane e collinari. I Comuni interessati hanno attivato i piani di monitoraggio e le procedure di allerta per garantire la sicurezza della popolazione.
Le previsioni meteorologiche successive indicano un rapido miglioramento delle condizioni atmosferiche a partire da lunedì 6 ottobre, con la rimonta dell’alta pressione che riporterà tempo stabile e soleggiato su gran parte della penisola. L’anticiclone, di matrice ibrida tra quello delle Azzorre e quello africano, garantirà una fase di bel tempo che potrebbe protrarsi per buona parte della settimana successiva.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!