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Meteo: Tempesta Amy si abbatte su Regno Unito e Irlanda: un morto e venti record a 185 km/h -VIDEO-

Tempesta Amy flagella Regno Unito e Irlanda: un morto, venti oltre i 185 km/h e piogge alluvionali. Danni ingenti e allerta massima in Donegal, il vortice ora punta la Norvegia.

Tra il 3 e il 4 ottobre 2025, il Regno Unito e la Repubblica d’Irlanda sono stati investiti dalla Tempesta Amy, primo evento estremo della stagione autunnale, formatasi in seguito a una ciclogenesi esplosiva alimentata dalla confluenza dei resti degli uragani Imelda e Humberto con una corrente a getto particolarmente attiva a latitudini medio-alte. Il risultato è stato un sistema depressionario extratropicale di eccezionale intensità, che ha prodotto condizioni meteorologiche estreme su vasta scala.

Le raffiche di vento hanno raggiunto velocità paragonabili a quelle di un uragano di categoria 3 sulla scala Saffir-Simpson: 185 km/h sono stati registrati a Malin Head, sulla costa settentrionale dell’Irlanda, e valori superiori ai 160 km/h sono stati rilevati anche nelle Ebridi Esterne e lungo il versante occidentale scozzese. La pressione al suolo è precipitata fino a 954 hPa nel cuore del vortice, segno inequivocabile della rapidità e intensità dello sviluppo ciclonico.

Le precipitazioni associate alla tempesta hanno avuto carattere alluvionale: accumuli superiori ai 100 mm in 24 ore sono stati rilevati in Cumbria, nel nord dell’Inghilterra, mentre nell’Irlanda del Nord i pluviometri hanno segnato punte di 130 mm tra Belfast e Derry. Nelle zone già sature di umidità, ciò ha favorito inondazioni lampo, con esondazioni di corsi d’acqua minori e frane nei settori collinari.

Particolarmente drammatica la situazione nella contea di Donegal, in Irlanda, dove il governo ha emesso un’allerta rossa invitando i cittadini a non uscire di casa. Proprio a Letterkenny si è registrata una vittima: un uomo di circa 40 anni ha perso la vita, secondo le autorità locali, in un episodio direttamente collegato alle condizioni meteorologiche estreme. Infrastrutture critiche sono state messe a dura prova: onde alte fino a 10 metri si sono abbattute sulle coste atlantiche irlandesi, danneggiando moli e barriere frangiflutti. I collegamenti marittimi tra Scozia e Irlanda del Nord sono stati sospesi, così come molte tratte ferroviarie, specialmente nell’area compresa tra Glasgow e Belfast.

Il rischio di nuove alluvioni resta elevato, data la saturazione dei suoli e la persistenza di un flusso umido sud-occidentale che continuerà a interessare la regione anche nei prossimi giorni. Le previsioni modellistiche indicano che il sistema ciclonico traslerà verso la Norvegia meridionale, dove è attesa una fase perturbata con precipitazioni nevose abbondanti: nelle aree interne e montuose si stimano accumuli superiori ai 100 cm in 24 ore, con un rischio valanghe in rapido aumento.

La Tempesta Amy rappresenta un campanello d’allarme in vista dei mesi invernali: la frequenza di eventi ciclonici intensi a latitudini europee medio-alte è in aumento, complice anche il progressivo riscaldamento dell’Atlantico settentrionale, che alimenta le correnti a getto e intensifica i contrasti barici. Mai come in questo caso, l’accuratezza dei sistemi di allerta precoce si è dimostrata cruciale per ridurre l’impatto su popolazione e infrastrutture.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!