Dopo settimane segnate da un’alternanza di fasi anticicloniche e rapide incursioni instabili, l’Italia si prepara a vivere una svolta meteorologica significativa. A partire da mercoledì 15 ottobre si intravede infatti l’inizio di una fase dinamica che potrebbe segnare l’avvio del vero autunno, con piogge diffuse e temporali anche di forte intensità. Si tratterà di un cambiamento graduale, articolato in due fasi distinte, ma potenzialmente incisive sul quadro atmosferico della Penisola.
La prima fase, prevista intorno al 15-16 ottobre, sarà di natura più circoscritta e interesserà principalmente le regioni meridionali e le Isole Maggiori. In questo frangente, un impulso instabile in arrivo dai Balcani convoglierà correnti fresche da est che, scontrandosi con l’aria più mite e umida presente sui bacini italiani, daranno origine a temporali localizzati ma localmente intensi. Tuttavia, non si tratterà ancora di una vera e propria rottura stagionale: sarà piuttosto una fase interlocutoria, preludio di un’evoluzione ben più marcata.
Il cambiamento più deciso è atteso infatti tra il 20 e il 21 ottobre, quando le perturbazioni atlantiche riusciranno a penetrare il Mediterraneo grazie all’indebolimento del promontorio anticiclonico che finora ha dominato la scena barica. Questo affondo da ovest porterà con sé masse d’aria oceanica relativamente fresche e umide, in grado di alimentare sistemi frontali più organizzati. Le precipitazioni, in questa seconda fase, potranno assumere carattere diffuso e persistente, inizialmente al Nord ma in rapida estensione anche alle regioni centrali e meridionali. Non si escludono fenomeni intensi, con rischio di nubifragi e locali criticità idrogeologiche, specie in presenza di suoli già saturi.

Un elemento chiave nel modulare l’intensità dei fenomeni sarà, ancora una volta, la temperatura anomala del Mar Mediterraneo. Nonostante le recenti fasi fresche, i valori superficiali delle acque marine restano superiori alla norma, fungendo da serbatoio di calore e umidità. Questo surplus energetico potrà esaltare la convezione atmosferica, rendendo ogni impulso perturbato potenzialmente più vigoroso. L’interazione tra masse d’aria di diversa origine termica su un mare ancora caldo rappresenta un mix esplosivo per la genesi di temporali severi.
È importante sottolineare che, a dispetto dell’intensificazione del maltempo, non si prevedono crolli termici significativi. Le masse d’aria atlantiche in arrivo saranno sì più fresche rispetto a quelle preesistenti, ma non fredde, e attraverseranno un ambiente marino ancora relativamente mite. Le temperature subiranno una diminuzione graduale, riportandosi su valori più consoni alla stagione, ma senza eccessi.

Trattandosi di una tendenza a medio-lungo termine, la previsione resta soggetta a possibili revisioni nei prossimi giorni. Tuttavia, gli attuali modelli numerici convergono su un quadro barico favorevole a un progressivo ingresso dell’autunno meteorologico sull’Italia, con implicazioni anche sul fronte della sicurezza idrogeologica. Sarà quindi fondamentale monitorare l’evoluzione dei sistemi frontali e l’attività convettiva associata, in particolare nelle aree più esposte al rischio di precipitazioni abbondanti.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!