Le proiezioni a medio e lungo termine elaborate dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF) delineano un mese di novembre caratterizzato da una dinamica atmosferica complessa, figlia di un’anomalia barica persistente sull’Europa settentrionale e il bacino del Mediterraneo. I dati modellistici indicano con chiarezza la presenza di una configurazione sinottica improntata alla bassa pressione sulle alte latitudini europee, con conseguente attivazione di scambi meridiani intensi, responsabili dell’ingresso di masse d’aria instabili e di frequenti episodi perturbati.
Questa “ferita” barica si traduce in un corridoio depressionario che dall’Atlantico settentrionale si protende fino al Mediterraneo centro-occidentale, favorendo un’elevata mobilità atmosferica. Nello specifico, il flusso di aria fredda in discesa dal Nord Europa e il contemporaneo risalire di masse d’aria subtropicali più calde dal Nord Africa stanno configurando un quadro favorevole alla genesi di onde cicloniche e perturbazioni a carattere intenso. A livello termodinamico, questa interazione accentua l’instabilità verticale e l’energia disponibile per lo sviluppo di fenomeni convettivi di forte impatto.

Le simulazioni indicano un’anomalia positiva nelle precipitazioni, con surplus pluviometrici significativi previsti in particolare sull’Europa centrale e settentrionale. In Italia, sebbene le cumulate risultino in media con il climatologico del mese (che, ricordiamo, è storicamente il più piovoso dell’anno sulla Penisola), non si esclude la possibilità di eventi estremi localizzati. La persistenza di mari ancora eccessivamente caldi per il periodo fornisce infatti energia latente in grado di alimentare sistemi ciclonici mediterranei. Tali strutture possono assumere caratteristiche semi-tropicali (medicanes) e generare precipitazioni eccezionali, con accumuli puntuali superiori ai 200-300 mm in poche ore e rischio idrogeologico elevato, specie nelle aree già vulnerabili.
Sul fronte termico, il segnale appare altrettanto chiaro: il mese dovrebbe chiudersi con temperature superiori alla media climatica di riferimento (1981-2010) di circa +1/+3°C su ampi settori della Penisola, con particolare enfasi sulle regioni del Centro-Sud. Le cause sono da ricercare nella reiterata presenza di promontori subtropicali africani che, spinti verso nord dall’anomalia depressionaria a latitudini più alte, favoriscono il richiamo di venti meridionali come lo Scirocco, responsabili dell’apporto di aria calda e umida. Questo pattern ostacola peraltro l’ingresso di masse d’aria fredde dal comparto russo-scandinavo, almeno nella prima parte del mese, rendendo poco probabili irruzioni fredde precoci.
In sintesi, le previsioni attuali confermano un novembre all’insegna della variabilità marcata e del rischio di fenomeni meteo estremi, in un contesto termico anomalo per il periodo. Si prefigura un mese che, ancora una volta, pone l’attenzione sulla crescente frequenza di configurazioni sinottiche atipiche, potenzialmente riconducibili ai segnali del cambiamento climatico in atto.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!