Il Festival di Sanremo 2026 prende forma con una delle prime certezze ufficializzate dal direttore artistico e conduttore Carlo Conti: il Dopofestival verrà affidato a Nicola Savino, che torna così a guidare l’appuntamento notturno post-kermesse dopo averlo già condotto nelle edizioni 2016 e 2017, sempre sotto la direzione artistica di Conti. L’annuncio è stato comunicato dal palco del Festival dello Spettacolo tenutosi al Superstudio Più di Milano nella giornata del 24 ottobre 2025, durante un dialogo con Aldo Vitali, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni.
«Il Dopofestival lo farà Nicola Savino», ha dichiarato Conti, sciogliendo uno dei nodi più attesi in vista della settantaseiesima edizione del Festival, che si terrà dal 24 al 28 febbraio 2026 al Teatro Ariston di Sanremo. Una scelta che conferma il rapporto di fiducia e collaborazione consolidato nel tempo tra il conduttore toscano e Savino, figura poliedrica del panorama radiofonico e televisivo italiano. La macchina organizzativa della kermesse musicale più seguita della televisione italiana procede dunque con crescente concretezza, mentre prosegue la selezione dei brani in gara e la definizione degli elementi collaterali del Festival.
Conti ha inoltre anticipato che Savino non si limiterà al Dopofestival, ma sarà protagonista anche di quattro puntate speciali di Tale e Quale Show che andranno in onda a gennaio 2026. Si tratta dello spin-off del format storico condotto dallo stesso Conti da oltre quindici anni, una sorta di edizione speciale che vede protagonisti non professionisti del mondo dello spettacolo ma persone comuni selezionate tra coloro che hanno inviato alla redazione video amatoriali delle proprie imitazioni. Il programma, trasmesso già nelle scorse stagioni con il titolo Tali e Quali, viene ora nuovamente affidato a Savino dopo che per le edizioni precedenti era stato condotto dallo stesso Conti.
La conferma della conduzione del Dopofestival rappresenta per Nicola Savino un ritorno a un appuntamento che negli anni ha rappresentato uno spazio irriverente e scanzonato, capace di commentare con ironia e competenza musicale le serate della manifestazione canora. Nel 2016 e nel 2017, Savino aveva guidato il Dopofestival insieme alla Gialappa’s Band e all’attore e comico Max Giusti, dando vita a un format che univa l’ironia dissacrante del trio radiofonico alla capacità di intrattenimento di Savino, storica voce di Radio Deejay. Il programma era andato in onda in diretta da Villa Ormond, creando un clima di casa aperta dove si alternavano artisti, giornalisti e ospiti vari in un clima disteso e divertente.
Nato a Lucca nel 1967, Nicola Savino ha costruito la propria carriera principalmente nel mondo radiofonico, diventando celebre negli anni Novanta come voce di Radio Deejay insieme a Linus nel programma Deejay chiama Italia, dove divenne noto con lo pseudonimo di «Uomo Della Strada». Parallelamente alla radio, Savino ha lavorato come autore televisivo per programmi come Festivalbar, Le Iene, Zelig Circus e altri, per poi approdare alla conduzione televisiva con format come Sky Cine News, Quelli che il calcio (dal 2013 al 2017), Colorado e L’Isola dei Famosi, che ha condotto per due edizioni. Dal 2017 al 2021 ha poi guidato Le Iene in coppia con diversi co-conduttori, confermandosi come figura versatile e apprezzata dal pubblico televisivo italiano.
Il Dopofestival, nato nel 1992 per volontà di Pippo Baudo, rappresenta da oltre trent’anni uno spazio collaterale alla manifestazione sanremese, pensato per i nottambuli e per chi desidera un racconto alternativo, più libero e informale della kermesse. Dopo essere stato condotto nel corso degli anni da numerosi volti noti della televisione italiana, il programma era stato sospeso per alcuni anni prima di tornare nel 2016 proprio con la direzione artistica di Carlo Conti. Nella scorsa edizione del Festival, quella del 2025, il Dopofestival era stato affidato ad Alessandro Cattelan, affiancato da Selvaggia Lucarelli e Anna Dello Russo, andando in onda ogni notte dopo la conclusione delle serate del Festival, circa verso l’una di notte.
Durante l’incontro al Festival dello Spettacolo, Carlo Conti ha fornito anche altre anticipazioni sulla struttura della prossima edizione del Festival. Il direttore artistico ha confermato che in gara ci saranno 26 brani, pur non escludendo la possibilità di aggiungerne «un paio in più», come già accaduto nelle scorse edizioni. «Per le pagine di Tv Sorrisi e Canzoni è sempre meglio tenerle libere», ha affermato con il suo consueto tono scherzoso. La struttura del Festival rimarrà sostanzialmente quella dell’anno scorso, con cinque serate, la serata delle cover, tre giurie (Sala Stampa, Radio e Televoto) e una superfinale a cinque.
Conti ha inoltre rivelato di aver suddiviso le canzoni ricevute in tre gruppi simbolici, definiti «Paradiso, Purgatorio e Inferno»: «Per ora nell’insieme del Paradiso ce ne sono quaranta buone. Alcune dovrò eliminarle, ma è un ottimo punto di partenza». Il lavoro di selezione, che rappresenta la fase più delicata e complessa del ruolo di direttore artistico, prosegue dunque a ritmo serrato. «Il mese più difficile è quello della selezione delle canzoni», ha spiegato Conti, sottolineando la grande responsabilità che accompagna la scelta dei brani da portare in gara. Una volta completata questa fase, il direttore artistico si dedicherà alla definizione degli altri elementi del Festival, a cominciare dal PrimaFestival e, appunto, dal Dopofestival.
Le date ufficiali del Festival di Sanremo 2026 sono state confermate dal 24 al 28 febbraio, con uno slittamento di qualche giorno rispetto alla consueta collocazione temporale. La modifica si è resa necessaria per evitare la sovrapposizione con i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, di cui la Rai, in qualità di host broadcaster, curerà la produzione televisiva. «Le date sono dal 24 al 28 febbraio, perché prima ci sono le Olimpiadi», ha precisato Conti, confermando così una scelta già anticipata nei mesi scorsi e necessaria per garantire la piena disponibilità dei mezzi tecnici e delle risorse produttive della rete pubblica.
Quanto alle co-conduttrici che affiancheranno Carlo Conti sul palco dell’Ariston, il direttore artistico ha preferito non sbilanciarsi. «Non so se avremo una sola conduttrice, ora penso solo alle canzoni. Dopo aver annunciato i titoli, penserò al resto», ha dichiarato Conti, ribadendo la priorità assoluta della selezione musicale in questa fase del lavoro. Nelle settimane scorse erano circolate diverse indiscrezioni su possibili nomi, tra cui quello della cantante Giorgia, attualmente impegnata alla conduzione di X Factor, che però ha prontamente smentito qualsiasi trattativa in corso, affermando di non essere stata contattata da nessuno. Altri nomi circolati sono quelli di Vanessa Incontrada, Nathalie Guetta e Andrea Delogu, ma per il momento non ci sono conferme ufficiali.
Durante l’incontro milanese è emerso anche uno scambio di battute tra Carlo Conti e Stefano De Martino, protagonista del Festival dello Spettacolo. Il conduttore di Affari Tuoi, accolto dagli applausi del pubblico, ha scherzato dicendo: «Ne devo pescare di pesci per arrivare a Sanremo, io faccio il tifo per Carlo». Conti ha risposto con parole di stima: «Sanremo va fatto quando uno se la sente e quando è sicuro. Non è tanto il condurlo, quanto la direzione artistica: fare delle scelte, arrivare pronti. E sono sicuro che Stefano ci arriverà». Parole che lasciano intendere come il conduttore toscano consideri De Martino un possibile erede alla guida del Festival nelle edizioni future, pur senza forzare i tempi.
Il Festival di Sanremo 2026 rappresenta la quinta edizione condotta da Carlo Conti, dopo quelle del 2015, 2016, 2017 e 2025. Il conduttore toscano, che ha già dichiarato in passato che questa potrebbe essere la sua ultima edizione alla guida della kermesse, sta lavorando con l’obiettivo di consolidare il successo ottenuto con l’edizione 2025, che ha registrato ascolti superiori alle aspettative. «L’anno scorso è andato al di là delle rosee aspettative, ma ogni Sanremo è un discorso a sé. Non bisogna confrontare un’edizione con l’altra: un punto di share in più o in meno dipende da mille fattori», ha affermato Conti, invitando a non fare paragoni diretti tra le diverse edizioni e a valutare ciascuna manifestazione nel suo contesto specifico.
La sezione Nuove Proposte del Festival vedrà la partecipazione di quattro artisti, due selezionati attraverso le audizioni di Sanremo Giovani e due provenienti da Area Sanremo. La finale di Sanremo Giovani è prevista per il 14 dicembre 2025 in prima serata su Rai 1, mentre nelle settimane precedenti si svolgeranno le puntate di selezione su Rai 2 in seconda serata. Anche per quanto riguarda la conduzione di Sanremo Giovani circolano diverse ipotesi, con i nomi di Nicola Savino e di Gianluca Gazzoli tra i più citati, ma al momento non ci sono conferme ufficiali da parte della Rai.
Il regolamento ufficiale del Festival di Sanremo 2026, pubblicato nelle scorse settimane, conferma in gran parte la struttura dell’edizione precedente. I brani in gara nella categoria Big non dovranno superare i tre minuti e trenta secondi di durata, mentre per le Nuove Proposte il limite è fissato a tre minuti. Il sistema di voto prevede tre giurie con i seguenti pesi percentuali: Televoto (trentaquattro per cento), Giuria della Sala Stampa, Tv e Web (trentatré per cento) e Giuria delle Radio (trentatré per cento). La prima serata vedrà l’esibizione di tutti i ventisei Big, votati dalla sola Giuria della Sala Stampa. Nella seconda e terza serata si esibiranno rispettivamente tredici artisti per sera, con votazioni suddivise tra Televoto e Giuria delle Radio. La quarta serata sarà dedicata alle cover, mentre la quinta serata ospiterà la finale con la proclamazione del vincitore, che rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2026.
Con l’annuncio della conduzione del Dopofestival affidata a Nicola Savino, il Festival di Sanremo 2026 compie un ulteriore passo verso la sua definizione completa. Mancano ancora diversi tasselli, a cominciare dai nomi dei cantanti in gara che verranno annunciati nelle prossime settimane, ma la macchina organizzativa procede secondo i tempi previsti. L’appuntamento con la manifestazione musicale più attesa dell’anno è fissato per l’ultima settimana di febbraio, quando il Teatro Ariston tornerà a essere il cuore pulsante della musica italiana per cinque serate consecutive, seguite puntualmente dal Dopofestival condotto da Nicola Savino, pronto a commentare con la sua consueta ironia e competenza gli eventi della kermesse. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
