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Italia, Boom della Criminalità: più furti, rapine e reati di droga. 6 Arresti su 10 sono di Stranieri

Nel 2024 l’Italia registra 2,38 milioni di reati con aumento dell’1,7%. Milano, Roma e Firenze concentrano il 23,5% degli illeciti.

Nel 2024 l’Italia ha registrato 2,38 milioni di reati denunciati, segnando un incremento dell’1,7 per cento rispetto al 2023 e del 3,4 per cento sul 2019. I dati, provenienti dalla banca dati interforze del dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno e pubblicati in esclusiva dal Sole 24 Ore, documentano per il quarto anno consecutivo una risalita della curva della delittuosità dopo il crollo registrato durante la pandemia. Questo trend consolidato, seppur ancora distante dai valori di dieci anni fa quando si contavano circa 2,8 milioni di reati, evidenzia una crescita preoccupante dei delitti commessi sul territorio nazionale, con particolare concentrazione nelle aree metropolitane e un forte incremento della micro-criminalità di strada.

La distribuzione geografica dei reati mostra una marcata concentrazione nelle grandi città. Milano, Roma e Firenze occupano il podio dell’Indice della Criminalità 2024, concentrando da sole il 23,5 per cento degli illeciti denunciati a livello nazionale. Milano si conferma prima in classifica con 6.952 denunce ogni centomila abitanti e 225.786 segnalazioni complessive nell’anno, equivalenti a 618 reati al giorno. Roma ha registrato un incremento significativo del 5,9 per cento sul 2023 e del 23 per cento rispetto al 2019, raggiungendo 271.033 reati denunciati nel 2024, pari all’11,3 per cento del totale nazionale. Firenze ha visto crescere le denunce del 7,4 per cento su base annua, trainata principalmente dai furti con destrezza.

Le quattordici città metropolitane italiane hanno concentrato il 47,9 per cento dei crimini registrati nel 2024, nonostante ospitino solo il 36,2 per cento della popolazione residente. Seguono nella graduatoria Bologna, Rimini e Torino, confermando che sette delle quattordici città metropolitane rientrano nella top ten dei territori con maggiori denunce. All’estremo opposto dello spettro, le province medio-piccole come Oristano, Potenza, Benevento, Enna, Sondrio, Treviso e Pordenone registrano l’incidenza più bassa di reati denunciati.

Questa disparità geografica va analizzata considerando la presenza costante di turisti, pendolari e studenti nei grandi centri urbani, i cosiddetti city user, che incrementano la popolazione fluttuante senza essere conteggiati nei tassi di delittuosità calcolati sui residenti. Francesco Greco, delegato alla sicurezza del Comune di Roma, sottolinea che nella Capitale arrivano tra i trenta e i cinquanta milioni di turisti all’anno, un elemento che incide significativamente sui volumi di denunce. Per questa ragione, nonostante Napoli registri un numero assoluto di reati elevato con 132.089 denunce, risulta avere un’incidenza sulla popolazione inferiore rispetto alle altre grandi metropoli del Nord e del Centro Italia.

L’esplosione dei reati predatori e della micro-criminalità

I furti rappresentano il 44 per cento delle denunce totali nel 2024, superando il milione di episodi segnalati con un incremento del 3 per cento su base annua. Ad aumentare maggiormente sono stati i furti in abitazione, cresciuti del 4,9 per cento e arrivati a 155.590 denunce, le sottrazioni di autovetture cresciute del 2,3 per cento, i furti con strappo aumentati dell’1,7 per cento e i furti con destrezza incrementati dello 0,6 per cento. Roma guida la graduatoria nazionale con 8.699 furti in abitazione, pari a 31,7 reati ogni diecimila abitanti, seguita da Milano con 3.152 furti in casa e 23,1 reati ogni diecimila residenti.

Le rapine hanno registrato un aumento dell’1,8 per cento su base annua, raggiungendo 28.631 episodi denunciati nel 2024, di cui 16.510 rapine in pubblica via. A Roma si contano 3.420 rapine nel 2024, pari all’11,9 per cento del totale nazionale, con particolare allarme per le rapine in pubblica via che sono state 2.014, segnando un incremento del 51,3 per cento dal 2019 e del 22,3 per cento nell’ultimo anno. Bologna ha registrato nel 2024 un totale di 701 rapine in pubblica via, con un incremento del 34 per cento sul 2023. A Firenze si sono contati 11.051 furti con destrezza nel 2024, in aumento del 48 per cento su base annua, stabilendo un nuovo record rispetto alla serie storica dal 2006.

I reati legati agli stupefacenti hanno visto un incremento del 3,9 per cento nel 2024, confermando la tendenza già osservata nel 2023 quando si era registrato un aumento del 5 per cento. Marco Dugato, ricercatore dell’osservatorio Transcrime dell’Università Cattolica di Milano, sottolinea che dopo il calo progressivo e costante di tutte le tipologie di reato fino al 2019, si assiste ora a una risalita della curva, con particolare preoccupazione per l’aumento di una criminalità più estemporanea, meno pianificata ma più aggressiva. Gli omicidi volontari sono tornati a quota 341, con dieci episodi in più rispetto al 2018 e tredici rispetto al 2019, sebbene gli esperti sottolineino che si tratta di modeste oscillazioni nell’ambito di un trend calante da decenni.

Il ruolo degli stranieri nella criminalità denunciata

Nel 2024 sono state denunciate o arrestate in Italia 828.714 persone, registrando un aumento del 4 per cento sul 2023 ma un calo del 3 per cento rispetto al 2019. Tra le persone arrestate o denunciate, il 34,72 per cento sono cittadini stranieri, secondo i dati forniti dal Viminale nel febbraio 2025. Questo dato assume particolare rilievo se confrontato con la percentuale di stranieri residenti in Italia, che al primo gennaio 2024 si attestava al 9 per cento della popolazione complessiva, corrispondente a 5.307.598 persone.

L’incidenza degli stranieri varia significativamente a seconda della tipologia di reato. Per quanto riguarda i reati predatori, gli stranieri rappresentano il 47,84 per cento delle persone arrestate o denunciate per furto e il 52,47 per cento per rapina. L’incidenza raggiunge il 60,1 per cento per le rapine in pubblica via, il 61 per cento per i furti con strappo e il 69 per cento per i furti con destrezza. Per le violenze sessuali, il 43,99 per cento degli arrestati o denunciati nel 2024 sono stranieri, percentuale che sale al 44 per cento considerando i dati dei primi nove mesi del 2024. Per i reati in materia di stupefacenti la quota è del 39,52 per cento, mentre per lo sfruttamento della prostituzione è del 43,25 per cento.

Le percentuali scendono invece per altre categorie di reato: gli stranieri rappresentano il 23,80 per cento delle persone denunciate o arrestate per omicidio volontario, il 35,73 per cento per tentato omicidio, il 24,5 per cento per i furti di autovetture e il 29 per cento per il contrabbando. Un dato particolarmente significativo riguarda la composizione della popolazione straniera coinvolta in reati: il 70 per cento dei reati commessi dagli stranieri è perpetrato da immigrati irregolari, che costituiscono solo il 10 per cento circa di tutti gli stranieri presenti nel territorio italiano. Questa sproporzione evidenzia come gli stranieri privi di permesso di soggiorno, non potendo trovare lavoro regolare o altre forme di sostentamento legittimo, abbiano un tasso di criminalità straordinariamente elevato, calcolato da alcuni studi come 34 volte superiore a quello dei nativi italiani.

La distribuzione geografica degli arresti di stranieri mostra concentrazioni significative in alcune province. Prato registra il 62 per cento di arrestati stranieri sul totale, un dato doppio rispetto alla media nazionale ma che va letto in relazione alla percentuale di residenti stranieri nella provincia. Seguono Milano con il 55,8 per cento e Firenze con il 56 per cento. A Padova, il Questore Marco Odorisio ha confermato nel dicembre 2024 che il 60 per cento dei reati è commesso da cittadini stranieri in prevalenza irregolari. Nelle carceri italiane per adulti, al 30 aprile 2025 risultano 19.740 persone straniere, pari al 31,6 per cento della popolazione detenuta, una percentuale costante negli ultimi anni seppur in lieve decrescita rispetto al picco del 37,5 per cento registrato nel 2007.

L’impennata della criminalità minorile

Il fenomeno della delinquenza minorile ha registrato un incremento significativo. Nel 2024 il dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno ha segnalato 38.247 denunce di minori, con un aumento del 30 per cento rispetto alle 29.544 segnalazioni del 2019. L’incidenza dei minori è particolarmente marcata nei reati predatori: una segnalazione su cinque per rapina è riferibile a un minore, percentuale che sale a una su quattro se si considerano le rapine messe a segno in pubblica via.

La distribuzione geografica delle denunce di minori mostra differenze significative. Treviso registra la percentuale più elevata con il 9,5 per cento dei denunciati composti da under diciotto anni, il doppio della media nazionale, seguita da Udine con l’8,2 per cento e Mantova con il 7,9 per cento. All’estremo opposto si collocano province del Sud come Crotone e Avellino con l’1,2 per cento di minori sul totale degli arrestati, e Napoli con il 3,1 per cento. Marco Dugato evidenzia che spesso le ragioni alla base delle rapine e dei reati predatori commessi da minori non sono più solo di tipo economico, ma vanno collegate a un generale aumento della violenza, ad atti di bullismo o di prevaricazione, a un clima di maggiore aggressività nelle relazioni personali.

Per quanto riguarda i reati a danno di minori, nel 2024 sono stati registrati 7.204 casi, superando per la prima volta la cifra record di settemila reati con un incremento del 4 per cento rispetto al 2023 e del 35 per cento su base decennale. Particolarmente allarmante è l’aumento dei reati connessi al digitale: la pornografia minorile è cresciuta del 63 per cento su base annua e la detenzione di materiale pedopornografico del 36 per cento, confermando che la rete è sempre più un luogo a rischio per i più giovani. Le bambine e le ragazze rappresentano il 63 per cento delle vittime di reati a danno di minori nel 2024, con punte dell’88 per cento di vittime femminili per il reato di violenza sessuale e dell’86 per cento per la violenza sessuale aggravata.

I dati provvisori relativi al primo semestre del 2025 sembrano indicare una prima lieve flessione dei reati denunciati, con un calo del 4,9 per cento rispetto al primo semestre 2024, anche se i volumi potrebbero aumentare una volta consolidate le statistiche. Per quanto riguarda i furti in abitazione, i dati provvisori del primo semestre 2025 indicano 61.555 denunce, con una diminuzione dell’8,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, la percezione di insicurezza rimane elevata tra i cittadini italiani: secondo il quarto Rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla Sicurezza della Casa, il 59 per cento degli intervistati considera il furto in casa il reato più temuto, contro il 48 per cento del 2023.

Il governo ha reagito a questi dati potenziando le misure di contrasto all’immigrazione irregolare. Nel 2024 sono stati 5.406 gli stranieri rimpatriati in modo forzato, il 14 per cento in più rispetto ai 4.743 del 2023, confermando un trend all’incremento iniziato nel 2021. Durante la Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia del febbraio 2025, la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi hanno dato un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari, sulla base di dati che dimostrerebbero che gli stranieri irregolari hanno una tendenza alla delittuosità superiore a quella dei regolari e degli italiani. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!