Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Meteo, il Ciclone di Natale porta NEVE anche in pianura e forte maltempo al Centro-Sud: tutti i dettagli

Un Natale sotto la neve e tra i nubifragi: l’Italia vive un evento invernale eccezionale che mette in allerta tutto il Paese, dalle Alpi alla Sicilia.

Un’imponente ondata di maltempo sta investendo l’Italia in queste ore, concretizzando le proiezioni meteorologiche che da giorni annunciavano un Bianco Natale diffuso e, per molti tratti, estremo. Il responsabile di questa severa fase perturbata è un ciclone mediterraneo in risalita dalla penisola Iberica, il cui fronte freddo, alimentato da aria instabile di origine atlantica, sta interagendo con masse d’aria continentali provenienti dalla Russia europea. La convergenza di queste correnti ha generato un quadro meteorologico tipicamente invernale, con fenomeni diffusi e violenti su gran parte del territorio nazionale.

Le prime avvisaglie si sono già fatte sentire sul Nord-Ovest: Piemonte e Liguria hanno sperimentato precipitazioni di eccezionale intensità nelle ultime 48 ore. Gli accumuli pluviometrici parlano chiaro: 97 mm a Murialdo, 89 mm a Castelvecchio di Rocca Barbena, 87 mm a Pornassio, 82 mm a Ponte di Nava, 70 mm a Cuneo, e valori compresi tra 60 e 25 mm tra Mondovì, Fossano, Saluzzo, Torino, Genova, Savona, Imperia e Alessandria.

Contestualmente, le nevicate sulle Alpi occidentali hanno raggiunto accumuli straordinari: Prato Nevoso ha registrato 160 cm di neve a 1.480 metri, Limone Piemonte 163 cm a 1.880 metri, e Valdieri 120 cm a 1.390 metri. La quota neve, inizialmente attestata intorno agli 800 metri, è scesa fino a 500 metri, con fiocchi e accumuli anche su Cuneo città.

Il peggioramento più marcato è previsto a partire dalla serata del 23 dicembre, quando l’irruzione fredda da Est inizierà a comprimere la colonna d’aria sull’Italia settentrionale, mentre il fronte ciclonico si approfondirà ulteriormente sul Tirreno centrale.

Secondo le ultime elaborazioni del modello MOLOCH del CNR-ISAC, la struttura depressionaria tenderà a collocarsi al largo del Lazio, intensificando il gradiente barico e quindi la ventilazione nei bassi strati. Attese raffiche di Bora fino a 90 km/h sull’Alto Adriatico, con conseguenti mareggiate lungo le coste venete e romagnole. Contestualmente, sul versante tirrenico la componente calda e umida del fronte favorirà temporali autorigeneranti e nubifragi, specie su Toscana, Lazio e Campania.

La giornata del 24 dicembre, Vigilia di Natale, sarà dunque segnata da maltempo severo, con fenomeni particolarmente intensi sulle aree metropolitane di Roma e Napoli, dove il rischio idrogeologico sarà elevatissimo. A Nord, la neve continuerà a cadere in modo intenso tra Piemonte e Liguria, ma si intensificherà anche sul Nord-Est, con le prime nevicate significative della stagione su Lombardia, Veneto ed Emilia occidentale.

Nelle ore pomeridiane e serali, l’aria fredda prenderà pieno possesso del bacino padano, abbassando ulteriormente la quota neve fino a 200–300 metri, localmente anche in pianura sul Piemonte sud-occidentale.

Il giorno di Natale, giovedì 25 dicembre, sarà dominato dalla neve e dal gelo. La colonna termica sarà ormai completamente invernale su tutto il Nord e parte del Centro, con isoterme a 850 hPa fino a –6°C sul Nord-Ovest. La neve interesserà con maggiore insistenza le aree collinari del Nord, con fiocchi anche in pianura tra Torino, Asti, Cuneo e, più marginalmente, su Lombardia e Veneto. In Emilia-Romagna, fiocchi possibili fino alle porte di Piacenza, Fidenza e Parma, con segnalazioni attese anche nelle aree limitrofe al Lago di Garda.

Al Centro-Sud, invece, il maltempo continuerà a imperversare con piogge abbondanti e diffuse, specie sui settori tirrenici. La neve cadrà copiosa sull’Appennino: dai 600 metri nelle Marche e in Abruzzo, fino a 1.400 metri sull’Appennino campano, calabrese e siciliano. Le correnti tese da sud-est e sud-ovest manterranno elevata l’umidità nei bassi strati, garantendo precipitazioni continue anche sulla Sardegna centro-meridionale, dove non si esclude il ritorno della neve sopra i 1.300 metri.

L’intera penisola sarà investita da venti forti: Bora, Grecale, Scirocco e Libeccio si alterneranno a seconda della regione, con mari molto agitati su tutti i bacini e rischio di mareggiate, in particolare sul medio Tirreno e sull’Adriatico settentrionale. Le temperature subiranno un deciso calo: al Nord si registreranno valori negativi già al primo mattino, con termometri che a Torino e Cuneo potranno oscillare tra –2°C e 0°C. Più mite ma comunque in diminuzione il Centro-Sud, dove i valori si attesteranno tra 4°C e 9°C nei capoluoghi maggiori.

Le autorità locali e la Protezione Civile hanno già emesso avvisi di criticità elevata su otto Regioni, con invito alla massima cautela negli spostamenti. Le condizioni di viabilità saranno critiche soprattutto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, con strade innevate al Nord e rischio di allagamenti al Centro-Sud. Le celebrazioni natalizie si svolgeranno quindi in un contesto meteorologico altamente instabile, segnato da un’ondata di freddo e maltempo che ha pochi precedenti negli ultimi decenni.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!