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Sole, In corso Tempesta Geomagnetica: aurore boreali anche a basse latitudini

Una CME colpisce la Terra: tempesta geomagnetica G2 in corso, possibili aurore visibili anche a latitudini medie. Un secondo impulso solare atteso nelle prossime ore.

Una tempesta geomagnetica di classe G2 è attualmente in corso, a seguito dell’impatto con un’espulsione di massa coronale (CME) proveniente dal Sole. Il fenomeno, previsto con un certo anticipo dagli esperti dello Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA, ha avuto inizio nelle prime ore del 7 novembre, quando un fronte di plasma solare ha interagito con la magnetosfera terrestre, generando disturbi magnetici tuttora in atto.

L’impatto è avvenuto alle 06:17 (ora italiana) di giovedì, quando una nube di particelle cariche ad alta energia, espulsa dalla regione attiva AR4274 — una vasta macchia solare di recente emersione e attualmente in fase di massima instabilità magnetica — ha raggiunto il nostro pianeta. Le osservazioni condotte con coronografi spaziali indicano che la CME si è propagata a una velocità stimata tra i 700 e i 900 km/s, una dinamica sufficiente a generare effetti geomagnetici di media intensità.

Le tempeste geomagnetiche di classe G1 (minori) e G2 (moderate), secondo la scala NOAA, possono causare modeste anomalie nei sistemi di comunicazione e navigazione, con disturbi sulle frequenze radio HF, variazioni nei segnali GPS e potenziali fluttuazioni nella rete elettrica ad alte latitudini. Sebbene non rappresentino un rischio concreto per le infrastrutture terrestri, tali eventi sono attentamente monitorati proprio per i loro effetti sull’ambiente tecnologico e spaziale.

Uno degli aspetti più visibili — e scientificamente affascinanti — di queste tempeste solari è l’attivazione delle aurore polari, generate dalla spirale delle particelle cariche lungo le linee del campo magnetico terrestre. In presenza di attività geomagnetica elevata, le aurore possono estendersi anche a latitudini insolitamente meridionali, offrendo spettacoli notturni osservabili anche al di fuori delle consuete aree polari.

Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dal SWPC, un secondo impulso coronale — anch’esso generato dalla regione attiva AR4274 — è in viaggio verso la Terra e potrebbe raggiungere l’orbita terrestre entro la serata di oggi, 8 novembre. Sebbene si preveda un impatto marginale rispetto al primo evento, la nuova CME è sufficiente a prolungare la fase di instabilità geomagnetica per almeno altre 24 ore, con un possibile picco tra la notte di sabato e domenica.

Le condizioni di visibilità per l’osservazione delle aurore rimarranno dunque favorevoli anche nel weekend, specialmente nelle regioni a latitudini medio-alte dell’emisfero settentrionale. In casi eccezionali, potrebbe essere possibile individuare bagliori aurorali anche nel nord Europa e in alcune zone del Nord America centrale.

Il monitoraggio continuo dell’attività solare resta fondamentale, in particolare in questa fase del ciclo undecennale del Sole, attualmente in prossimità del massimo solare previsto tra fine 2024 e inizio 2025. L’intensificarsi dell’attività solare nei prossimi mesi potrebbe portare a eventi ancora più energici, con implicazioni scientifiche, operative e tecnologiche significative. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!