Il super-tifone Fung-wong, localmente denominato Uwan, ha iniziato domenica 9 novembre a colpire la costa nord-orientale delle Filippine con una furia devastante, costringendo le autorità a evacuare oltre 916.860 persone e a dichiarare lo stato di emergenza nazionale. La tempesta, definita la più potente dell’anno per l’arcipelago del sud-est asiatico, rappresenta un ulteriore colpo per una nazione ancora alle prese con le conseguenze del tifone Kalmaegi, che ha causato almeno 224 vittime e 109 dispersi appena pochi giorni prima.
Con venti sostenuti che raggiungono i 185 chilometri orari e raffiche fino a 230 chilometri orari, Fung-wong si presenta con caratteristiche da super-tifone secondo la classificazione adottata dalle Filippine per sottolineare l’urgenza legata a fenomeni meteorologici estremi di tale portata. Il raggio della tempesta, stimato in circa 1.600 chilometri, rischia di coprire due terzi dell’intera nazione filippina, estendendo la minaccia da Manila, la densamente popolata capitale e centro finanziario del paese, fino alle regioni centrali già duramente colpite dal precedente ciclone.
HAPPENING NOW: Strong Winds Shake Camaligan’s Hanging Bridge.
— Weather Monitor (@WeatherMonitors) November 9, 2025
Strong gusts from Typhoon Fung-wong (#UwanPH) caused a famous hanging bridge in Camaligan, Camarines Sur, Philippines, to sway dangerously.
Source: Richard Cecilio, DWIZ 95.1 South Luzon pic.twitter.com/z63SdyWuOd
L’ufficio meteorologico nazionale PAGASA ha emesso il massimo livello di allerta, il segnale numero 5, per la porzione sud-orientale di Luzon, comprese le province di Catanduanes e le aree costiere di Camarines Norte e Camarines Sur, mentre Manila e le province circostanti sono state poste sotto il segnale numero 3. Le previsioni indicavano che il tifone avrebbe toccato terra lungo le coste della provincia di Aurora o di Isabela nella serata di domenica o nelle prime ore di lunedì.
Le autorità filippine hanno lanciato una delle più vaste operazioni di evacuazione degli ultimi anni, con oltre 916.860 individui, pari a circa 270.682 famiglie, allontanati preventivamente dalle proprie abitazioni nelle regioni orientali e settentrionali dell’arcipelago. La regione di Bicol ha registrato il numero più elevato di sfollati con 660.721 persone, seguita dalle Visayas orientali con 112.760 evacuati e dalla regione di Calabarzon con 74.388 residenti trasferiti in centri di accoglienza.
Current situation in Polangui, Albay, Philippines followingTyphoon Fung-wong (UwanPH) pic.twitter.com/NgyujFEe5t
— Weather Monitor (@WeatherMonitors) November 9, 2025
Il ministro della difesa Gilberto Teodoro Jr., che coordina le agenzie di risposta alle emergenze e le forze armate, ha lanciato un appello alla popolazione durante una conferenza stampa televisiva sabato, sottolineando il potenziale impatto catastrofico del super-tifone. Teodoro ha esortato i residenti a seguire immediatamente gli ordini di evacuazione dai villaggi e dalle città vulnerabili a inondazioni improvvise, frane e mareggiate costiere, dichiarando che è necessario agire ora perché quando inizia a piovere o il tifone colpisce e le inondazioni sono già in corso, diventa estremamente difficile condurre operazioni di soccorso.
Le interruzioni di corrente elettrica hanno già colpito diverse località nelle Visayas orientali prima ancora che la tempesta raggiungesse la terraferma. Le immagini diffuse dalla Guardia Costiera filippina hanno mostrato evacuati nella provincia di Camarines Sur che trasportavano borse e oggetti personali mentre venivano trasferiti da lunghe imbarcazioni passeggeri a camion in attesa durante le operazioni di evacuazione preventiva.
MASSIVE WAVES HIT BALER AS SUPER TYPHOON 'UWAN' APPROACHES
— Bilyonaryo News Channel (@bncdotph) November 9, 2025
WATCH: Captured by storm chaser James Reynolds, huge waves are smashing into the waterfront in Baler.
They’re expected to get even bigger as Super Typhoon #UwanPH (Fung-wong) draws closer.
🎥 @EarthUncutTV /X pic.twitter.com/xHNG3bBwPC
L’isola di Catanduanes, situata al largo della costa di Luzon, è stata tra le prime aree a subire direttamente l’impatto del super-tifone nelle prime ore di domenica mattina, con segnalazioni di mareggiate, inondazioni e allagamenti diffusi in diverse località, tra cui i barangay di Gogon, San Isidro e il lungomare Imelda a Virac, oltre a inondazioni segnalate a Gigmoto. Le mareggiate hanno sommerso strade costiere e hanno fatto irrompere l’acqua marina in alcune abitazioni lungo il litorale.
Il settore dei trasporti ha subito pesanti ripercussioni con la cancellazione di oltre trecento voli nazionali e internazionali programmati per il 9 e il 10 novembre. Le compagnie aeree, tra cui AirAsia Philippines, Philippine Airlines e Cebu Pacific, hanno proattivamente annullato numerose rotte in previsione delle condizioni meteorologiche avverse. L’Autorità dell’Aviazione Civile delle Filippine ha coordinato le operazioni con le compagnie aeree e le unità governative locali per garantire un’azione rapida in caso di emergenza. Oltre 6.600 passeggeri e lavoratori del settore cargo sono rimasti bloccati in almeno 86 porti, dove la guardia costiera ha vietato alle navi di prendere il mare a causa delle condizioni marine sempre più tempestose.
Il presidente Ferdinand Marcos Jr. ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale giovedì 6 novembre, citando la devastazione estensiva causata dal tifone Kalmaegi e la minaccia imminente rappresentata da Fung-wong. Marcos ha spiegato che il volume eccezionale di precipitazioni aveva sopraffatto le difese contro le inondazioni, costringendo i residenti a cercare rifugio sui tetti delle abitazioni per mettersi in salvo. Il presidente ha inoltre ordinato la sospensione delle attività governative e delle lezioni scolastiche a tutti i livelli nella regione della capitale e nelle province limitrofe per lunedì, lasciando alla discrezione dei rispettivi dirigenti le decisioni relative al lavoro nelle aziende e negli uffici privati.
Secondo l’Ufficio della Difesa Civile, il tifone Kalmaegi ha già sfollato più di mezzo milione di persone, con quasi 450.000 individui che hanno cercato rifugio in centri di evacuazione o presso parenti. Le squadre di soccorso continuano a cercare più di cento persone ancora disperse a seguito del precedente ciclone. La devastazione causata da Kalmaegi è stata particolarmente grave nella provincia di Cebu, dove sono stati registrati 141 decessi, prevalentemente dovuti ad annegamento e detriti caduti.
L’arrivo quasi simultaneo di due tifoni di tale intensità sottolinea la particolare vulnerabilità delle Filippine agli eventi meteorologici estremi e il crescente impatto del cambiamento climatico sulla regione. Gli scienziati avvertono che le acque oceaniche più calde alimentano tempeste sempre più potenti e che l’atmosfera più calda trattiene maggiore umidità, provocando precipitazioni più intense. Secondo uno studio recente, nella situazione climatica attuale, in cui il riscaldamento globale ha già raggiunto 1,3 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali, le Filippine potrebbero aspettarsi tre tifoni maggiori che toccano terra in un singolo mese circa una volta ogni quindici anni, una frequenza superiore del 25% rispetto a uno scenario senza cambiamento climatico.
La nazione filippina affronta mediamente venti cicloni tropicali ogni anno, con circa otto o nove di questi che attraversano direttamente l’arcipelago. Il picco della stagione dei tifoni si verifica tipicamente tra luglio e ottobre, anche se gli eventi meteorologici estremi stanno diventando più frequenti e intensi a causa del riscaldamento globale. Fung-wong rappresenta il ventunesimo ciclone tropicale della stagione nella regione filippina, sebbene non tutti abbiano toccato terra.
Le Filippine non hanno richiesto assistenza internazionale a seguito della devastazione causata da Kalmaegi, tuttavia il ministro Teodoro ha confermato che gli Stati Uniti, alleato storico del paese attraverso un trattato di difesa, e il Giappone erano pronti a fornire supporto qualora fosse necessario. Organizzazioni umanitarie internazionali come Oxfam Philippines hanno lanciato operazioni di risposta per affrontare l’impatto del tifone Kalmaegi e prepararsi all’arrivo di Fung-wong, sottolineando che il tifone Kalmaegi ha tracciato un percorso di devastazione, lasciando un’emergenza umanitaria di vaste proporzioni con milioni di persone colpite.
Il Comando delle Forze Armate per il Luzon settentrionale ha riferito che tutto il personale militare era in stato di allerta, con tutte le licenze sospese, mentre le squadre di ricerca e soccorso erano pronte per un intervento immediato. Il comandante regionale per il Luzon settentrionale, il generale Aristotle Gonzalez, ha sottolineato l’impegno delle forze armate a fornire assistenza tempestiva e proteggere i cittadini.
Dopo aver attraversato le Filippine, Fung-wong è previsto dirigersi verso nord in direzione di Taiwan, dove le autorità meteorologiche hanno avvertito che potrebbero essere emessi avvisi per le aree settentrionali e orientali dell’isola all’inizio della prossima settimana. Il tifone dovrebbe gradualmente indebolirsi a causa di condizioni oceaniche e atmosferiche sfavorevoli mentre si sposta verso Taiwan e successivamente verso la Cina orientale.
La situazione evidenzia le sfide crescenti che le nazioni del sud-est asiatico devono affrontare nell’adattamento a eventi meteorologici estremi consecutivi, con tempeste ripetute che creano uno stato costante di insicurezza e aggravano la vulnerabilità e l’esposizione delle regioni colpite. Le autorità filippine hanno dichiarato uno stato di calamità nazionale in 53 località popolate, attivando piani di risposta alle emergenze e operazioni di soccorso su vasta scala per far fronte alla duplice crisi causata dai due potenti tifoni nell’arco di pochi giorni. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
