Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Schlein: “Centrodestra diviso, vinceremo le Elezioni del 2027”

Elly Schlein punta alle elezioni del 2027, scommettendo sulle divisioni interne al centrodestra e sulla tenuta della coalizione progressista con M5s e Avs per costruire un’alternativa di governo.

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein rilancia la sfida politica alle destre con uno sguardo rivolto alle elezioni politiche del 2027. In una fase caratterizzata da tensioni interne alla maggioranza di governo, la leader dem si presenta determinata a costruire un’alternativa credibile attraverso la coalizione progressista, puntando sulle prossime regionali come trampolino di lancio per la conquista di Palazzo Chigi.

Durante il congresso nazionale dei Giovani Democratici, Schlein ha tracciato una rotta chiara per il futuro del centrosinistra, sottolineando come le recenti vittorie amministrative rappresentino un segnale concreto della capacità dell’opposizione di competere con l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La segretaria ha evidenziato che nelle elezioni comunali la coalizione progressista ha conquistato ventiquattro capoluoghi su trentotto, dimostrando una tenuta territoriale significativa che contrasta con le difficoltà del governo nazionale.

Secondo Schlein, il centrodestra si trova in una condizione di crescente fragilità, con divisioni interne che emergono sistematicamente su questioni cruciali come la manovra economica, la gestione dei rapporti con gli Stati Uniti e le priorità di investimento pubblico. La leader democratica ha osservato come i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani siano frequentemente protagonisti di scontri pubblici, mentre la presidente del Consiglio Meloni si trova costretta a mediare continuamente tra anime diverse della coalizione che governa il Paese.

Le tensioni nella maggioranza sono emerse con particolare evidenza durante l’iter parlamentare della legge di bilancio, quando Forza Italia e Lega hanno manifestato posizioni divergenti su temi sensibili quali la tassazione delle banche, gli affitti brevi e i finanziamenti alle infrastrutture metropolitane. Tajani ha pubblicamente criticato alcune scelte della manovra, dichiarando di non essere stato adeguatamente informato prima dell’approvazione in Consiglio dei ministri, mentre Salvini ha risposto con toni altrettanto aspri, generando un clima di confronto aspro che ha costretto Fratelli d’Italia a intervenire per contenere le frizioni.

La segretaria democratica ha anche sottolineato come il governo Meloni stia affrontando crescenti difficoltà sul fronte economico internazionale, in particolare nella gestione dei dazi imposti dall’amministrazione americana guidata da Donald Trump. Secondo le stime del Centro studi di Confindustria, le tariffe imposte dagli Stati Uniti costano alle imprese italiane circa sedici miliardi e mezzo di minor export, con conseguenze significative per la competitività del sistema produttivo nazionale. Schlein ha criticato l’esecutivo per non aver ancora illustrato una strategia chiara di supporto alle imprese colpite dalle politiche commerciali statunitensi, evidenziando come il primo caso di chiusura aziendale legato ai dazi abbia già lasciato a casa quarantadue lavoratrici e lavoratori.

La leader del Partito Democratico ha rivendicato una vocazione testardamente unitaria nella costruzione dell’alleanza progressista, che comprende oltre al Pd anche il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte e Alleanza Verdi e Sinistra. Schlein ha dichiarato che le elezioni regionali di novembre in Campania e Puglia rappresenteranno un banco di prova decisivo per questa coalizione, definendole l’antipasto della sfida nazionale del 2027. Con il candidato Roberto Fico in Campania e Antonio Decaro in Puglia, il centrosinistra punta a consolidare la propria presenza nel Mezzogiorno, tradizionalmente considerato un territorio strategico per gli equilibri politici nazionali.

Secondo i sondaggi disponibili, Fratelli d’Italia mantiene un vantaggio significativo sul Partito Democratico, attestandosi intorno al trenta per cento contro il ventitrè per cento dei democratici. Il Movimento Cinque Stelle si posiziona intorno al dodici per cento, mentre Forza Italia e Lega risultano sostanzialmente appaiate tra l’otto e il nove per cento. Alleanza Verdi e Sinistra registra un consenso vicino al sette per cento. Tuttavia, l’elemento più significativo riguarda il tasso di astensione, che supera il quaranta per cento e rappresenta un bacino elettorale decisivo per le prossime elezioni politiche.

La strategia di Schlein si basa sulla costruzione di un programma condiviso con le forze della coalizione progressista, che metta al centro temi come il salario minimo, gli investimenti in sanità pubblica e scuola, la sicurezza nelle stazioni italiane attraverso il recupero delle risorse destinate alle strutture di detenzione in Albania, e una politica industriale capace di sostenere la crescita occupazionale oltre la scadenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevista per il 2026. La segretaria ha sottolineato come sia necessario evitare l’interruzione degli investimenti pubblici che hanno sostenuto la crescita economica negli ultimi anni, chiedendo al governo di battersi per rendere strutturali a livello europeo gli strumenti di finanziamento straordinari come il Next Generation EU.

Nel delineare la propria visione politica, Schlein ha anche affrontato il tema della redistribuzione della ricchezza, sottolineando come sia necessario costruire un fisco più equo che non faccia gravare il peso delle tasse esclusivamente sul ceto medio. La leader democratica ha criticato l’operato del governo Meloni, evidenziando come la pressione fiscale sia salita al quarantadue virgola otto per cento, il massimo degli ultimi dieci anni, mentre gli interventi sulla tassazione continuerebbero a favorire i redditi più elevati anziché il ceto medio impoverito.

La costruzione del cosiddetto campo largo non è priva di tensioni interne. All’interno del Partito Democratico, l’area riformista esprime perplessità sull’alleanza con il Movimento Cinque Stelle, ritenendo che lo spostamento a sinistra dell’asse politico possa lasciare scoperto il fronte moderato e favorire l’astensionismo tra gli elettori centristi. Alcuni esponenti democratici, tra cui Gianni Cuperlo, hanno chiesto alla segretaria di convocare un congresso straordinario per chiarire la linea politica in vista delle elezioni del 2027, sottolineando come sia necessario creare le condizioni migliori per vincere la vera sfida fondamentale che si presenterà nel maggio o giugno di quell’anno.

Anche Romano Prodi è intervenuto nel dibattito interno al centrosinistra, sottolineando come sia necessario costruire una coalizione ampia capace di intercettare una platea di elettori che vada oltre gli attuali confini. L’ex presidente del Consiglio ha espresso preoccupazione per il rischio che una parte dell’elettorato si allontani dal centrosinistra perché ritiene che dall’opposizione arrivi una lettura troppo ristretta della società, non sufficiente per un’alternativa concreta di governo. Prodi ha anche evidenziato come nella mente di Conte non sia ancora definito quello che il leader pentastellato pensa sia il proprio ruolo, lasciando aperta la questione della leadership della coalizione in caso di vittoria alle elezioni politiche.

Nonostante queste difficoltà interne, Schlein mantiene una posizione di ottimismo sulla capacità della coalizione progressista di competere con il centrodestra alle prossime elezioni nazionali. La segretaria ha sottolineato come le uniche due regioni che abbiano cambiato colore politico negli ultimi anni siano Umbria e Sardegna, entrambe conquistate dal centrosinistra, a dimostrazione della capacità dell’alleanza di intercettare il consenso nei territori. Durante l’incontro con i giovani democratici, Schlein ha dichiarato che le regionali di novembre rappresenteranno l’antipasto del 2027, quando la coalizione progressista andrà a battere le destre per ridare speranza al Paese.

La sfida del 2027 si preannuncia particolarmente complessa per entrambi gli schieramenti. Se da un lato il centrodestra può contare su un consenso consolidato e sulla stabilità dell’esecutivo, che secondo i leader della maggioranza arriverà fino alla fine della legislatura nonostante le tensioni interne, dall’altro il centrosinistra deve dimostrare di saper costruire un’alternativa credibile attraverso un programma condiviso e una leadership riconosciuta. La capacità di intercettare gli astenuti, che rappresentano ormai oltre il quaranta per cento degli aventi diritto, potrebbe risultare determinante per l’esito delle elezioni politiche.

Nel frattempo, Schlein continua a lavorare per consolidare l’unità della coalizione progressista, presentandosi accanto ai candidati regionali nelle diverse competizioni elettorali e ribadendo la propria determinazione a costruire un’alternativa di governo attraverso un progetto politico che metta al centro il lavoro, la sanità pubblica, la scuola e gli investimenti nella transizione ecologica. La segretaria del Partito Democratico ha sottolineato come sia necessario dimostrare che le proposte del centrosinistra siano concrete e capaci di migliorare la vita delle persone, facendo leva sul lavoro svolto dai sindaci democratici nei territori come esempio di buona amministrazione.

La partita per le elezioni del 2027 è quindi aperta, con il centrodestra che cerca di mantenere la propria maggioranza nonostante le divisioni interne e il centrosinistra che punta a costruire una coalizione progressista capace di intercettare il consenso degli elettori delusi e degli astenuti. Le prossime elezioni regionali di novembre rappresenteranno un primo importante banco di prova per verificare la tenuta delle rispettive alleanze e la capacità di mobilitare l’elettorato in vista della sfida decisiva per la guida del Paese. Schlein si presenta a questo appuntamento con la convinzione che il centrodestra sia ormai un condominio litigioso, dove le rivalità personali e i calcoli di potere prevalgono sull’interesse della comunità, e che questa debolezza possa essere sfruttata dalla coalizione progressista per conquistare la maggioranza degli italiani e dare vita a un governo alternativo capace di affrontare le sfide economiche e sociali che il Paese si trova davanti. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!