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Ritornano Itala e Osca, i marchi storici dell’industria automobilistica italiana

Massimo Di Risio rilancia i marchi storici Itala e Osca con un ambizioso piano da 50 milioni di euro, puntando a produrre nuovi modelli interamente in Italia presso lo stabilimento di Macchia d’Isernia.

Due giganti dell’automobilismo italiano, scomparsi per decenni dalle scene internazionali, si preparano a fare un clamoroso ritorno grazie alla visione imprenditoriale di Massimo Di Risio. I marchi Itala e Osca, simboli di un’epoca gloriosa dell’industria motoristica nazionale, torneranno a essere protagonisti del mercato automobilistico attraverso la proprietà e la gestione strategica del fondatore del gruppo DR Automobiles.

L’annuncio ufficiale del rilancio è stato comunicato mediante due spot televisivi di trenta secondi diffusi a livello nazionale, segnando il momento cruciale di questa operazione che rappresenta una delle più significative iniziative di recupero del patrimonio motoristico europeo. Nel medesimo contesto, è stato inaugurato il portale internet ufficiale della Itala, mentre la piattaforma digitale della Osca risulta operativa da alcuni anni, fungendo da primo punto di contatto per gli appassionati e gli stakeholder interessati al progetto.

Secondo quanto comunicato dal gruppo DR Automobiles, ulteriori informazioni relative alle specifiche tecniche e al portfolio dei modelli verranno divulgate nella seconda metà del mese di gennaio 2026, in occasione di un evento dedicato che si terrà presso la sede del gruppo localizzata a Macchia d’Isernia, nel territorio molisano. Tale evento rappresenterà un’opportunità per presentare ufficialmente la strategia produttiva e le linee guida che caratterizzeranno il rilancio di entrambi i marchi, nonché per illustrare il piano industriale complessivo che sorregge questa operazione.

L’aspetto maggiormente innovativo di questa iniziativa risiede nella trasformazione del modello commerciale tradizionalmente adottato da DR Automobiles. Fino ad oggi, il gruppo ha operato secondo una strategia di importazione e commercializzazione di vetture provenienti dal mercato cinese, sottoponendole a modifiche estetiche e funzionali di carattere secondario prima della distribuzione nei mercati europei. Con il lancio della nuova strategia legata ai marchi Itala e Osca, Massimo Di Risio intende superare completamente questo schema, avviando l’intero ciclo produttivo presso lo stabilimento molisano di Macchia d’Isernia, con l’obiettivo di realizzare vetture interamente concepite e costruite in territorio italiano.

Credit © Wikipedia

Il contesto storico entro il quale si inserisce questa operazione risulta fondamentale per comprendere la portata del progetto. La Itala, marchio torinese fondato nel 1903, ha rappresentato uno dei pilastri dell’industria motoristica italiana nei primi decenni del Novecento. La casa torinese è entrata nella leggenda dell’automobilismo mondiale grazie a due imprese tecniche straordinarie che ne consolidarono il prestigio internazionale: la vittoria nella prima edizione della celebre Targa Florio nel 1906, conseguita dal pilota Alessandro Cagno, e il trionfale raid Pechino-Parigi del 1907, che rappresentò uno dei maggiori exploit automobilistici dell’epoca. L’azienda ha continuato le proprie operazioni fino al 1934, momento nel quale la produzione venne interrotta a causa delle difficili condizioni economiche del periodo.

Credit © Wikipedia

L’Osca, il cui acronimo deriva da ‘Officine Specializzate Costruzione Automobili’, viene costituita nel 1947 dai fratelli Ettore, Ernesto e Bindo Maserati, membri della celebre dinastia che aveva fondato il marchio Maserati. La creazione della Osca rappresenta la prosecuzione dell’impegno dei fratelli Maserati nel settore automobilistico, avvenuta dopo la cessione del marchio storico ai fratelli Orsi e il conseguente adempimento degli obblighi contrattuali che impedivano loro di operare nel campo automobilistico per un decennio. La Osca acquista notorietà mondiale grazie alla realizzazione di vetture sportive leggere e innovative, caratterizzate da motori bialbero di piccola cilindrata e dalla partecipazione a competizioni internazionali di rilevanza. Nel corso della sua storia operativa, dal 1951 al 1953, la Osca ha preso parte a quattro Gran Premi di Formula Uno, ottenendo come migliore risultato il nono posto conseguito a Monza durante la corsa d’esordio, con il pilota Franco Rol al volante. L’azienda bolognese cessa le proprie attività nel 1967, dopo che la proprietà era stata ceduta nel 1964 alla famiglia Agusta.

L’acquisizione dei diritti di utilizzo dei marchi Osca da parte di Massimo Di Risio risale al 2022, quando l’imprenditore molisano ottiene l’approvazione dalla nipote di Ernesto Maserati, Fabia Maserati, erede legittimaria dei diritti relativi al marchio bolognese. Il trasferimento dei diritti della Itala verso la proprietà di Di Risio avviene successivamente, consolidando così il controllo dell’imprenditore su entrambi i patrimoni marchiati dell’automobilismo italiano.

L’operazione rientra in un piano industriale di respiro complessivo, attraverso il quale DR Automobiles intende investire complessivamente cinquanta milioni di euro nel rafforzamento della propria struttura produttiva. Tale investimento strategico comporterà la creazione di cinquecento nuovi posti di lavoro presso il complesso di Macchia d’Isernia, contribuendo in tal modo al rilancio economico della regione molisana. L’amministratrice delegata del gruppo, Antonella Tortola, ha dichiarato in occasione della presentazione dei piani durante l’Expo 2025 di Osaka che la visione aziendale persegue l’obiettivo di stabilire il gruppo DR Automobiles quale punto di riferimento nella crescita economica sostenibile del settore automobilistico.

Un aspetto determinante della nuova strategia riguarda la progressiva riduzione della dipendenza dalla componentistica di provenienza asiatica. Attualmente, il gruppo assembla i propri veicoli a partire da kit forniti da costruttori cinesi quali Chery e Baic, completando successivamente gli allestimenti presso la sede italiana. Con l’avvio del nuovo piano industriale, DR Automobiles mira a privilegiare progressivamente le forniture provenienti dal tessuto industriale italiano, in particolare dalle aziende della filiera manifatturiera nazionale che attraversano una fase critica dovuta alla contrazione della domanda causata dai progetti di Stellantis. Questo approccio consente al gruppo di rafforzare l’integrazione verticale della produzione e di aumentare significativamente il contenuto Made in Italy nelle vetture che porteranno i marchi Osca e Itala.

Il rilancio dei due marchi storici rappresenta una risposta concreta alle crescenti rivendicazioni del mercato europeo in materia di qualità, sostenibilità e originalità del design. Mediante la reinterpretazione del DNA storico di Itala e Osca in chiave contemporanea, Massimo Di Risio intende creare una proposta commerciale che coniughi l’eredità gloriosa del patrimonio motoristico italiano con le esigenze tecnologiche e stilistiche della contemporaneità, posizionando entrambi i marchi in una fascia di mercato premium, destinata a un pubblico di appassionati consapevoli del valore storico e innovativo che caratterizza il progetto. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!